checchessia
checchessìa (o che che sia) pron. indef. [comp. di checché e sia, congiuntivo di essere], ant. o letter. – Qualunque cosa, qualsivoglia cosa: crede di sapere ch.; si trastulla con ch.; in [...] frasi negative, equivale a nulla, alcuna cosa: Socrate da principio non ebbe in animo di fare quest’innovazione, né d’insegnar che che sia (Leopardi). ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] di quella giornata scorrevano rapidi e chiari come le scene di un film; in senso fig., con riferimento a discorsi, frasi e sim., procedere con facilità, con coerenza logica e sintattica: questo periodo è pesante, scorre poco; una poesia che scorre ...
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preterizione
preterizióne s. f. [dal lat. tardo praeteritio -onis, der. di praeterire «preterire»]. – L’atto, il fatto di preterire, cioè di omettere, tralasciare qualcosa. Il termine è usato soprattutto [...] vv. 49 e segg.: «Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l’erbe sanguigne Di lor vene ...»; e, nel linguaggio com., in frasi quali «non ti dico con quanto piacere sarei venuto anch’io»; «per non parlare dei sacrifici che i tuoi genitori hanno fatto ...
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lesso
lésso agg. e s. m. [lat. elĭxus «bollito»; cfr. lĭquēre «esser liquido» e lĭxa (aqua) «ranno»]. – 1. agg. Lessato, cotto nell’acqua a bollore: carne l., pesce l., patate l., castagne l.; fece portare [...] che abbiano opinioni o desiderî diversi, e non si trovino mai d’accordo. Locuz. avv. a lesso (o anche allesso), nelle frasi cuocere, fare a lesso, lessare; anche come agg. invar., per il semplice lesso: carne allesso. 2. s. m. Vivanda di carne ...
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improferibile
improferìbile agg. [comp. di in-2 e proferibile], letter. – Che non si può o non si riesce a proferire, cioè a esprimere, pronunciare, dire (o ridire) manifestamente: parole, frasi, bestemmie [...] improferibili ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, [...] a quelle descritte in opere romanzesche; talora anche in senso più proprio: v’ho detto di tenervi per voi le vostre frasi da romanzo, ... Io non sono un personaggio da romanzo, io! (C. Arrighi). ◆ Dim. romanżétto, piccolo romanzo: quel tal Sandro ...
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pazzo
agg. e s. m. (f. -a) [forse alteraz. del lat. patiens «paziente, che patisce» (v. paziente)]. – 1. agg. e s. m. a. Malato di mente; è, come pazzia, termine generico e non tecnico, e ha come sinon. [...] (molto più com.) matto, con cui in alcune frasi e locuz. si può scambiare, mentre in altre è preferita o l’una o l’altra parola: essere, diventare (merid. uscire) p.; p. furioso, p. da legare, p. da catena; è una povera p.; un vecchio p.; ma che, sei ...
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binario1
binàrio1 agg. [dal lat. tardo binarius, der. di bini «due per volta»]. – 1. Composto di due unità, di due elementi: divisione b., nell’esercito, la divisione composta da due reggimenti di fanteria; [...] ritmo generato dall’alternarsi d’una unità in levare e d’una in battere; periodo b., periodo costituito da due frasi; canzone b., di due strofe. h. In linguistica, opposizione b., la relazione che intercorre tra due tratti fonologici distintivi che ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] in tipografia come masch., sottintendendosi carattere (il titolo è stampato in m. corsivo). 2. Non com., e per lo più in frasi di tono scherz., molto grande, più grande del normale, riferito a cose diverse dalla scrittura: uno sproposito, un errore m ...
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ostrica
òstrica s. f. [der. del lat. ŏstrea (e ŏstreum), che è dal gr. ὄστρεον, con influsso del gr. ὄστρακον «conchiglia», da cui il lat. tardo ostrăcon]. – 1. Nome di varî molluschi bivalvi, e in partic. [...] sviluppano prima nella cavità del mantello, poi escono e si portano su fondali adatti, dove formano talvolta grandi banchi. 3. Frasi prov. dell’uso com.: attaccarsi, essere attaccato come un’o. allo scoglio, essere legato fortemente a una persona, a ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...