distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi [...] . isobarica, ecc. In partic., in statistica, in relazione a un certo fenomeno, d. di una variabile aleatoria, la frequenza con cui, in ripetute occorrenze del fenomeno, tale variabile assume ciascuno dei valori possibili (se tali valori costituiscono ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui [...] ’ingresso di un’apparecchiatura (s. d’entrata) o disponibili all’uscita dell’apparecchiatura stessa (s. d’uscita): s. a bassa frequenza, s. a radiofrequenza, s. modulato, s. audio, s. video, s. impulsivo, s. sinusoidale, s. a gradino, s. a dente di ...
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eterodina
s. f. [dall’ingl. heterodyne, comp. di hetero- «etero-» e del tema del gr. δύναμις «forza»]. – In elettronica, generatore le cui oscillazioni vengono sovrapposte ad altre di frequenza diversa [...] allo scopo, in generale, di ottenere per battimento una terza oscillazione, di frequenza pari alla somma o alla differenza delle altre due. È spec. adoperata in radiotecnica, per la rivelazione di una radioonda non modulata (rivelatore a e.), e in ...
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divisore
diviṡóre s. m. [dal lat. divisor -oris, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. Chi divide; oggetto, ente o valore che divide. In partic.: a. In matematica, il secondo termine dell’operazione di [...] applicandolo alla vite di avanzamento di una tavola portapezzo. b. In elettronica, d. di frequenza, dispositivo che di un segnale sinusoidale di frequenza f dà un segnale di frequenza f/n, con n numero intero detto fattore di divisione; d. di impulsi ...
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sfarfallamento
sfarfallaménto s. m. [der. di sfarfallare]. – 1. a. In senso proprio, in zoologia, l’uscita dell’imagine (o insetto perfetto) dall’involucro ninfale; il termine è riferito, per estens., [...] periodico. b. In ottica, effetto di visione intermittente, sgradevole, prodotto da una successione di immagini la cui frequenza sia inferiore a quella necessaria perché, in virtù della persistenza delle immagini retiniche, la visione appaia continua ...
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pilota
pilòta s. m. [da una forma originaria pedota, pedoto (v.), che prob. risale a una voce greca non conosciuta, connessa forse con πύλη nel sign. di «entrata del porto» e poi raccostata a πούς ποδός [...] all’ingresso di un dispositivo elettronico (per es., un amplificatore); nella tecnica della trasmissione telefonica a frequenze portanti, frequenza p., quella di un segnale di definite caratteristiche che viene utilizzato per scopi di regolazione o ...
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enfasi
ènfaṡi s. f. [dal lat. emphăsis, gr. ἔμϕασις, der. di ἐμϕαίνω «mostrare, manifestare»]. – 1. Calore esagerato, forza eccessiva che, per artificio retorico e per ottenere maggiore effetto, si mette [...] . 2. In elettronica, alterazione intenzionale della caratteristica ampiezza-frequenza di un segnale, in modo che le componenti di alta frequenza siano esaltate rispetto a quelle di bassa frequenza (o viceversa), cui si ricorre talora per facilitare ...
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stabilizzatore
stabiliżżatóre agg. (f. -trice) e s. m. [der. di stabilizzare; cfr. fr. stabilisateur]. – 1. agg. Che stabilizza, che ha la proprietà, la capacità e la funzione di stabilizzare: elementi, [...] limiti, la forza elettromotrice e la resistenza totali del circuito; s. di frequenza, o controllo automatico di frequenza, dispositivo per mantenere costante nel tempo la frequenza di un oscillatore elettrico; s. di tensione, dispositivo che mantiene ...
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trasformatore
trasformatóre s. m. [der. di trasformare]. – 1. (f. -trice) Chi trasforma, chi, o che, ha la capacità e la funzione di trasformare: un t. di costumi; come agg.: avere una funzione trasformatrice. [...] industriali di 50 o 60 Hz; t. per audiofrequenze, usati nei dispositivi elettroacustici e destinati a trasformare correnti a frequenza acustica, per es. negli impianti ad alta fedeltà; ecc.), in base al numero degli avvolgimenti (t. a due, tre ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] rappresentata cioè da valori più bassi del normale; in elettrotecnica, b. tensione, b. frequenza, in contrapp. ad alta tensione, alta frequenza (l’espressione b. frequenza, peraltro, è spesso usata come sinon. di audiofrequenza). 4. Tardo, in alcuni ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze geniche In genetica, le proporzioni...
frequenza
Numero di volte che un fenomeno si ripete nell’unità di tempo con modalità e intervalli di tempo uguali. Le f. si usano per rappresentare sinteticamente i dati elementari rilevati.
La f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità...