doccia
dóccia s. f. [der. di doccio] (pl. -ce). – 1. a. Canaletto che convoglia le acque piovane raccolte da un tetto (sinon. di grondaia). b. Canale inclinato per la discesa rapida delle acque che mettono [...] , con cambiamento graduale di temperatura (in usi fig., arrivo o comunicazione di notizie contrastanti, ora buone ora cattive, in frasi come: le notizie arrivavano come una d. scozzese; sottoporre a una d. scozzese, e sim.); d. a pioggia, quella ...
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paniccia
panìccia s. f. [lat. tardo panĭcium «panìco; migliaccio»] (pl. -ce), tosc. – Materia liquida, piuttosto densa e molle come una farinata; di solito in frasi spreg.: questa minestra è diventata [...] una p.; anche con qualche uso fig. di poltiglia: se mi capita fra le mani, ne faccio una p., lo riduco in p.; è uno di quelli che volevano buttar giù il re e far p., non soltanto della gente come noi, ...
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rifinire
v. tr. [comp. di ri- e finire] (io rifinisco, tu rifinisci, ecc.). – 1. non com. Finire di nuovo, per la seconda o per un’ulteriore volta: vedrai che rifinirà il discorso con le solite parole; [...] mai di rimproverarmi, di brontolare. c. raro. Con uso intr. (aus. avere), contentare, andare a genio, convincere del tutto, in frasi negative come: ha fatto un certo discorso che non mi rifinisce; quel tipo, con quella faccia, non mi ha mai rifinito ...
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promesso
promésso agg. [part. pass. di promettere]. – Che è o è stato promesso: ricevere la ricompensa p.; ecco finalmente il dono p.; terra p., per gli Ebrei, la Palestina, promessa da Dio ad Abramo [...] con valore neutro, ciò che è stato promesso, la cosa promessa: mantenere il p.; ogni promesso è debito (variante del prov. ogni promessa è debito). Per altri valori e accezioni, in frasi nelle quali la parola ha però funzione verbale, v. promettere. ...
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filastrocca
filastròcca (pop. tosc. filastròccola) s. f. [forse rifacimento di filatessa]. – 1. Serie lunga e noiosa di parole: m’ha fatto tutta la f. dei suoi titoli, dei suoi meriti; E nel trincare [...] cadenzata (talvolta anche in forma di dialogo), generalmente in metri brevi assonanzati o rimati, con ritmo celere, formata di frasi collegate tra loro da richiami meramente verbali, che viene recitata o cantata dai bambini nei loro giochi, o anche ...
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difettare
v. intr. [der. di difetto] (io difètto, ecc.; aus. avere). – 1. Avere difetto, scarsità di qualche cosa: d. di viveri, di munizioni; è un ragazzo svogliato ma non difetta d’ingegno. Con altra [...] costruzione (d. a qualcuno), soprattutto in frasi negative, e talvolta iron., mancare, fare difetto: non gli difetta certo la buona volontà, l’immaginazione, la faccia tosta. 2. Esser difettoso: d. alquanto nello stile; il dipinto difetta in alcuni ...
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sprofumata
s. f. [der. di profumare, col pref. s- (nel sign. 6) ], pop., non com. – In senso iron. o scherz., l’atto di spruzzare o aspergere con un profumo, nelle frasi dare, e più comunem. darsi, una [...] sprofumata. ◆ All’uso pop., e soprattutto region., appartiene anche il verbo sprofumarsi con il part. pass. sprofumato, sentiti come forme intens. rispetto a profumarsi e profumato ...
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lagnarsi
v. intr. pron. [lat. laniare «dilaniare», laniare se «graffiarsi, lacerarsi dal dolore»] (mi lagno, ... ci lagniamo, vi lagnate, e nel cong. ci lagniamo, vi lagniate). – Lamentarsi, emettere [...] della condotta della classe; l. di essere stato trattato male; molti avventori si sono lagnati per il cattivo servizio; non mi lagno, non posso lagnarmi, non avete motivo di lagnarvi, e sim., tutte frasi più frequenti con il verbo lamentarsi. ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] , gusto, piacere che si trae da ciò che si fa o dice, o che da altri è detto o fatto; per lo più in frasi negative: che sugo ci trovi in questi stupidi scherzi?; che s. ci avete trovato a darmi ad intendere la storiella del Pesce-cane? (Collodi ...
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rifiutabile
rifiutàbile agg. [der. di rifiutare2]. – Che si può o si deve rifiutare: obbedienza, dono r.; più spesso in frasi negative: proposta, invito non rifiutabile. ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...