fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] da: Non sempre i sassi sepolcrali a’ templi Fean pavimento (Foscolo). f. Dare ad altri uno stato, introdurlo in una professione, elevarlo a una dignità: presto faremo sposa la nostra figliola; quant’è che l’han fatto cardinale?; fu ...
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muovere
muòvere (pop. o letter. mòvere) v. tr. e intr. [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d’accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, [...] la voce; m. parole; Quando io movo i sospiri a chiamar voi (Petrarca). b. Rivolgere ad altri: m. una domanda, un’obiezione; m. una linea di condotta (per il più com. smuovere): non ci fu modo di muoverlo dal suo proposito; l’uomo giusto non si muove ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento [...] s. a tutti i presenti; il ministro ha portato il s. del governo ai partecipanti al congresso; il s. del pubblico fu un lungo applauso di artiglieria, ecc.) se rivolto ai capi di stato, ad alte personalità nazionali o straniere, ai caduti in guerra o ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione [...] tra i gruppi NH e CO di porzioni consecutive della stessa catena peptidica la porta ad assumere una disposizione spaziale ad elica, sali d’ammonio: i microrganismi così ottenuti hanno elevato contenuto proteico (50-70%) e ne fu proposto l’impiego come ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] articolo quand’è preceduto da un agg. poss. (ad eccezione di loro): mia m., tua m., sua , per scusare l’eccessiva indulgenza verso i figli; e viceversa, non ha cuore scienza; Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] t. un bar aperto a quest’ora?; riuscire ad avere: non ho trovato più neanche un biglietto per o dov’è: O, se tu sai, più astuto I cupi sentier trova Colà dove nel muto Aere il destin de dichiarare con giudizio espresso: fu trovato innocente, colpevole. ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] : non li fu onore Ferir me de saetta in quello stato, A voi armata non mostrar pur l’arco (Petrarca, riferendosi ad Amore), dove è pur vero quello che mi dici; È pur dolce in su i begli anni De la calda età novella Lo sposar vaga donzella (Parini); ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] soltanto come modo incontrollato di sfogare i proprî moti istintivi e passionali: un mezzi di offesa) per recare danno ad altri nella persona o nei suoi beni . dell’assalto nemico travolse ogni resistenza; fu un combattimento (e fig. uno scontro ...
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mira
s. f. [der. di mirare]. – 1. a. L’atto di mirare a un segno, a un bersaglio, per coglierlo: prendere la m., puntare l’arma al bersaglio prima di sparare o scagliare, o in genere fissare l’occhio [...] la m. a qualche cosa, averla come scopo, dirigere ad essa i proprî sforzi, tenervi costantemente fisso il pensiero nella volontà di mi abbia preso di m., mi perseguiti, mi sia ostile; fu preso di m. dalla polizia, tenuto d’occhio in modo particolare ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] d’arte; amante, amico dell’a.; i maestri dell’a., ecc.; storia dell’a del fornaio; mettersi a un’a., esercitare un’a.; fu messo all’a. all’età di dodici anni; uomo al plur.): ottenere con male a.; ricorrere ad a. diaboliche; ha messo in opera tutte ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...