presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] partic., e di tono leggermente enfatico, la locuz. dalla presenza di ..., e più spesso dalla p. mia, sua, nostra, ecc., in frasi fam. del tipo: toglietevi dalla mia p., sparisci dalla nostra p., e sim., dove il possessivo indica non la persona che è ...
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quietanza
(ant. o pop. quetanza, quitanza; ant. quittanza) s. f. [dal fr. quittance (der. di quitter «dispensare da un pagamento»), da quitte «libero da un’obbligazione» (v. quitto), raccostato a quieto, [...] la q.; per quietanza, formula che, in un documento valido come ricevuta, precede la firma di chi riscuote (di qui le frasi firmare per q., apporre la firma per quietanza). In partic., q. a saldo, dicitura che comporta, da parte del creditore, l ...
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esaurito
eṡaurito agg. [part. pass. di esaurire]. – Privato, vuotato di tutto il contenuto: pozzo e.; miniera e.; finito, consumato: i denari sono e.; pile e., che non danno più corrente elettrica; teatro [...] occupati o venduti (e dall’uso di esporre in tali casi il cartello con la scritta tutto esaurito, la locuz. sostantivata in frasi come: ieri sera a teatro c’era il tutto esaurito). Riferito a persona, che soffre di esaurimento nervoso, che si sente ...
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impolpare
v. tr. [der. di polpa] (io impólpo, ecc.). – Fornire di polpa, rendere più carnoso: possiam noi forse ... impolparci le gambe affilate e scarne? (D. Bartoli); spesso fig.: i. uno scritto, un [...] discorso di belle frasi, di citazioni. Come intr. pron., impolparsi, prender polpa, mettere carne. Cfr. il più com. rimpolpare. ...
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sconveniente
sconveniènte agg. [part. pres. di sconvenire]. – 1. Che non si conviene, che è contrario alla morale, al decoro e alle convenienze sociali: un contegno s.; assumere atteggiamenti s.; dire [...] parole, frasi s.; sostantivato con valore neutro, in funzione di predicato: un tempo si riteneva s. che una ragazza stesse fuori fino a tarda notte. 2. non com. Che non conviene, che non dà un utile o un vantaggio adeguato: un affare, un contratto ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] condizioni di vita, anche sociale e politica (c’è chi sta m. e chi sta peggio; si stava m. quando si stava peggio, frase proverbiale); al modo con cui abiti, acconciature, ornamenti e sim. si adattano alla persona (questa giacca sta m. a te che a me ...
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innocenza
innocènza s. f. [dal lat. innocentia, der. di innŏcens -entis «innocente»]. – 1. a. Mancanza assoluta di colpa o responsabilità, morale o giuridica, in un individuo, per cosciente volontà di [...] , semplicità; frequenti le espressioni esclamative beata i.!, santa i. !, a proposito di bambini che ripetono innocentemente parole e frasi inadatte alla loro età, o, ironicam., di adulti che mostrino o fingano un’ingenuità che ormai dovrebbero avere ...
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quindi
avv. e cong. [lat. tardo eccu(m) ĭnde]. – 1. ant. o letter. Con valore locativo, di qui, di lì, da questo o da quel luogo o punto: quindi giù nel fosso Vidi gente attuffata (Dante), guardando [...] quindinnanzi finché avrà fiato e vita (Baretti). Oggi è usato soprattutto col senso di «e in seguito, e da ultimo», in frasi del tipo: prima gli scrisse, poi gli telefonò, q. si recò personalmente da lui. 3. fig. Con valore causale, perciò, per ...
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chatbot
s. f. inv. Programma informatico capace di interagire vocalmente con l’utente. ◆ [tit.] Quando in Rete risponde il robot / Le chatbot utilizzate dalle aziende come assistenti virtuali. Ma anche [...] esseri umani. Riuscendo, almeno per qualche minuto, a spacciarsi per gente in carne e ossa. Memorizzano cioè parole e frasi di ogni conversazione, per farne uso nelle conversazioni seguenti, verificandone l’effetto e affinandone di passo in passo la ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] In questi esempî il verbo potrebbe essere sostituito da restituire (ma l’uso tosc. preferisce rendere); non così in alcune frasi consacrate dall’uso: Varo, rendimi le mie legioni, parole che Augusto avrebbe pronunciato dopo la sconfitta di Teutoburgo ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...