in abstracto
locuz. lat. – Espressione usata talora, con funzione avv. o agg., in sostituzione della corrispondente ital. in astratto, in frasi come ragionare, ragionamento in abstracto, su basi astratte, [...] generiche, senza riferimento al caso concreto ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili [...] per qualcosa, risentirne dolorosamente, provarne un’acuta sofferenza: lui l’ha lasciata, e lei ci ha fatto una malattia; spesso in frasi iron.: puoi anche non venire: non crederai che ci faccia una malattia!; ti prego, non farne una malattia. ◆ Spreg ...
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smentire
v. tr. [der. di mentire, col pref. s- (nel sign. 1)] (io smentisco, tu smentisci, ecc.). – 1. Affermare che quanto altri ha detto o pensato è falso o infondato: il governo non ha ancora smentito [...] lo più in forma negativa: è un grande avvocato, e non si è smentito neppure in questa causa; frequente soprattutto in frasi iron.: quell’opportunista non si è smentito neppure in questa occasione; tu non ti smentisci mai, sei sempre lo stesso, non ...
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te1
te1 〈té〉 pron. pers. [lat. tē, accus. del pron. pers. tu] (radd. sint.). – Forma forte della declinazione del pron. di 2a pers. sing. (tu), che ha usi analoghi a quelli di me per la 1a pers., e cioè: [...] !; danneggi te medesimo). Si alterna con tu in funzione di vocativo (o te, dimmi!) e in costruzioni assol. e frasi esclamative (arrivato te, ...; contento te, ...; beato te!). Nell’uso pop. di alcune regioni si adopera anche come soggetto, invece ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] lo spartito davanti); sapere a m., essere in grado di ripetere esattamente le parole di un testo, o anche una sola frase, un indirizzo, un numero telefonico, ecc. (per estens., cose che si sanno a m., che ognuno conosce perfettamente; ormai lo so ...
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vespaio
vespàio s. m. [der. di vespa]. – 1. Nido delle colonie di vespe, che può avere varie forme e diversa costituzione, a seconda delle specie di vespe, generalmente formato da uno o più favi di cellette [...] un v., andare a cadere su un v.; metteva un certo rombo continuo, che pareva un v. (Leopardi); com. le frasi fig. stuzzicare il v., eccitare il risentimento di persone irritabili o provocare malumori, pettegolezzi e discussioni, polemiche: di che si ...
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detestabile
detestàbile agg. [dal lat. detestabĭlis]. – Che si deve detestare, abominevole: vizio, azione d.; è un uomo detestabile! Per estens., in frasi enfatiche (secondo un uso modellato sul fr. [...] détestable), detto di cose che siano pessime nel loro genere, o suscitino comunque disapprovazione, insofferenza, fastidio: è una musica d.!; albergo che fa un trattamento d.; quello che non le andava ...
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insetto
insètto s. m. [dal lat. insectum (usato da Plinio al plur., insecta, per tradurre il gr. τὰ ἔντομα: v. entomo), da insectus, part. pass. di insecare «tagliare, suddividere»]. – Nome con cui sono [...] piena di insetti; un letto, un muro coperto di insetti; i. nocivi, schifosi. È, come verme, parola di spregio, usata in frasi quali lo schiaccerò come un i., e sim., o rivolta per insulto a persona ritenuta meschina, spregevole: non è che un vile i ...
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obbligo
òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni [...] compiere una data prestazione; o. di legge, d’onore, di coscienza; o. di riconoscenza, di gratitudine (anche assol., in frasi come avere degli o. con o verso qualcuno); o. grave, stretto, rigoroso, assoluto, inderogabile, preciso; è un o. sacrosanto ...
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disobbligo
diṡòbbligo s. m. [der. di disobbligare] (pl. -ghi), non com. – Il disobbligare o disobbligarsi: per d. di coscienza; mancanza d’obbligo, in frasi fam. come: con lui non ho né obblighi né disobblighi, [...] o sim ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...