Leitmotiv
‹làitmotiif› s. neutro ted. [propr. «motivo guida, motivo conduttore», comp. di leiten «dirigere» e Motiv «motivo»] (pl. Leitmotive ‹làitmotivë›), usato in ital. al masch. (invar. al plur., [...] estens., con sign. generico, motivo o aspetto costante, tema, concetto e sim. che si ripete o ricorre con frequenza, e talora con insistenza, in opere non strettamente letterarie o musicali, o anche in attività, manifestazioni, comportamenti di vario ...
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sanza1
sanza1 prep. – Antica variante fior. di senza, in uso nel sec. 13° ma continuata anche più tardi (e sporadicamente presente, per imitazione o per esigenze di rima, anche in autori non toscani), [...] , negli autori in cui è documentata, la forma sanza non è esclusiva ma si alterna con senza, talora con indice di frequenza molto basso: veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo (Dante); e sanza dubbio in piccol tempo assai divenne ...
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lemma1
lèmma1 s. m. [dal lat. lemma «premessa, assunto», gr. λῆμμα, dal tema di λαμβάνω «prendere» (cfr. perf. λέλημμαι)] (pl. -i). – 1. Nella filosofia e nelle scienze, proposizione preliminare che [...] di testi (soprattutto quando siano eseguiti mediante analisi ed elaborazione elettronica per ottenere liste di parole, indici di frequenza, concordanze), si sogliono chiamare lemmi le forme del paradigma verbale o nominale con cui i singoli lessemi ...
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mutatore
mutatóre s. m. [dal lat. mutator -oris]. – 1. (f. -trice) non com. La persona, o la cosa, che produce o determina un mutamento: la moda mutatrice dei costumi. 2. In elettrotecnica, apparecchio [...] di comando che lo rendono atto a funzionare, oltreché come raddrizzatore, anche come invertitore e come convertitore di frequenza per correnti alternate. Il termine è talora impropriam. usato anche per indicare un gruppo di conversione motore ...
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generatore
generatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. generator -oris]. – 1. agg. Che genera, cioè produce, dà origine: principio, elemento g.; cause g.; virtù, funzione generatrice. Raro e letter. [...] i riproduttori elettroacustici, capaci di generare suoni, ma soltanto se eccitati da una corrente elettrica variabile a frequenza acustica (per es., le cuffie telefoniche, gli altoparlanti, ecc.). G. elettrico, denominazione generica di apparecchi o ...
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denaro elettronico
loc. s.le m. inv. Mezzo utilizzato per l’acquisto di merci, soprattutto attraverso la rete telematica, erogato da istituti o società di credito, sulla base di un corrispettivo in una [...] telefonino. Il problema, tutto italiano, è che, nonostante il successo e la diffusione di questo strumento di pagamento, la frequenza d’utilizzo del denaro elettronico è ancora bassissima. (Corinna De Cesare, Corriere della sera, 10 febbraio 2008, p ...
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taratura
s. f. [der. di tarare]. – Operazione di regolazione o di verifica cui si ricorre per un corretto uso di dispositivi o di apparecchi scientifici e tecnici. In partic.: 1. T. di uno strumento [...] In radiotecnica, t. (o messa in passo o allineamento) di un radioricevitore, l’operazione mediante la quale si realizza, in sede di montaggio, la migliore sintonizzazione possibile dei varî circuiti accordati del ricevitore sulla frequenza di lavoro. ...
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preselezione
preselezióne s. f. [comp. di pre- e selezione]. – 1. Selezione, scelta preliminare: gare di p. per aspiranti a partecipare a un campionato. Nella circolazione stradale, selezione preventiva [...] preamplificatore molto selettivo (preselettore) premesso a un radioricevitore, allo scopo di eliminare i segnali indesiderati con frequenza vicina a quella dei segnali utili ed evitare quindi possibili interferenze e sovraccarichi. 3. Nelle macchine ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui [...] altre, non appena si conoscano le derivate di queste ultime. d. In statistica, rapporto di d., il rapporto tra la frequenza o intensità di un fenomeno e quella di un altro fenomeno che sia presupposto necessario del primo: per es., il rapporto fra ...
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elettrobisturi
elettrobìsturi s. m. [comp. di elettro- e bisturi]. – In chirurgia, apparecchio (detto anche bisturi elettrico) usato per il taglio elettrico dei tessuti, costituito da un generatore di [...] corrente ad altissima frequenza, provvisto di due elettrodi, uno a placca, e l’altro, quello attivo, a forma di ago, di piccola sfera o di lama smussata; presenta il vantaggio di non produrre èscare e di determinare, contemporaneamente al taglio, l’ ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze geniche In genetica, le proporzioni...
frequenza
Numero di volte che un fenomeno si ripete nell’unità di tempo con modalità e intervalli di tempo uguali. Le f. si usano per rappresentare sinteticamente i dati elementari rilevati.
La f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità...