convenzionale1
convenzionale1 agg. [dal lat. tardo conventionalis]. – 1. Stabilito per convenzione, che è conforme a una convenzione, a un accordo, o ne dipende: segni c.; anzianità c. di servizio, attribuita [...] , una maniera comunemente accettata, quindi artificioso, privo di originalità e naturalezza: arte c., modi di dire, espressioni, frasi, giudizî convenzionali; davanti alla chiesa ... un c. senso religioso si mescolava a un c. senso mondano e ...
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castagna
s. f. [lat. castanea, der. del gr. κάστανον «castagna, castagno»]. – 1. Il frutto mangereccio del castagno: è un achenio, globoso-schiacciato, a pericarpo (buccia o scorza) coriaceo, di color [...] levare, togliere) le c. dal fuoco per qualcuno, darsi pena o esporsi a un rischio per solo profitto d’altri (le due ultime frasi ricalcano il fr. tirer les marrons du feu, espressione derivata da una favola di J. de La Fontaine, «Le singe et le chat ...
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interscambio
interscàmbio s. m. [comp. di inter- e scambio]. – Scambio reciproco. Oltre che con sign. generico, in frasi nelle quali il pref. inter- ha valore pleonastico (per es.: favorire gli i. culturali; [...] sviluppo degli i. commerciali tra Italia e Germania), la parola è usata con senso specifico in topografia e urbanistica per indicare l’insieme di rampe e opere stradali relative a una intersezione a livelli ...
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uopo
uòpo s. m. [lat. ŏpus, neutro indecl.], ant. o letter. e raro. – Bisogno, necessità: Ma, tu mi resti, o brando: all’ultim’uopo, Fido ministro, or vieni (Alfieri); ora ti vaglia Questa carta, o signor, [...] le stanche navi Né d’àncora v’è d’uopo, né di sarte (Caro). Sono ancora usate talvolta, ma per lo più in frasi scherz. o sentite come pedantesche, le locuz. all’uopo, al momento opportuno, al bisogno (all’uopo, è bene non avere troppi scrupoli), e ...
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promissione
promissióne (ant. promessióne) s. f. [dal lat. promissio -onis, der. di promittĕre «promettere», part. pass. promissus]. – Forma ormai ant. per promessa, usata ancora solo in qualche riferimento [...] storico, o in frasi allusive a promesse solenni: Né credo che ’l mio dir ti sia men caro, Se oltre promession teco si spazia (Dante), se si estende oltre quanto mi ero proposto di dirti; in casa sua non voleva [rivederlo] perché prima della ...
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pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] De la paura (Dante); aprì l’impannata d’una sua finestrina, mise fuori la testa, con gli occhi tra’ peli (Manzoni). Locuz. e frasi proverbiali: vale più un p. della sua barba che tutta la vostra, di persona che ha molto più valore di un’altra; non ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] del mondo; nell’uno e nell’altro sign. anche, per antonomasia, semplicem. il g., spec. nella locuz. il giorno del g.; in frasi fig.: verrà anche per voi il giorno del g., il momento in cui dovrete rendere conto del vostro operato; aspettare fino al ...
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conversazione
conversazióne s. f. [dal lat. conversatio -onis «il trovarsi insieme», der. di conversari: v. conversare2]. – 1. a. Il trovarsi insieme di più persone per conversare; ritrovo, circolo: [...] ’uso quotidiano (detta anche lingua o linguaggio colloquiale), contrapposta alla lingua scritta, letteraria; manuale di c., contenente le frasi e le espressioni di una data lingua di uso comune nel parlare quotidiano; quadri di c., genere di pittura ...
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giuggiola
giùggiola s. f. [da giuggiolo, o direttamente dal gr. tardo ζιζουλά]. – 1. a. Il frutto del giuggiolo: un cartoccio di giuggiole. b. ant. Pasticca impastata con decotto di giuggiole, già usata [...] estens., pasticca fatta con zucchero e gomma arabica; più genericam., caramella. 2. fig. a. Inezia, bagattella, di solito in frasi esclamative: cinquecentomila euro di eredità? una g.!; è un’opera che richiede un lavoro di anni, altro che giuggiole ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] coraggio di fare una cosa, per paura di averne un danno: temo di avventurarmi in una simile impresa; più com. in frasi negative, non temere di, non essere trattenuto da paura o da altra considerazione dal fare una cosa: non temo certo di dirglielo ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...