fides punica
〈... pùnika〉 locuz. lat., usata come s. f. – Propr., «fede cartaginese»; l’espressione (che appare in questa forma presso Sallustio, e in forma variata presso altri scrittori latini) è stata [...] spesso usata col senso peggiorativo di «mancanza di fede, slealtà», per la frequenza con cui i Cartaginesi avevano violato i patti. ...
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incidenza
incidènza s. f. [dal lat. mediev. incidentia, der. di incĭdĕre: v. incidere1]. – 1. Il fatto di incidere, cioè di cadere sopra (per es., di un raggio luminoso, o di una retta che incontri un’altra [...] su una popolazione, e sim., la ricorrenza, il manifestarsi del fenomeno o della malattia, e insieme la loro frequenza. 3. ant. Digressione in un discorso, divagazione, inciso. Rimane nella locuz. avv., letter., per incidenza, incidentalmente, in modo ...
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palpitare
v. intr. [dal lat. palpitare, der. di palpare «palpare»] (io pàlpito, ecc.; aus. avere). – 1. a. Battere, pulsare frequentemente o con maggior frequenza del solito; si dice spec. del cuore [...] per alterazioni fisiologiche o forti emozioni: il cuore del malato palpitava violentemente; di altre parti del corpo: si vedevano p. le viscere dell’animale, ferito a morte. b. Anche, più genericam., pulsare, ...
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etere1
ètere1 (ant. ètera) s. m. [dal lat. aether -eris, gr. αἰϑήρ -έρος, dal tema di αἴϑω «ardere»]. – 1. a. Secondo gli antichi cosmologi greci, la parte più alta, pura e luminosa dello spazio; nella [...] onde elettromagnetiche, soprattutto nelle espressioni divisione o spartizione o lottizzazione dell’e. (cioè, propriam., della frequenza di emissione), tra enti che gestiscono emittenti radiotelevisive; e, con uso più ampio, lanciare messaggi nell ...
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chirp
‹čë′ëp› s. ingl. (propr. «cinguettio»; pl. chirps ‹čë′ëps›), usato in ital. al masch. – In elettronica, termine di uso internazionale per indicare un segnale sinusoidale la cui frequenza varî linearmente, [...] e talora ripetitivamente, nel tempo, potendosi così conseguire, spec. nei sistemi di telecomunicazione e assimilati, notevoli vantaggi di accuratezza e di facilità nella successiva elaborazione; radar ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] Usi e sign. scient. e tecn.: a. In acustica, emissione di perturbazioni elastiche udibili ma non caratterizzate da una frequenza determinata o prevalente, tale cioè da produrre un suono; essa è individuata da un’intensità (misurata in decibel), e da ...
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mongolico
mongòlico agg. (pl. m. -ci). – 1. Proprio della Mongòlia, vasta regione geografica dell’Asia centrale; che riguarda la Mongolia o i Mongoli: popolazioni m. (o mongole); storia, civiltà mongolica. [...] tipici delle razze mongoliche neomorfe; nel linguaggio medico, macchie m. (dette anche macchie sacrali o macchie blu), quelle, di colore bluastro, che si trovano con frequenza nella regione sacrale dei mongoli, soprattutto nella prima infanzia. ...
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interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. [...] , nei cromosomi omologhi, non si verificano nei punti prossimi a uno scambio (crossing-over) altri scambî o si trovano con frequenza molto inferiore a quella teoricamente prevedibile. e. In matematica, la parte comune a due o più insiemi, detta anche ...
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tachiaritmia
tachiaritmìa s. f. [comp. di tachi- e aritmia]. – In medicina, sinon. improprio di tachicardia; in partic., qualunque disturbo del ritmo cardiaco che determini un eccessivo aumento della [...] frequenza dei battiti (oltre 100 al minuto). ...
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valico1
vàlico1 (ant. o poet. valco) s. m. [der. di valicare1] (pl. -chi). – 1. a. L’azione, il fatto di valicare, di passare da una parte all’altra di montagne e catene montuose: il v. delle Alpi da [...] resistenza, come, per es., calcescisti e gessi. Nel linguaggio venatorio, il punto o il luogo per cui passano con maggior frequenza gli uccelli durante le migrazioni, o per cui passa la selvaggina da pelo inseguita dai cani: appostarsi al valico. 3 ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze geniche In genetica, le proporzioni...
frequenza
Numero di volte che un fenomeno si ripete nell’unità di tempo con modalità e intervalli di tempo uguali. Le f. si usano per rappresentare sinteticamente i dati elementari rilevati.
La f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità...