padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] di monaci e frati che siano sacerdoti: p. Cristoforo; o ad altra qualifica: i p. francescani; p. provinciale, p. priore, p. Gesù nel 1773, e poi sciolte quando questa, nel 1814, fu ricostituita. b. Chi esercita un’alta autorità, e insieme una ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati [...] più interno, l’endocarpo, e uno intermedio, il mesocarpo, i quali assumono, a seconda della specie, sviluppo, consistenza, composizione ’albero della conoscenza del bene e del male che fu vietato ad Adamo ed Eva nel paradiso terrestre; in senso fig ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] , il muggito del m.; Infin che ’l mar fu sovra noi richiuso (Dante); noi siamo come il m m. (E messi in un vasel, ch’ad ogni vento Per mare andasse, Dante); viaggio di Nettuno; le Nereidi, tra le quali Teti); i mostri del mare. 2. In senso stretto, ...
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paradiso2
paradiṡo2 s. m. [dal lat. paradisus (che solo nel lat. tardo, della Chiesa, acquista le accezioni rimaste poi tradizionali), e questo dal gr. παράδεισος «giardino, parco», voce d’origine iranica: [...] uso com. e fam.: le anime, gli spiriti, i beati, gli angeli del p.; la beatitudine del p.; molto influente. d. Con riferimento ad altre religioni, la sede dei di beatitudine, di perfetta felicità: Chiaro mi fu allor come ogne dove In cielo è paradiso, ...
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stagione
stagióne s. f. [lat. statio -ōnis, propr. «sosta, fermata», der. di stare «stare fermo»; cfr. stazione]. – 1. Ciascuno dei quattro intervalli di tempo (s. astronomiche) nei quali l’anno resta [...] cui l’affollamento è minore (e di conseguenza i prezzi sono più bassi). Con riferimento ad attività diverse, fine stagione, il periodo dell’ ciò che più spiace (T. Tasso); Ivi Letizia ... fu madre felice, Ahi troppo breve stagione! (Carducci). 5. ...
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senato
(ant. sanato) s. m. [dal lat. senatus -us, der. di senex «vecchio, anziano», propr. «consiglio, assemblea degli anziani»]. – 1. a. In Roma antica, il supremo consiglio dello stato, principale [...] ad accogliere, per diritto ereditario, i capi delle famiglie patrizie e, per nomina sovrana, i membri sia l’adunanza dei senatori (pronunciare un discorso dinanzi al s.; Cesare fu ucciso in pieno s.); sia, infine, la dignità di senatore (aspirare ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] scienza giuridica per opera della scuola di Bologna, fu considerato come diritto vigente e generale in Italia e in c.; mettere in c. i beni, la proprietà; avere qualcosa in c., esserci in c., anche alludendo ad affinità di caratteri, di sentimenti ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] distinguere graficamente i due suoni, per quello sonoro s’introdusse una C lievemente modificata, che fu appunto la rappresenta sempre s+g, sia davanti ad a, h, l, o, r, u (dove la g è dura), sia davanti a e e i (dove la g è dolce), differenziandosi ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] c., andare a c., stare accampato, andare ad accamparsi, anche per porre un assedio; muovere uomini o di veicoli; c. reale fu detto, fino al sec. 17° compreso di spazio libero in genere, in frasi come i c. del cielo, i c. dell’oceano e simili: la luna, ...
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spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] , il fornello; anche, s. il gas); i pompieri spensero l’incendio; s. la candela, ad annullarla. 2. Con usi fig.: a. Nel linguaggio contabile amministrativo, in contrapp. ad Opizzo da Esti, il qual per vero Fu spento dal figliastro sù nel mondo ( ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...