frasca
s. f. [etimo incerto]. – 1. a. Ramoscello con foglie: le f. degli alberi; il destrier ch’avea lasciato Tra le più dense f. alla fresca ombra (Ariosto); farsi un letto di frasche; mettere le f. [...] all’apparenza o alle promesse. b. Con valore collettivo, rametti di arbusti e di alberi che si recidono per darli, freschi o secchi, in pascolo agli animali domestici, spec. ovini e caprini (si adoperano olmo, acero, carpino e molte altre piante ...
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chiocciola
chiòcciola s. f. [lat. cŏchlea, dal gr. κοχλίας]. – 1. Nome di varî molluschi gasteropodi polmonati dalla caratteristica conchiglia elicoidale, capace di accogliere tutto l’animale; la loro [...] , può formare una membrana che durante il letargo si impregna di sali calcarei e costituisce l’epifragma. Amano luoghi freschi e ombrosi, si nutrono di vegetali, talvolta anche di animali, e parecchie loro specie sono commestibili. In similitudini ...
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zecchino
s. m. [der. di zecca1]. – Nome attribuito al ducato d’oro di Venezia alla metà circa del sec. 16°, quando, per la preferenza data ai pezzi freschi di conio, aumentò il prezzo del ducato nuovo [...] di zecca che fu fissato nel 1543 a 7 lire e 12 soldi; oltre l’unità, si ebbero le frazioni del mezzo e del quarto e i multipli da 2, 3, 10, 12 e 100. Lo zecchino fu spesso imitato e furono così chiamate ...
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polposo
polpóso agg. [dal lat. tardo pulposus, der. di pulpa «polpa»]. – 1. Che ha molta polpa, detto spec. di frutta o anche di animali: pesche, albicocche, ciliege p.; un dentice p. che si dibatteva [...] talvolta anche con riferimento alla consistenza dei petali dei fiori: un grosso albero di magnolia biancheggiante di piccoli fiori freschi e polposi (Parise). Meno com., o letter., del corpo umano (spec. femminile) o di sue parti, carnoso, sodo, ben ...
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rugiadoso
rugiadóso agg. [der. di rugiada]. – 1. a. Bagnato, cosparso di rugiada: un prato r., erba r.; fiori, frutti r. (anche, con sign. estens., freschi, rigogliosi); notte r., in cui si forma molta [...] di acqua o di umori e brillante: occhi r.; L’astro più caro a Venere Co’ r. crini ... appare (Foscolo); fresco, che emana e denota freschezza giovanile: una bellezza r.; fra l’altre immortali ultima venne Rugiadosa la bionda Ebe (Foscolo); fiorente ...
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maculare2
maculare2 (o macolare) v. tr. [dal lat. maculare, der. di macŭla «macchia1»] (io màculo, o màcolo, ecc.). – 1. letter. Macchiare, sporcare, contaminare: involaro Il palladio fatale, osando [...] è l’uomo maculato d’una passione ... e quando è maculato d’infamia di parenti (Dante). 2. tosc. Lasciare i segni sui frutti freschi ammaccandoli, o i lividi sulle carni con percosse. ◆ Part. pass. maculato (o macolato), anche come agg. (v. la voce). ...
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limacidi
limàcidi s. m. pl. [lat. scient. Limacidae, dal nome del genere Limax, che è dal lat. class. limax «lumaca»]. – Famiglia di molluschi gasteropodi dell’ordine stilommatofori che comprende animali, [...] viventi nei luoghi umidi e freschi, chiamati limacce o lumaconi: hanno corpo nudo, allungato, con un piccolo mantello anteriore a forma di cappuccio, che copre una conchiglia rudimentale (limacella). ...
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interfogliare2
interfogliare2 (meno com. interfoliare) v. tr. [comp. di inter- e foglio] (io interfòglio, ecc.). – 1. Inserire, nella rilegatura d’un libro, un foglio bianco dopo ogni pagina stampata, [...] nell’impilatura dei fogli durante la stampa (spec. quando si tratti di carta patinata) per impedire che questi, sovrapposti ancor freschi d’inchiostro, si macchino. ◆ Part. pass. interfogliato, anche come agg., spec. nel sign. 1: volume interfogliato ...
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interfoglio
interfòglio (meno com. interfòlio) s. m. [comp. di inter- e foglio]. – Foglio di carta bianca inserito, nella rilegatura d’un volume, tra pagina e pagina; anche il foglio di carta velina [...] posto a riparo delle tavole fuori testo, o quello che provvisoriamente il tipografo interpone tra i fogli freschi di stampa per impedire che si macchino. ...
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mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] singola vivanda, per indicare il modo consueto di consumarla o il modo migliore di prepararla: frutti che si mangiano crudi o cotti, freschi o secchi; il sedano si mangia condito con olio e sale; l’aragosta si mangia lessa con maionese. e. Con varie ...
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FRESCHI, Gherardo
Claudio Zanier
Nacque a Ronchis di Faedis, poco distante da Udine, il 13 dic. 1804 dal conte Antonio e da Catterina d'Attimis. Rimasto orfano di padre in giovanissima età venne allevato dallo zio materno, il conte Alessandro...
FRESCHI, Maria
Pino Fasano
Nacque a Firenze il 3 apr. 1881 da Ercole e da Zaira Morelli Poggeschi. Nel vivace ambiente culturale fiorentino che aveva preso a frequentare - nel 1900-1901 collaborò, fra l'altro, al bimensile La Bohème - conobbe...