schei
schèi (o sghèi) s. m. pl. [prob. tratto dall’espressione ted. Schei(demünze) «moneta divisionale» che si leggeva sulle monete austriache circolanti nel Lombardo-Veneto]. – Soldi, denaro, quattrini: [...] essere senza schei; e dove li troviamo gli schei?; è voce veneta, ma nota anche altrove, usata per lo più in frasi di tono scherzoso. ◆ Raro l’uso del sing. schèo (o sghèo). ...
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paragrammatismo
s. m. [comp. di para-2 e grammat(ica), col suff. -ismo; cfr. agrammatismo e gr. tardo παραγραμματισμός «scambio di lettere (dell’alfabeto)»]. – Nel linguaggio medico, disturbo del linguaggio [...] parlato, consistente nell’alterare la struttura sintattica delle frasi e nell’usare ripetutamente espressioni scorrette o improprie. ...
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locutorio
locutòrio agg. [tratto da locutore, locuzione], raro. – Relativo al parlare, soprattutto con riguardo all’articolazione e combinazione dei suoni nell’enunciazione delle frasi. Ant., eloquente, [...] facondo: ha vertute in far l’uom locutorio (Intelligenza) ...
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metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: [...] delle parole era regolata, riguardo alla quantità delle sillabe, in modo da ottenere, soprattutto alla fine delle frasi, determinate cadenze (clausole metriche). La contrapposizione di metrico a ritmico non è però sempre avvertita, e come ...
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dovere2
dovére2 v. tr. [lat. debēre, contratto da dehibere, comp. di de- e habere «avere», quindi propr. «avere avuto qualcosa da uno e perciò essergli debitore»] (pres. indic. dèvo o dèbbo [ant. o poet. [...] ]; se hai promesso, devi mantenere; chi vuole comandare, deve prima imparare a ubbidire. In molti casi dà alla frase senso imperativo o esprime in genere volontà, forte desiderio: devi sapere [= sappi] che non ammetto discussioni; dovrai rispondermi ...
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evangelizzare
evangeliżżare (ant. vangeliżżare) v. tr. [dal lat. tardo evangelizare, gr. εὐαγγελίζω]. – 1. Predicare il Vangelo; con questo sign. il verbo è usato intransitivamente. Con uso trans., ormai [...] ant., predicare, annunciare con la predicazione, in frasi come: e. il verbo divino, la fede, i divini precetti. 2. Più comunem., condurre alla fede, convertire al cristianesimo mediante la predicazione del Vangelo: i missionari si recavano a e. i ...
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mariolo
marïòlo (letter. marïuòlo) s. m. (f. -a) [etimo incerto]. – Furfante, imbroglione, truffatore, ingannatore: il capo di tutta una banda di scrocchi, e mariuoli, che infesta da molti anni Londra [...] con colorito scherz. (come birbante e sim.): mariolo sì, diceva don Ferrante [del Machiavelli], ma profondo (Manzoni); e in frasi esclam.: ah, mariolo, che cosa mi combini!; smetti di dar fastidio a tua sorella, mariolo!; ah, mariuolo! Pretenderesti ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] improvvisamente cosa inattesa o, in qualche caso, inopportuna. Fuor fuori (ant. fuor fuora), non com., da parte a parte, in frasi come passare, trapassare, ferire fuor fuori (con un’arma): ogni sua botta avrebbe potuto passar fuor fuora il nemico (D ...
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posatura
s. f. [der. di posare]. – 1. Con riferimento a liquidi, il fatto di posare, di sedimentare: attendere la p. del caffè; soluzione di lenta o rapida posatura. Più spesso, in senso concr., il sedimento [...] (Machiavelli). b. Pausa con cui, in uno scritto (mediante la punteggiatura) o in un discorso orale, si suddividono le singole frasi nel periodo o i varî periodi. c. Posa della voce sulle sillabe che portano l’accento tonico, e l’accento stesso. ...
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lampadina
s. f. [dim. di lampada]. – Piccola lampada; nell’uso com., lampada elettrica a incandescenza di potenza relativamente bassa, destinata all’illuminazione di ambienti non grandi (abitazioni private, [...] nei quali un’idea risolutiva, un’intuizione improvvisa viene simbolizzata col disegno di una lampadina accesa – la parola ricorre talora in frasi del tipo: brancolavo nel buio quando, a un tratto, mi si accese la lampadina, mi venne, cioè, un’idea o ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...