Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] troppo! Oppure può anche introdurre un’esclamazione tra sé e sé: ma guarda un po’ che cosa mi tocca sopportare! Data l’alta frequenza di questi due verbi, in contesti esclamativi, in usi fam. o region. da v. e guardare si sono originate anche delle ...
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Fabio Rossi
bello. Finestra di approfondimento
Piacere estetico - Tra gli agg. che designano una sensazione di piacere estetico, b. (col suo contr. brutto) è forse quello dall’area semantica più ampia [...] serena; cielo terso, ecc.), sia impersonalmente: oggi è limpido. Stavolta sono ben rappresentati anche i contr., data la frequenza d’uso di questi contesti: oltre ai generici brutto o cattivo, si ricordino almeno coperto, fosco, nuvolo, nuvoloso ...
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periodicità s. f. [der. di periodico]. - 1. [il ripetersi a intervalli regolari: p. delle febbri] ≈ ciclicità, regolarità, sistematicità. ↔ aperiodicità, asistematicità, irregolarità, saltuarietà. 2. (estens.) [...] [ritmo con cui si verifica un fatto periodico: p. settimanale] ≈ cadenza, frequenza. ...
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esclusivo /esklu'zivo/ agg. [dal lat. mediev. exclusivus, der. di excludĕre "escludere"]. - 1. (giur.) [che tende a escludere o ha forza di escludere: clausola e.; diritto e.] ≈ eccettuativo, selettivo. [...] comune, generale, generico, ordinario, qualunque, standard. 3. (soc.) [di circolo, club, locale e sim., la cui frequenza è limitata a determinate persone] ≈ chiuso, elitario, riservato, ristretto, selettivo. ↔ accessibile, aperto, di massa, pubblico ...
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canale s. m. [lat. canalis, der. di canna "canna"]. - 1. (idraul.) [corso d'acqua artificiale, scavato per servire all'irrigazione, al prosciugamento di terre, alla navigazione, ecc.: c. navigabile; c. [...] , [per le acque di rifiuto] fogna. 5. (telecom.) a. [gamma di frequenze impiegata per un collegamento telefonico, radiofonico, televisivo] ≈ banda (di frequenza). b. (estens.) [rete radiotelevisiva] ≈ emittente. 6. (fig.) a. [procedura attraverso cui ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] momento della conversazione o poco accessibili al livello culturale del parlante; proprio per questo, la frequenza di c. si innalza soprattutto nella lingua orale fam., scarsamente sorvegliata. L’esiguo peso semantico di c. è provato anche dal suo ...
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piano¹ [lat. planus "di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile"]. - ■ agg. 1. a. [che presenta una superficie senza avvallamenti o rilievi: terreno p.] ≈ levigato, liscio, livellato, piatto, [...] fig.): venne a bussar sommessamente all’uscio dello studio (A. Fogazzaro); mi chiamò sottovoce (C. Goldoni). In quest’ambito, la frequenza d’uso dei due avv. ne ha creato una specializzazione semantica nel lessico della musica, dove p. e forte (con ...
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picco s. m. [da una radice onomatopeica ✻pikk-] (pl. -chi). - 1. (geogr.) [parte più alta di un monte, se è isolata e aguzza] ≈ guglia, pinnacolo, pizzo. ⇑ cima, vetta. ● Espressioni: andare (o colare) [...] ., a picco [con moto o direzione verticale] ≈ a perpendicolo, a piombo, a strapiombo. 2. (fig.) [momento di massima frequenza o intensità di un fenomeno: il p. di ascolto di un programma radiofonico] ≈ acme, apice, climax, (lett.) meriggio, vertice ...
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scodellare v. tr. [der. di scodella] (io scodèllo, ecc.). - 1. [mettere la minestra o altra vivanda in una scodella: s. la zuppa] ≈ versare. 2. (fig., fam.) a. [mettere su carta con grande facilità: uno [...] scrittore che scodella un romanzo all'anno] ≈ produrre, pubblicare, scrivere, sfornare. b. [fare nascere con facilità e frequenza: la moglie gli ha scodellato cinque figli] ≈ (scherz.) sfornare, (pop.) sgravare. ⇑ dare alla luce, generare, mettere al ...
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Fabio Rossi
posto. Finestra di approfondimento
Luoghi in generale - P. indica una sezione circoscritta dello spazio, in modo ora più generico, ora più specifico rispetto a luogo, che è comunque termine [...] familiarità di p. rispetto a luogo e la sua applicazione a luoghi spesso piccoli e circoscritti rende anche conto della frequenza del diminutivo posticino e della mancanza quasi assoluta di alterati di luogo. Mentre p. è il termine più com. anche ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze geniche In genetica, le proporzioni...
frequenza
Numero di volte che un fenomeno si ripete nell’unità di tempo con modalità e intervalli di tempo uguali. Le f. si usano per rappresentare sinteticamente i dati elementari rilevati.
La f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità...