soglia
sòglia s. f. [lat. sŏlea «pianta del piede; suola», con svolgimento semantico prob. influenzato dal germ. swalja (cfr. ted. Schwelle) «soglia»]. – 1. a. Lastra di pietra, striscia di cemento o, [...] cane stava disteso sulla s.; inciampare sulla soglia. Frequente con il sign. estens. di porta, entrata, ingresso, spec. nelle frasi stare, fermarsi, aspettare sulla s.; oltrepassare, varcare la s. di casa; non andare oltre la s.; la compagnia piena ...
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sognabile
sognàbile agg. [der. di sognare], non com. – Che si può sognare; più spesso in senso fig., sperabile, immaginabile, e in frasi negative: queste cose non sono neppure sognabili! ...
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proto
pròto s. m. [dal gr. πρῶτος «primo»]. – 1. ant. o region. Capo degli operai di una fabbrica o di una maestranza. 2. A Venezia, architetto preposto ai lavori di manutenzione e di restauro della [...] , di attribuire a sviste tipografiche errori di cui essi stessi sono responsabili. 4. ant. Persona che vuol sempre primeggiare, saccentone, nelle frasi fare da proto, fare del p. e del saccente, o del p. e del saputo (cfr. il veneto sprotare e sproto ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] permetterò mai che ...; è vero che ..., vero è che ..., è bensì vero che ..., locuzioni di valore avversativo, che introducono frasi con cui si vuole temperare il già detto, oppure ammettere, affacciare o prevenire un’obiezione; tanto vero, o tant’è ...
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mercanzia
mercanzìa (ant. mercantìa) s. f. [aplologia di mercatantia, mercatanzia]. – 1. ant. a. L’esercizio del commercio e del traffico, l’attività del mercante, mercatura: fare, esercitare m.; prov., [...] riesce a far passare e avallare anche cose non buone). La parola è usata inoltre, in senso proprio e fig., in alcune frasi d’uso com., in cui non potrebbe essere sostituita con merce: saper vendere, far valere la propria m., essere un mercante abile ...
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spazieggiare
v. tr. [der. di spazio] (io spaziéggio, ecc.). – Genericam., distanziare nello spazio. In tipografia, aumentare lo spazio normale tra parola e parola o tra lettera e lettera, inserendovi [...] di dare particolare rilievo a una parola o a una frase, quando non si voglia ricorrere al corsivo o all’impiego di caratteri diversi. ◆ Part. pass. spazieggiato, anche come agg.: parole, frasi spazieggiate; e sostantivato, lo spazieggiato, la parte ...
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paura
s. f. [rifacimento, col suff. -ura, del lat. pavor -oris «timore, paura», der. di pavere «aver paura»]. – 1. a. Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di [...] da far p., da mettere p., che fa p. e sim., usate per sottolineare le qualità, spec. negative, già espresse nella frase, o per indicare condizioni particolarm. impressionanti, spaventose e sim.: è magro da far p.; ha una faccia che fa p.; lo trovai ...
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esercizio
eṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] fuori d’e.; tornare, rimettersi in e., riprendere a esercitarsi. e. Con valore concr., brano, tema, serie di frasi da analizzare, spiegare, svolgere, tradurre, ecc., su cui lo studente si esercita nell’applicazione delle regole studiate e acquista ...
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crivellare
v. tr. [der. di crivello] (io crivèllo, ecc.). – 1. Passare attraverso un crivello, vagliare: c. il carbone, la cenere, la ghiaia, un minerale; raro e ant. nei sign. fig. di vagliare. 2. Forare [...] fittamente come un crivello, bucherellare, in frasi quali: aveva il petto crivellato di ferite, gli crivellarono il corpo (o lo crivellarono) di pallottole; la macchina fu crivellata di colpi. ◆ Part. pres. crivellante, talora usato come s. m., con ...
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pausare
pauṡare v. intr. e tr. [dal lat. tardo pausare, der. di pausa «pausa»] (io pàuṡo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. o letter. a. Fare pausa, cioè interrompere un’attività: Lo rege per cui [...] nel parlare, nel leggere, nel canto e sim. 2. tr. Interrompere con opportune pause: p. il discorso; p. le frasi musicali. ◆ Part. pass. pauṡato, interrotto, scandito da pause, o che ha comunque interruzioni nella sua continuità, anche figurativa: una ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...