tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] com. di metro o misura o battuta (t. in 4/4, in 3/8, ecc.) o di ritmo (t. binario, ternario, quinario, ecc.). e. In alcune frasi, si fondono insieme i sign. a e d; per es.: battere il t.; a t. di valzer, di marcia, di minuetto; andare a t., seguire ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] a nessun concerto; nessuno è mancato all’appello; sono venti anni ormai che manca dal paese. Con il compl. di termine, in frasi quali mi manchi, mi sei mancato, ci mancherai, ci manca molto e sim., riferite a persona di cui si sente, si è sentita ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] , rancore verso di lui, o più semplicem. essere irritato con lui, aver motivo di essere scontento (con sign. affine, anche senza la, in frasi come: che cos’hai con me o contro di me?; non ho proprio nulla contro di lui); con chi ce l’hai?, con chi te ...
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dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi [...] una d. (non ha ancora raggiunto la pubertà); è già una d.; si dà arie da d. o da d. fatta; frequente in frasi di apprezzamento: una bella d., una d. affascinante, piacente, elegante, di classe, di spirito, una vera donna. Si contrappone a uomo in ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra [...] a misura, ti sta a perfezione, ha le misure esatte del tuo corpo. c. Sempre al sing., e con valore collettivo, nelle frasi seguenti: siete della stessa m., hanno suppergiù la stessa m., di persone che hanno la stessa taglia, la stessa corporatura, ma ...
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loc. s.le f. e m. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, esperto che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti offensivi [...] '8 aprile 2021, People. Corso sui personaggi) • Il sensitivity reader setaccia il manoscritto alla ricerca di frasi e osservazioni offensive, stereotipi, bias, incomprensioni e rappresentazioni sbagliate che gli autori non appartenenti a una certa ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] , un t. strano (fam. scherz., con sign. sim., un t. da spiaggia); ma sai che sei un bel t.!; anche assol., in frasi di tono esclam.: è proprio un t.!, ma guarda che t.!, di persona che si distingue per qualche singolarità fisica o morale. In senso ...
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punto3
punto3 avv. e agg. [dal sost. punto2, come rafforzativo di una negazione: non punto «neanche un punto, neanche in quantità minima»]. – 1. avv., tosc. e letter. a. Affatto, come rafforzativo di [...] senza di voi non potrei un p. durare (Pasqualigo); questo concetto del resto non è un p. nuovo (Imbriani). b. In frasi affermative, poco, per poco, in misura minima, per lo più in proposizioni di senso ipotetico o concessivo: qual di questa greggia S ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] ma: me ne torno a casa mia); presi la mia roba e me n’andai (ma: questa è roba mia!). In tutti i casi, il tono della frase è diverso: è mio amico da molti anni (ma: è amico mio, perciò trattalo bene); ci sono andato con mio figlio (ma: è figlio mio e ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] es. nelle locuz. dare f., confortare, aiutare a sopportare un male, una disgrazia; farsi f. (devi farti f.; fatevi f., ecc.); o in frasi quali: non ho la f. di dirglielo, me ne manca l’animo; non ebbi la f. di assistere a quel triste spettacolo. 5. a ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...