panatica
panàtica s. f. [der. di pane1]. – Anticam., provvista di pane, fatta dalle navi, dalle galee. Nel linguaggio marin. odierno, il vitto (o il suo equivalente in denaro) che l’armatore di una nave [...] a tutte le persone dell’equipaggio, seguendo precise norme sindacali. Per estens. scherz., nell’uso dialettale di qualche città di mare (spec. del Veneto), il vitto, il mangiare, il cibo necessario, in frasi come provvedere, pensare alla p., e sim. ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] ci vedo chiaro. Riferito a persona, quando non mantiene in qualche modo il suo valore di avverbio locativo (come per es. nelle frasi: da loro io non ci vado volentieri; da quel ragazzo non ci si ricava nulla di buono), è corretto solo per significare ...
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mendicare
v. intr. e tr. [dal lat. mendīcare, der. di mendīcus «mendico»] (io méndico, tu méndichi, ecc.; letter., alla lat., io mendìco, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere) Chiedere l’elemosina: andare [...] sguardo, un po’ di conforto, una parola gentile. b. Cercare entro di sé qualche cosa che si stenta a trovare; solo in determinate frasi: m. un pretesto; m. magre scuse; m. giustificazioni. ◆ Part. pres. mendicante, anche come agg. e sost. (v. la voce ...
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progenie
progènie s. f. [dal lat. progenies, der. di progignĕre «generare»] (poco com. il plur., invar.), letter. – 1. a. Stirpe, discendenza: la p. di Carlomagno; la p. dei Napoleonidi; nobile, illustre [...] Degli oppressor discesa ... (Manzoni); non com., generazione, per es. nell’espressione di progenie in progenie. b. Prole; anche in frasi di tono scherz., con allusione ai figli: come sta la p.?; ti presento la mia progenie. Talvolta riferito a ...
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mendico
mendìco agg. e s. m. [dal lat. mendīcus, der. di mendum «difetto»] (pl. m. -chi, ant. -ci). – 1. agg., letter. a. Estremamente povero e indigente: divenuto non solamente povero ma m. (Boccaccio); [...] Mendico un cieco errar sotto le vostre Antichissime ombre (Foscolo, con riferimento a Omero); ridursi m.; meno com. in funzione attributiva, in frasi quali gente m. o sim. b. In senso fig.: Il mio amato tesoro [Laura] in terra trova, Che m’è nascosto ...
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altosonante
agg. – Variante poco com. di altisonante (per sostituzione del primo elemento alti- con alto1 in funzione avv.): poeta, secondo il suo secolo, fu il Ricciardi: ma inteso tutto a rimpinzare [...] di frasi altosonanti le sue canzoni eroiche e morali (Carducci). ...
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penuria
penùria s. f. [dal lat. penuria o paenuria, forse affine a paene «quasi»], letter. – Insufficienza di generi alimentari o di altre cose materiali necessarie alla vita: p. d’acqua, di grano, di [...] de’ mezzi pubblici e privati, la p. de’ paesi circonvicini (Manzoni). Per estens., e in senso fig., scarsità in genere: c’è p. di tecnici esperti, di mano d’opera, di buoni attori; lasciate la lussuria di frasi a chi ha p. d’idee (Foscolo). ...
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ditta
s. f. [variante di detta, part. pass. femm. di dire; propr. (nel sign. 1) «casa commerciale detta, chiamata ...»]. – 1. La denominazione di un’impresa commerciale o di un’azienda, che può essere [...] , entrare ufficialmente a far parte dell’amministrazione di un’impresa a conduzione familiare; offre la d., paga la d., frasi pronunciate in varie occasioni, spesso in tono fam. e scherz., per significare che un oggetto, una consumazione, un servizio ...
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altri
pron. indef. m. sing. [lat. alter]. – Altra persona: Venite a noi parlar, s’altri nol niega! (Dante); non rimane altri che lui. Con valore più indeterminato, qualcun altro, qualcuno: non vorrei [...] le lente Vacche spinge; altri semina (Pascoli); raro preceduto da preposizione: non desiderare la donna d’altri, nel 9° comandamento. In frasi negative, seguito da che, nessun altro che, nessuno al di fuori di lui: il colpevole non può essere stato a ...
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contropelo
contropélo (o contrappélo) avv. e s. m. [comp. di contro-, o contra-, e pelo]. – 1. avv. Nel verso contrario alla piegatura del pelo: non bisogna carezzare i gatti c. (o contro pelo); spazzolare [...] (anche a c.); prendere uno a c. (o di c.), non prenderlo per il suo verso, irritarlo, indisporlo. 2. Come s. m., nelle frasi fare, dare il c. (più raram. radere a c., come avv.), radere passando il rasoio nel verso contrario al pelo; fig., fare il c ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...