strozza
stròzza s. f. [dal longob. *strozza]. – Gola, gorgozzule: quanto mi pareva sbigottito Con la lingua tagliata ne la strozza Curïo, ch’a dir fu così ardito! (Dante); Grida Aquilante ... E la spada [...] gli pon dritto alla s. (Ariosto). Nell’uso corrente è com. soltanto in alcune frasi come afferrare per la s., stringere nella s.; e per indicare quella parte della gola in cui passa il soffio d’aria, che poi si articola, e in cui può determinarsi ...
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insinuante
insinüante agg. [part. pres. di insinuare, sul modello, per il sign., del fr. insinuant]. – Che s’insinua o cerca d’insinuarsi; si dice soprattutto del contegno e delle parole di persona, [...] ), al fine di conquistare l’affetto, la fiducia, di attrarre a sé, di persuadere e sim.: maniere i.; un modo di fare i.; frasi i.; come sei i.!; sa essere i., quando ha bisogno di qualche cosa. Riferito al tono con cui si parla, dolce e suadente: la ...
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prefato
agg. [dal lat. praefatus (part. pass. di praefari, comp. di prae- «pre-» e fari «dire, parlare»), con valore attivo nel lat. class., passivo nel lat. tardo], ant. e letter. – Nominato in precedenza, [...] quanto a’ p. popoli (Machiavelli); sei cavalli che tiravano di buon trotto un p. cocchio (Baretti). Oggi il termine è ancora usato, talvolta, in frasi iron. o scherzose. ◆ Per l’uso di prefato come part. pass., raro, di prefare, v. questo verbo. ...
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veste
vèste (ant. o pop. vèsta) s. f. [lat. vĕstis]. – 1. Indumento, o complesso di indumenti, che ricopre una persona, soprattutto esteriormente (è sinon. di abito e, talora, di vestito, rispetto ai [...] , non avere veste (o v. ufficiale) per fare qualche cosa, per prendere una decisione. d. Espressione linguistica, in alcune frasi ormai rare come dare nobile v., dare v. poetica ai proprî pensieri; trasferire un brano dialettale in v. italiana; una v ...
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oil
‹oìl› avv., fr. ant. [lat. hoc ille, propr. «ciò egli (ha fatto, ecc.)» in frasi di risposta affermativa; in grafia mod. oïl, in lingua mod. oui]. – Equivalente dell’ital. sì. In partic., lingua [...] d’oil, espressione usata per indicare l’antica lingua letteraria della Francia settentr., contrapposta al provenzale antico (o lingua d’oc) ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; [...] egli dice. b. letter. Parola: un d. solo e vi uccido; anche come espressione di volontà: erano tutti ubbidienti al suo detto. c. Frase, affermazione, discorso: O non m’è ’l d. tuo ben manifesto? (Dante). d. Motto, sentenza: un antico d.; secondo il d ...
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buratto
s. m. [der. settentr. del lat. *bura, nome d’una stoffa]. – 1. ant. Drappo rado e trasparente, bruno o bianco o altrimenti colorato, sul quale nel Cinquecento e nel Seicento si ricamava con filo [...] di questa, chiamato peraltro frullone); quindi, per metonimia scherz., l’opera di vaglio linguistico ch’essa compiva: le belle frasi passate dal b. (Giusti). b. In senso ampio, ogni arnese adoperato per compiere la stessa operazione, con un movimento ...
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insistere
insìstere v. intr. [dal lat. insistĕre, propr. «star sopra premendo», comp. di in-1 e sistĕre «fermarsi»] (aus. avere). – 1. Perseverare in un’azione o in una richiesta, essere fermo e ostinato [...] è inutile che tu insista, non ti dò più un soldo; mi scusi se insisto, se mi permetto di insistere. Non insisto, frase con cui si dichiara di arrendersi alle ragioni altrui, senza peraltro esserne convinti: non insisto, sarà come dici tu; a me sembra ...
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vestigio
vestìgio s. m. [dal lat. vestigium, di origine sconosciuta, come il verbo affine vestigare «seguire le tracce» (da cui investigare)] (pl. i vestigi o le vestigia, e ant. le vestigie o vestige). [...] l’arena stampi (Petrarca); preme sue stanche vestigie (Poliziano). 2. fig. a. Orma in senso traslato, cioè esempio, in frasi come seguire le v. di qualcuno, seguitare le v. degli avi, imitarne il comportamento, le gesta. b. Traccia, segno qualsiasi ...
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spiccicare
v. tr. [tratto da appiccicare, con sostituzione di prefisso] (io spìccico, tu spìccichi, ecc.). – Staccare ciò che è appiccicato a una superficie, a un altro oggetto, separare cose appiccicate: [...] a spiccicarli; con altro uso fig., è com. l’espressione s. le parole (più raram., s. le sillabe, s. le frasi), pronunciarle chiaramente, spec. nella forma negativa: quel ragazzo non spiccica bene le parole; non s. parola, restare muto, non rispondere ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...