geometrico
geomètrico agg. [dal lat. geometrĭcus, gr. γεωμετρικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della geometria, relativo alla geometria: figura g.; problema, calcolo, metodo g.; media g.; strumenti g.; disegno [...] , ornamenti di forma geometrica. b. In enigmistica, giochi g., problemi nei quali si tratta di raggruppare un certo numero di parole o di frasi, in modo che la loro disposizione d’insieme assuma la forma di una figura geometrica; le parole o le ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] più di te; si contenta di p.; non te la prendere per così p.; ti pare p.?, vi pare p.? e sim., frasi usate per mettere in risalto il fatto che altri giudichino irrilevante l’importanza, il significato, il valore, che a noi sembra invece eccessivo ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] terreni, in fabbricati, in titoli. b. In parecchi casi sostituisce la prep. di; così, per es., con nomi di colori, in frasi quali: sottolineare in rosso, in blu; essere vestito in grigio, in nero; o per indicare il genere di una attività commerciale ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] quale ragione non mi saluta più. Funzione soprattutto stilistica ha la locuz. non so quale, che conferisce vaghezza e indeterminatezza alla frase: c’era in lei non so qual grazia esotica; provava non so quale nostalgia di quei luoghi. Ant. e raro con ...
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chi1
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»: chi entra per ultimo, chiuda la porta; prov. [...] scegli chi vuoi tu (oggetto di scegli e di vuoi); a chi tocca, tocca (compl. di termine di entrambi i verbi); invece nelle frasi: ricambia chi ti fa del bene; a chi è affamato ogni cibo è grato (che si possono risolvere così: ricambia colui, il quale ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] levasse; levarsi d’attorno o di torno qualcuno, liberarsene, sbarazzarsene; rifl., levarsi da un luogo, andar via, spec. in frasi imperiose: lèvati di qui; levatevi di torno; lèvati dai piedi (pop. dagli stivali, ecc.). Anche liberare: l. d’impicci ...
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gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. [...] pezzetto di torta, tanto per gustarla; g. a fior di labbra; per estens., mangiare o bere in piccola quantità, spec. in frasi negative: di non gustar d’alcuna sorte Mai più vivanda, fermo era e disposto (Ariosto). Col di partitivo: Qual si fé Glauco ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] termine greco?; non riesco a s. il vostro nome: è troppo ostico. 2. a. Annotare, fermare per mezzo della scrittura frasi, discorsi, pensieri proprî o altrui: s. la data su un documento; sul cancello avevano scritto «Vietato l’ingresso»; andavano ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] vuole: non mi lascio m. per il naso da nessuno. Sinon. di condurre (ma più pop., e meno com. di portare) e anche nelle frasi: la via che mena a Roma, alla piazza, alla stazione; il sentiero che mena al fiume; e fig.: la via che mena alla perfezione ...
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pappagallo
s. m. [rifacimento, secondo gallo3, del gr. biz. παπαγᾶς adattam. dell’arabo babaghā]. – 1. Nome comune degli uccelli dell’ordine psittaciformi, che vivono sugli alberi delle foreste tropicali [...] sono caratterizzati dai bellissimi colori delle penne e dalla capacità di imparare a ripetere, con la loro particolare voce, parole, frasi e melodie (per il p. di palude o parrocchetto terragnolo, v. parrocchetto). Con riferimento a quest’ultima loro ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...