magari
(pop. magara) interiez. [dal gr. μακάρι, forma biz. (e neogreca) del nomin. sing. neutro dell’agg. gr. class. μακάριος «felice»]. – 1. Espressione che manifesta forte desiderio, ed è spesso seguita [...] da una proposizione con il verbo all’imperfetto cong.: m. potessi vederlo!; m. fosse vero!; ricorre anche in frasi ellittiche: oh, m.!, volesse il Cielo che fosse così! Rafforzato talvolta in magari Dio o magariddìo (pop. magaraddìo). Si usa inoltre ...
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strampalato
agg. [etimo incerto: forse sovrapposizione di strambo a trampoli (tosc. trampali)]. – Di persona, che pensa e si comporta in modo strano, imprevedibile, non conseguente: è un tipo s.; che [...] con il comune modo di pensare e di agire: discorso, ragionamento s.; è proprio un’idea s.; una risposta, una proposta s.; frasi, metafore s.; una di quelle tue immagini s. che mettono in sussulto e in compassione la gente (Slataper); mi serve un filo ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] che questo sonno sia della qualità di quello di Epicuro (Leopardi); è un uomo diverso da quel che tu credi (in questa e altre frasi analoghe la locuz. quello che, o quel che, assume di solito il sign. estens. di quanto, come, ecc.: è meno sciupato di ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] . (è un danno da n., una faccenda da n., un’impresa da n., ecc.); un uomo da n., o un buono a n., inetto, incapace; in frasi ellittiche: e a me nulla? Per enfasi può essere rafforzato in varî modi: un bel n.; n. di n.; n. e poi n.; meno che nulla. b ...
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ossia
ossìa (ant. 'o sia') cong. [comp. di o e sia, pres. cong. del v. essere]. – Ha sign. e uso affine a cioè, e si adopera per introdurre un chiarimento, una determinazione: la toponomastica, ossia [...] essere usato per introdurre una subitanea correzione: devo andar via ... ossia, resterò altri cinque minuti; e anche, in frasi interrogative, per domandare un chiarimento: hai un’idiosincrasia? ossia, in parole povere, che cosa? Come in cioè, così ...
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impiantare
v. tr. [comp. di in-1 e piantare; cfr. lat. tardo implantare «piantare»]. – 1. a. In genere, collocare o inserire su base opportuna i varî pezzi di un congegno, gli elementi di una struttura, [...] a fornire la sede e a organizzare quanto occorre per avviarne il funzionamento. b. fig. Sinon. meno com. di impostare, in frasi quali: i. una questione, porla nei termini più adatti per poterla risolvere; i. le equazioni di un problema, scrivere le ...
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bruciato
agg. e s. m. [part. pass. di bruciare]. – 1. Arso dal fuoco: un mucchio di paglia b.; morì b.; acciaio b. (v. bruciatura); terra b., v. terra nel sign. 3; riarso, inaridito, scottato dal sole: [...] , in ingl. Rebels without a cause, interpretato dall’attore J. Dean), ma che è stata adoperata anche con uso più ampio, in frasi come: un ragazzo b. dalle cattive compagnie; il nostro tempo non è così b. come si crede, e altre simili. Le espressioni ...
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leguleio
legulèio s. m. [dal lat. leguleius, der. di lex legis «legge»]. – Avvocato, giureconsulto, uomo di legge, in frasi di tono spreg., per indicarne la pedanteria, la cavillosità o, in altri casi, [...] la scarsa capacità professionale ...
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santissimo
santìssimo agg. [superl. di santo]. – 1. a. Propriam., ma di uso raro, che possiede santità in altissimo grado, che è sommamente sacro: Io ritornai da la s. onda Rifatto sì come piante novelle [...] soltanto santissimo!, per esprimere impazienza, ira o rabbia repressa. c. Con uso sostantivato, lo stesso che testicoli, nelle frasi eufem. e volg. rompere i s., arrecare grande fastidio; averne i s. pieni, essere oltremodo seccato, infastidito. ...
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avvincere
avvìncere v. tr. [der. del lat. vincire «legare», con mutamento di coniugazione] (coniug. come vincere). – 1. letter. Legare intorno, cingere strettamente: Serpentelli e ceraste avien per crine, [...] Onde le fiere tempie erano avvinte (Dante); usato spec. in frasi come: gli avvinse il collo con le braccia o gli avvinse le braccia al collo, e sim. 2. fig. Sedurre, attrarre a sé: riuscì ad avvincerlo con le sue promesse; quel suo parlare mi ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...