scritta
s. f. [lat. scrīpta, neutro pl. sostantivato di scrīptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. Insieme di caratteri, parole, frasi, ecc. scritte su un cartello, un foglio, un muro, una [...] lapide, per lo più allo scopo di informare, indicare, ricordare e sim.: non riesco a leggere questa s.; i muri erano imbrattati di scritte tracciate con vernice nera; sulla porta ci sono delle s. oscene; ...
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moco1
mòco1 s. m. [voce di origine mediterranea] (pl. -chi). – 1. Nome di alcune erbe delle leguminose più comunem. indicate col plur. mochi (v.). 2. fig., ant. Inezia, cosa di minimo valore, cosa da [...] nulla (per il poco valore che si attribuiva alle piante di questo nome), soprattutto in frasi come non stimare, non tenere, o non contare, non montare un m., e sim.: i sogni ... non montano un moco (Boccaccio). Con altro senso, avere l’occhio ai m., ...
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cronometrico
cronomètrico agg. [der. di cronometria, e rispettivam. di cronometro] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la cronometria o misurazione del tempo. 2. a. Che si riferisce a un cronometro. b. fig. [...] un cronometro o delle misurazioni fatte col cronometro: con puntualità cronometrica. ◆ Avv. cronometricaménte, con grande precisione, rispetto a valori anche minimi di tempo, in frasi quali cronometricamente esatto, cronometricamente puntuale e sim. ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] senso restrittivo, volendo significare che il livello o la qualità, non soltanto di cose ma anche di persone, non sono elevati; e così in frasi quali: bisogna contentarsi di quello che offre la p.; la p. non offre di meglio, o di più, e sim.); fam. e ...
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caricato
agg. [part. pass. di caricare]. – 1. Che ha ricevuto il carico o, più spesso, la carica (nelle varie accezioni del verbo caricare): un battello già c.; un orologio poco c.; seta, carta c.; fucile [...] delle pezze e figure sulle quali sono poste altre pezze e figure. 2. fig. Esagerato, e quindi affettato, lezioso: lodi, parole, frasi, gesti, pose, maniere c.; cantante, attore c.; ritratto c., che esagera a bella posta i tratti della fisionomia e le ...
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guscio
gùscio s. m. (region. gùscia f.) [prob. dal gr. κύστιον, dim. di κύστις «vescica» (v. cisti)]. – 1. Nome generico con cui viene indicato l’involucro (per lo più duro), di origine e di struttura [...] delle chiocciole, delle tartarughe. 2. fig. a. Il luogo, l’ambiente dove si è nati e vissuti, in locuz. e frasi fam. allusive a una vita abitudinaria dai confini piuttosto ristretti: chiudersi, rimanere chiuso, vivere, ritirarsi, stare nel proprio g ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] è la n. degli interessi nazionali; le tue parole sono la n. del buon senso. La n. di Dio eretta a sistema di governo, frase con cui lo statista ingl. W. E. Gladstone definì polemicamente nel 1851 la politica interna attuata dal re delle Due Sicilie ...
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trippa
s. f. [etimo incerto]. – 1. In macelleria e gastronomia, lo stomaco dei ruminanti, spec. bovini – o più esattamente l’insieme delle tre cavità che sono poste tra l’esofago e lo stomaco propriam. [...] in umido, alla parmigiana, alla romana, alla fiorentina. 2. estens., scherz. Pancia, ventre; è parola usata soprattutto in alcune frasi: empirsi, riempirsi la t., mangiare molto; lui pensa solo alla t., a mangiare; ha messo su t., di persona panciuta ...
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ove
óve avv. [lat. ŭbi] (radd. sint.). – 1. Lo stesso che dove, di cui è forma più letter., con gli stessi usi e sign. (in frasi interrogative dirette o indirette, per indicare stato in luogo o moto [...] a luogo, con valore relativo, ecc.; non però sostantivato, né preceduto da di o da): ove sei?, ove vai?; Giunto mi vidi ove mirabil cosa Mi torse il viso a sé (Dante); la notte era sì buia e sì oscura ...
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in articulo mortis
〈in artìkulo ...〉 locuz. lat. eccles. (propr. «sul punto di morte»). – Espressione usata soprattutto nelle frasi assolvere, assoluzione in articulo mortis, che risalgono al Concilio [...] tridentino, ma sono sostituite, nel codice di diritto canonico (can. 882, 884 nel vecchio, corrispondenti a 976, 977 nel nuovo) con la locuz. in periculo mortis, usata anche (can. 1098 e rispettivam. 1116) ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...