potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] in genere fare): Colui che tutto può, Dio; ho fatto tutto ciò che potevo, che era in mia facoltà di fare; in frasi che indicano scarsezza di mezzi finanziarî, fisici, intellettuali, ecc., ma non di buona volontà: poverino, fa quel che può; si fa quel ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] mani, per non udire rumori, grida o, in senso proprio o fig., per non volere ascoltare; l’ho sentito con i miei o., frase usuale per asseverare la veridicità di quanto si riferisce; ho ancora negli o. la sua voce, o quel grido, quell’invocazione, mi ...
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sciarada
s. f. [dal fr. charade, e questo dal prov. charrado «chiacchierata, conversazione», der. di charrá «chiacchierare» di origine onomatopeica come l’ital. ciarlare]. – 1. In enigmistica, gioco [...] intero) si scompone in rosa (primiero) e rio (secondo); sc. a frase, in cui una parola può risultare da un’intera frase, in genere ritenuta valida se la parola intera e la frase sono omografe (per es. incameramento da in camera mento); sc. incatenata ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] settentr. con Roma, e parte dell’Umbria e delle Marche), dove la s tra vocali nel corpo della parola o anche soltanto nella frase è pronunciata per lo più come sorda lene: la s, per es., di quella sera, buonasera, naso, viso, viene a prendere un ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] della f., l’insieme delle cure familiari, sia economiche sia morali; prov., chi vuol bella f. cominci dalla figlia, augurio e frase di consolazione a chi ha per primo figlio una bambina. Sacra f., quella di Gesù, la Madonna e s. Giuseppe, anche in ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] d’interessi, somiglianza, ecc.: che ci ho a che v. io?, la cosa non mi riguarda, non ne sono responsabile; per lo più in frasi negative: non ci ho nulla a che v.; questo discorso non ha che v. con quanto si sta discutendo, è d’altra natura; le ultime ...
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bridge1
bridge1 ‹briǧ› s. ingl. (propr. «ponte»; pl. bridges ‹brìǧi∫›), usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio del jazz, l’inciso centrale del ritornello di un tema; nei temi di forma AABA è indicato [...] otto battute ripetuta due volte, e seguita dalla stessa frase iniziale. 2. Nel linguaggio di Internet, relais utilizzato per creare una rete logica; si tratta di un ripetitore intelligente che, agendo come un filtro di indirizzi, preleva i pacchetti ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- [...] plur., quasi a esprimere la molteplicità degli eventi che sono oggetto di storia): o Italiani, io vi esorto alle storie, frase pronunciata da Ugo Foscolo nell’orazione inaugurale del corso di letteratura a Pavia (1809). c. In senso lato, il termine ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] ; p. in giudicato (v. giudicato1, n. 2 b); frase passata in proverbio, divenuta proverbiale. In partic., subire una trasformazione a guado, a nuoto; questa stessa accezione ha il verbo nella frase prov. p. il Rubicone che, nell’uso com., ha acquisito ...
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significato
1. MAPPA Il SIGNIFICATO è il contenuto di qualsiasi elemento della comunicazione, come per esempio una parola, una frase, un gesto, un segno grafico e così via (vorrei conoscere il preciso [...] s.). 2. Più concretamente, la parola significato indica ciò che si vuol dire pronunciando una specifica parola o una frase, il messaggio che con queste si intende trasmettere e, 3. per estensione, anche quel che significa un determinato atteggiamento ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...