performativo
agg. [dall’ingl. performative, der. di (to) perform «compiere, eseguire»]. – In linguistica, detto di enunciazioni (e per estens. anche di enunciati e di verbi) che non descrivono un’azione [...] di un giudizio di falsità o verità) bensì coincidono, in determinati contesti, con l’azione stessa: per es., sono enunciati p. frasi come «prometto di venire» o «dò a questa nave il nome Tirrenia»; sono verbi p. quei verbi che, enunciati nella prima ...
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ad rem
locuz. lat. (propr. «alla cosa, al fatto»). – Espressione usata in alcune frasi con il senso di «opportunamente» e sim.: rispondere ad rem. ...
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onere
ònere s. m. [dal lat. onus 0nĕris]. – 1. Obbligo, vincolo: eredità gravata da molti o.; o. fiscali, l’insieme dei tributi che il contribuente è obbligato a pagare; o. sociali, i contributi che [...] , svolgere un compito faticoso, ricoprire un incarico di responsabilità, senza averne ricompensa o riconoscimenti (l’accostamento o la contrapposizione di onere e onore sono frequenti anche in altre frasi proverbiali, per lo più iron. o scherzose). ...
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commettere1
comméttere1 v. tr. [lat. commĭttĕre (comp. di con- e mĭttĕre «mandare»), nel sign. di «mettere insieme»] (coniug. come mettere). – 1. a. Mettere insieme, congiungere due o più oggetti in [...] esattamente: bisogna che i mattoni commettano meglio; le imposte non commettono più. 3. ant. a. Dare inizio, attaccare, nelle frasi c. battaglia, c. zuffa e sim. b. C. male, seminare zizzania; c. pace, pacificare. ◆ Part. pass. commésso, anche come ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] parlato, ha un sign. più generico e vago, equivalente a locuz. quali «in coscienza», «in verità», oppure, in frasi negative, «senza offendere la verità, la giustizia, l’equità» e sim.: bisogna onestamente riconoscere che ...; onestamente, non mi ...
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padreterno
padretèrno s. m. (pl. padretèrni, negli usi fig.). – In senso proprio, lo stesso che padre eterno (che è grafia più com., e per lo più con iniziale maiuscola, Padre eterno, Padre Eterno), [...] come prima persona della Trinità: rivolgere una preghiera al P.; ormai, non c’è che da sperare nell’aiuto del P.; anche in frasi pop. e talora irriverenti: lasciamo che ci pensi il P.; è il p. che ci ha castigati! Frequente in senso fig., di persona ...
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poro
'pòro s. m. [dal lat. tardo porus, gr. πορός, propr. «passaggio», affine a πείρω «passare attraverso»]. – 1. In genere, piccola cavità che dall’interno si apre verso l’esterno in un corpo poroso: [...] . di lenticella. c. Nel linguaggio corrente, il termine indica soprattutto i pori sudoriferi, cioè quelli cutanei, anche in frasi e locuz. fig. di uso molto comune: emanare, schizzare, sprizzare, trasudare salute, gioia, felicità (o rabbia, invidia ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] dipendenze di qualcuno; essere senza p., essere disoccupato; non avere p., essere libero; nessuno può servire due p., nota frase del Vangelo (Matteo 6, 24: nemo potest duobus dominis servire; e poco diversamente in Luca 16, 13: nemo servus potest ...
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copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. [...] Cui fu donato in copia Doni con volto amico (Manzoni). 2. Facoltà, agio, comodità di fare o di servirsi di una cosa, nelle frasi dare, avere copia: né si dette c. al nimico di venire a giornata (Machiavelli); far c. di una cosa, darla con generosità ...
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copiacchiare
v. tr. [der. di copiare] (io copiàcchio, ecc.), non com. – Copiare male, frettolosamente o in modo maldestro, uno scritto o un’opera figurativa altrui, o imitarli passivamente: vende disegni [...] che copiacchia da vecchie incisioni; anche assol.: non sa scrivere due frasi, ma agli esami riesce sempre a cavarsela copiacchiando. ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...