moltiplicare
(ant. multiplicare) v. tr. [dal lat. multiplicare, der. di multĭplex -plĭcis «molteplice»] (io moltìplico, tu moltìplichi, ecc.). – 1. a. Rendere numericamente molte volte maggiore, o in [...] la velocità (o sim.), moltiplicare i numeri che ne rappresentano le rispettive misure. In usi assol., eseguire una moltiplicazione, in frasi quali ha imparato a m., non sa ancora m., e sim. c. Per estens. del sign. matematico, ripetere, rifare una ...
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frasario
fraṡàrio s. m. [der. di frase]. – Raccolta ordinata di frasi tratte da uno o più autori: f. poetico, f. dantesco; f. giuridico medievale. Più spesso, l’insieme delle locuzioni o dei termini [...] usati comunemente da una persona o da una categoria di persone: il f. dei medici, il f. notarile; esprimersi con un f. pittoresco, con un f. molto colorito; usare un f. volgare, un f. da becero, da facchino; ...
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assetto
assètto s. m. [der. di assettare]. – 1. L’atto e il modo di assettare e di assettarsi o di essere assettato; quindi, in genere, ordine (nella sistemazione e disposizione degli oggetti, nel modo [...] di vestire e sim.), nelle frasi dare a., mettere in a., mettersi, rimettersi in a., e sim.: dare a. a una camera, a un ufficio; dare un a. razionale alle leve di comando; l’a. dei fari è variabile automaticamente; e con riferimento a persona: poi che ...
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frasca
s. f. [etimo incerto]. – 1. a. Ramoscello con foglie: le f. degli alberi; il destrier ch’avea lasciato Tra le più dense f. alla fresca ombra (Ariosto); farsi un letto di frasche; mettere le f. [...] campagne e nei villaggi, il sign. di vineria rustica, mescita di vini (diffuso soprattutto nella zona dei Castelli Romani), e le frasi prov.: il buon vino non ha bisogno di frasca (o di frasche), anche in senso estens., la roba buona non ha bisogno ...
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bambino
s. m. (f. -a) [da una radice onomatopeica *bamb-]. – 1. L’essere umano nell’età compresa tra la nascita e l’inizio della fanciullezza. Nell’uso com., spec. al plur. o con l’articolo indet., bambino [...] fare trans., fare il b. o un b., partorire). In similitudini: piangeva come un b.; si lasciava guidare come una b.; e in frasi negative, non sono un b., non sei più una b., per significare che si è adulti, soprattutto per ciò che riguarda il giudizio ...
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ornato1
ornato1 agg. [part. pass. di ornare]. – Che ha ornamenti, che è ricco di ornamenti: palazzo o. di marmi; un libro o. di fregi; animo o. di virtù; una gentil donna di bellezze ornata e di costumi [...] (Boccaccio); e con uso assol.: saloni riccamente o.; discorsi o., ricercati, decorati con belle frasi: Ivi con segni e con parole ornate Isifile ingannò (Dante); anche riferito a persona che parla o scrive con ricercata eleganza: un oratore, un ...
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diascolo
diàscolo s. m., raro. – Alterazione eufem. e scherz. di diavolo, in frasi come essere un d., fare il d., ecc., come esclam. (diascolo!), e nella locuz. avv. alla diascola, alla peggio. ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] talvolta determinato dal compl. partitivo: fammi felice per un m. di tempo (Leopardi); ma è di uso non com., tranne che in qualche frase come: trova un m. di tempo per me, non ho mai un m. di tempo, e sim. (dove si sottintende «tempo libero, tempo ...
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frasefraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In [...] belle f. e nient’altro. In enigmistica, f. anagrammata, gioco nel quale invece di una singola parola è proposta una frase da anagrammare (per es.: pedoni malaccorti – ladrone impiccato; è il falso cacciatore – tira e fa solo cilecca). 2. Per analogia ...
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polpa
pólpa s. f. [lat. pŭlpa, di origine incerta]. – 1. a. La parte carnosa del corpo umano e animale; nell’uso com. odierno, è frequente soprattutto con riferimento ad animali macellati, per indicare [...] Riferito al corpo umano, è più letter. di carne, per cui assume connotazioni particolari o si conserva in alcune locuz. e frasi tradizionali: un universo vale gli altri, e tutti insieme non valgono una bottiglia di vino vecchio e la p. fresca di una ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...