sopra-
sópra-. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), [...] più frequentemente scritto e pronunciato, facendo menzione della variante o delle varianti solo quando queste abbiano anch’esse una certa frequenza d’uso. Nei pochi casi in cui non si dovesse trovare il vocabolo cercato alla forma con sovra-, si veda ...
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filtro1
filtro1 (ant. féltro) s. m. [dal fr. filtre, a sua volta dal lat. mediev. filtrum, che ha la stessa origine di feltro]. – 1. Nome che designa, in genere, un corpo di materiale opportuno (panno [...] (sia inferiori sia superiori), non comprese nella banda: permettono la trasmissione di più segnali contemporanei su bande di frequenza disgiunte; f. arresta-banda, nel caso opposto. Usati soprattutto in fotografia e in cinematografia sono i f. di ...
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raro
agg. [dal lat. rarus]. – 1. a. non com. Poco compatto, poco denso (più com. rado): L’essercito di Cristo ... Si movea tardo, sospeccioso e raro (Dante); se così fussi, dovrebbono i baleni e i fulmini, [...] le sue visite sono diventate r.; è un caso veramente r., più unico che r.; con riferimento a movimenti ritmici, di frequenza minore della normale: pulsazioni rare (o anche polso raro). Frequenti le locuz. avv. rare o rarissime volte, qualche r. volta ...
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trascinamento
trascinaménto s. m. [der. di trascinare]. – 1. L’azione, l’operazione di trascinare; il fatto di venire trascinato: cos’è tutto questo t. di sedie?; anche in senso fig.: il t. delle folle, [...] per la stampa dei dati in uscita da un calcolatore o da un terminale. 2. In elettronica, t. di frequenza, la variazione della frequenza di un oscillatore elettronico che si ha quando varia l’impedenza del carico utilizzatore; per ovviare a tale ...
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portante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di portare]. – 1. agg. a. Genericam., che porta, che sostiene: fune p., negli impianti di funivie, teleferiche e sim., la fune ferma sulla quale scorre il carrello [...] corrente p. (o anche la portante s. f.), l’onda, o la corrente, su cui viene impressa la modulazione; frequenza p., la frequenza dell’onda portante, ma anche, molto spesso, lo stesso che onda, o corrente, portante. b. fig. Che costituisce l’elemento ...
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zeromodale
żeromodale agg. [comp. di zero e modale1]. – In statistica, si dice di una distribuzione statistica o di una curva di frequenza non avente alcun valore modale (cioè di massima frequenza); [...] si dice anche delle curve iperboliche o sim. con un massimo all’infinito ...
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dottorato
s. m. [der. di dottore]. – 1. Titolo accademico di dottore, che in Italia e in altri paesi si acquisisce con la laurea (per cui le locuz. dare, conferire, ricevere, conseguire il d., e, precisando, [...] il d. in medicina, in giurisprudenza, ecc. equivalgono a dare, conferire, ecc. la laurea), oppure dopo la frequenza di corsi superiori (o post-laurea) di formazione scientifica; in questo secondo caso assume la denominazione di d. di ricerca in ...
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schermo
schérmo s. m. [der. di schermire]. – 1. letter. a. Riparo; protezione, difesa: Urlar li fa la pioggia come cani: De l’un de’ lati fanno a l’altro schermo (Dante); schiavi e schiave che facevano [...] a impedire, per riflessione o per assorbimento, la propagazione sonora; per es., per le onde sonore di alta frequenza risultano schermi particolarmente adatti i materiali porosi (sughero, polistirolo espanso, ecc.). 4. a. S. di proiezione, superficie ...
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causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla [...] le cause che lo hanno già prodotto una volta); in statistica, rapporto di c., il confronto tra la frequenza o intensità di un fenomeno e la frequenza o intensità di un altro che è collegato al primo. In diritto penale, c. psichica, l’elemento ...
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cinesi
cinèṡi s. f. [dal gr. κίνησις «movimento»]. – In etologia, termine generico con cui si designa una classe di reazioni motorie cui possono essere soggetti organismi non sessili (animali, vegetali [...] meccanismi più elementari e primitivi dell’orientamento, possono consistere in variazioni della velocità lineare di locomozione o della durata e frequenza dei periodi di movimento (ortocinèsi) oppure in variazioni della velocità angolare, cioè della ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze geniche In genetica, le proporzioni...
frequenza
Numero di volte che un fenomeno si ripete nell’unità di tempo con modalità e intervalli di tempo uguali. Le f. si usano per rappresentare sinteticamente i dati elementari rilevati.
La f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità...