fiero
fièro (ant. e poet. fèro) agg. [lat. fĕrus]. – 1. letter. a. Feroce, crudele, spietato: il f. tiranno; un nemico f. e selvaggio; da le braccia Fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte (Dante); fig.: [...] mi si stringe il core, A pensar come tutto al mondo passa (Leopardi); ant., eccessivamente, assai (di cose spiacenti): la bocca ti pute fieramente (Boccaccio); quella faccenda di finir le frasi cominciò a divenirgli fieramente difficile (Manzoni). ...
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inciso2
inciṡo2 s. m. [dal lat. incisum (der. di incīdĕre «incidere2»), calco del gr. κόμμα (der. di κόπτω «tagliare»)]. – 1. Breve frase, membretto di periodo che viene inserito, con funzione parentetica, [...] tra parentesi: sia detto per inciso. 2. In musica, la più elementare delle combinazioni ritmiche, composta di due o al massimo tre unità di tempo: i. binario, ternario. Più incisi costituiscono una frase, e più frasi formano il periodo musicale. ...
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tacere
tacére v. intr. e tr. [lat. tacēre] (pres. tàccio, taci, tace, tacciamo, tacéte, tàcciono; pres. cong. tàccia, ecc.; pass. rem. tàcqui [ant. tacètti], tacésti, ecc.; part. pass. taciuto). – 1. [...] i venti fra le torri (Foscolo). b. Non dire nulla, non dare notizie, elementi d’informazione, norme, in alcune frasi tipiche: le fonti contemporanee (o i documenti del tempo) tacciono su questi avvenimenti; su quest’argomento la legge tace. Con ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo [...] . Contrapposto per lo più a piangere (nel senso di essere afflitto, scontento, star male, essere in cattiva situazione), in alcune frasi proverbiali: ride bene chi ride ultimo; chi ride di venerdì (o di sabato) piange di domenica, prov. che si ripete ...
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sbuzzare
sbużżare v. tr. e intr. [der. di buzzo2, col pref. s- (nel sign. 4)], tosc. – 1. tr. a. Sventrare un animale per toglierne le interiora: s. un pollo, s. i cefali. b. Per estens., nell’uso pop., [...] tagliando: s. un materasso. 2. intr. (non usato nei tempi comp.) Schizzare fuori con forza, con uso iperb. e fig., soprattutto nelle frasi: la rabbia gli sbuzzava dagli occhi, e gli occhi gli sbuzzavano dal viso (per la meraviglia, per l’ira, ecc.). ...
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dicastero
dicastèro s. m. [dal ted. Dikasterium, che è dal gr. δικαστήριον «tribunale», der. di δικάζω «giudicare», da δίκη «giustizia»]. – 1. Sinon. di ministero (come settore dell’amministrazione statale [...] cui è preposto un ministro), usato soprattutto in frasi come affidare, assumere un d. e sim.: il presidente del Consiglio ha assunto ad interim anche il d. degli Esteri. 2. Nell’amministrazione della Chiesa, d. romani, denominazione meno com. delle ...
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nerbo
nèrbo s. m. [lat. nĕrvus: v. nervo] (pl., poco com., i nèrbi, ant. le nèrba e le nèrbora). – 1. a. Forma ant. per nervo, soprattutto nei sign., conformi all’uso lat., di muscolo e tendine. b. Nell’uso [...] per la conduzione di un conflitto armato, o quelli su cui si può fare maggiore assegnamento (in questo senso, anche nervo; per la frase il denaro è il nerbo o nervo della guerra, v. denaro, n. 2 a). f. Schiera di armati, spec. nella locuz. un buon ...
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piccolezza
piccolézza s. f. [der. di piccolo1]. – 1. L’essere piccolo; qualità, condizione di ciò che è piccolo (o è dichiarato tale), con riferimento alle dimensioni di un luogo, di un ambiente, di [...] sign. concreto, cosa da nulla, fatto di scarsa importanza, inezia: non bisogna prendersela per queste p.; o anche, in determinate frasi, somma di scarsa entità, oggetto o dono di poco valore, e sim.: mi rimane da pagare ancora qualcosa per il saldo ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] in tono scherz., o con l’intenzione di riconoscere alla persona cui è rivolto un’abilità spregiudicata (con questo valore, spec. nella frase gran f. di puttana). d. Raro, e soltanto al plur., con riferimento ad animali, per i quali si parla in genere ...
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piccone
piccóne s. m. [der. di picco1]. – Attrezzo per scavare terre compatte e rocce tenere, e per lavori agricoli di dissodamento del terreno, costituito da una sbarra parallelepipeda d’acciaio, leggermente [...] a un’opera, a un lavoro, spec. se difficile e impegnativo); demolire a colpi di piccone; in questa e altre simili frasi il termine è talora usato polemicamente per riferirsi a un tipo di demolizione attuata in modo indiscriminato, spec. nei centri ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...