vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] avarizia, tristezza, ira, pigrizia, vanagloria, superbia): A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fé licito in sua legge (Dante, di danno luogo ad azione redibitoria (v.), o v. occulti, giacché l’azione non è ammessa quando i vizî siano ...
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assegnare
v. tr. [dal lat. assignare, comp. di ad- e signare «segnare»] (io asségno, ecc.; v. segnare). – 1. a. Attribuire, fissare come proprio: a. i confini; gli fu assegnata la stanza migliore; a. [...] oratori; in partic., a. le lezioni agli studenti, a. i compiti per il giorno seguente. Talora anche concedere: vi assegno . a un ufficio, a un reparto; il funzionario fu promosso e assegnato ad altra sede. 3. ant. Consegnare, rimettere (facendo ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] quella società; el re Luigi fu messo in Italia dalla ambizione cong., esprime invece la decisione ad agire sulla volontà di altri, determinandone questo stesso sign., il più com. e fam. dire). i. Con valore più ampio (in cui il concetto dell’opinare ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] cose seconde! (Boccaccio); co’ Macedoni fu seconda la fortuna et prospera quanto tempo (s. aiutante), è autorizzato ad assisterlo, materialmente e psicologicamente, anche , gettando l’asciugamano sul quadrato: fuori i s.!, ordine con cui, poco prima ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] ... Fesse creando ... Fu de la volontà la di ciò che si vuole (talvolta come equivalente di a piacere, ad libitum): può andare o restare a v.; con altri sign.: pane delle masse popolari; se il governo e i partiti che lo appoggiano non riescono a fare ...
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sedia
sèdia (ant. sièda) s. f. [der. del v. sedere]. – 1. a. Mobile su cui può sedersi una sola persona (detto anche, spec. nell’uso tosc., seggiola), costituito da un piano orizzontale (sedile) appoggiato [...] sedia in cielo (Petrarca), il suo posto fra i beati. d. Anticam. la parola fu anche usata come sinon. di trono o in genere dei supporti delle trasmissioni meccaniche, utilizzato per trasmettere ad altri organi di una macchina le forze esercitate sull ...
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sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] di gas caldo, fortemente opaca per tutti i tipi di radiazioni (ad eccezione dei neutrini), per cui osservazioni dirette di s., un vero s.; Uno spirto celeste, un vivo sole Fu quel ch’i’ vidi (Petrarca); la sua figura brilla, splende come un s.; ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] (in cifre arabe 1, in numeri romani I); è il numero con cui ha normalmente cosa; vederlo e acciuffarlo fu tutt’uno, le due ’altro: ci guardò tutte una a una; noverar le stelle ad una ad una (Leopardi); marciare per uno, disporsi per uno, mettersi ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] o vergogna, coraggiosamente: parlare a viso a.; Ma fu’ io solo ... Colui che la difesi a viso Per l’artiglieria, la batteria con i pezzi affiancati si dice in linea aperta da un suo punto P, tornare ad esso muovendosi sempre nello stesso verso. ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco [...] del 13° sec.) il k fu talvolta sostituito alla c, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es. ke = che); kilo- (talora, spec. in passato, scritto chilo-) e, premessa ad altro simbolo di una qualsiasi unità di misura, ne moltiplica il ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...