finezza
finézza s. f. [der. di fine1]. – 1. Qualità di ciò che è fine, in senso proprio e fig. In partic.: a. Sottigliezza di spessore, di diametro: f. di un filo, di un capello; grado di f. della macinazione, [...] questo mio scritto?; quel monastero, dove siete stata educata così amorevolmente, dove avete ricevute tante f. (Manzoni). Talvolta iron., spec. in frasi esclamative: che finezza! 2. Sinon. ant. di fino delle monete d’oro o d’argento (v. fino1, n. 2 a ...
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bastante
agg. [part. pres. di bastare]. – Che basta, che è in misura sufficiente: avere denaro b.; più spesso in frasi negative: sento di non avere forza b. per farlo; riferito a persona, non com., non [...] essere b. a qualche cosa, non essere capace; non erano b. a resistere. ◆ Avv. bastanteménte, abbastanza, a sufficienza: si trovava provvisto bastantemente, e non aveva a contrastar con la fame (Manzoni) ...
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livrea
livrèa s. f. [dal fr. livrée, propr. part. pass. femm. di livrer nel senso di «fornire, consegnare» (sottint. robe «abito»), in quanto era regalata dal signore]. – 1. a. In origine, veste con [...] spec. in passato, per indicare servilismo, dipendenza da altri: portare la l. di qualcuno, essergli soggetto, servilmente devoto; e in frasi negative: non porto la l. di nessuno, non mi metto livree, e sim., per affermare la propria libertà d’azione ...
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scelta
scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne [...] la sc. obbligata, condizionata cioè da ragioni di necessità, da mancanza di alternativa; il termine passa quindi a significare, in frasi negative o riduttive, la possibilità di scegliere, sia in offerte di beni (è un negozio in cui c’è scarsa sc ...
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miserere
miṡerère s. m. e v. intr. [voce lat., 2a pers. sing. dell’imperat. di misereri «avere pietà»; quindi: «abbi pietà, abbi misericordia»]. – 1. s. m., invar. a. Nome di uno, il più noto, dei sette [...] Miserere di me» gridai a lui (Dante); Miserere del mio non degno affanno (Petrarca). Nel linguaggio com. oggi è solo scherz., in frasi con cui si chiede scusa o perdono: miserere (o miserere di me, o miserere mei), non lo farò più; miserere di noi (o ...
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miseria
miṡèria s. f. [dal lat. miseria, der. di miser «misero»]. – 1. a. Stato di estrema povertà, mancanza di ciò che è fondamentalmente necessario per vivere, cui conseguono avvilimento spirituale, [...] di miserie, di chi non ama i racconti di disgrazie e sim. Assol., e con sign. concr., vesti cenciose e insufficienti, in frasi quali esponeva le sue m., era coperto solo delle sue m.; con altro sign., cercava di nascondere le proprie m., la propria ...
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dimestichezza
dimestichézza s. f. [der. di dimestico]. – Familiarità, confidenza: avere, prendere d. con qualcuno, trattare con d.; anche con allusione a relazioni più intime: teneva stretta d. con una [...] cortigiana (M. Adriani). Per estens.: avere d. con la grammatica, con un autore, con un’arte, ecc., averne conoscenza pratica, spec. in frasi negative e scherz.: ho poca d. con l’aritmetica. ...
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misericordia
miṡericòrdia s. f. [dal lat. misericordia, der. di miserĭcors -ordis: v. misericorde]. – 1. a. Sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla; anche, [...] tutti, senza m.; lo cacciò di casa senza m.; colpire, picchiare, trattare uno senza m.; per estens. scherz., in parecchie frasi fam., senza riguardo, o senza economia: continuava a urlare, senza m. per i miei poveri orecchi; mangiare, bere, spendere ...
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lizza2
lizza2 s. f. [dal fr. ant. lice, che è da una voce germ. līstja, der. dell’ant. ted. *līsta (v. lista)]. – Nome dato anticamente agli steccati o palizzate di cui si circondavano le piazzeforti [...] . tra la chiesa e il forno (Fenoglio). Per metonimia, il combattimento stesso, la gara: entrare in l., scendere nella l., e sim., frasi rimaste nell’uso solo in senso fig., cioè prendere parte a una contesa, a una gara in genere, a una disputa, a una ...
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bastare
v. intr. [prob. lat. *bastare «servire di sostegno», di origine incerta]. – 1. a. Essere sufficiente, così che non è necessario o non si richiede di più: basta la buona intenzione; basta un nonnulla [...] , non aver bisogno d’altri; mi basta l’animo (o il cuore) di ..., sono capace, ho il coraggio di ..., più spesso in frasi negative: volevo dirgli la verità ma non m’è bastato il cuore. b. Durare: ti basterà (per) una settimana questo denaro?; con ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...