minaccia
minàccia s. f. [lat. minaciae -arum, der. di minax -acis «minaccioso», dal tema di minari «minacciare»] (pl. -ce). – 1. L’atto di minacciare, le parole con cui si minaccia, e in genere il fatto [...] di promettere o annunciare un male, un danno, un castigo e sim.: fare una m. a qualcuno; aspetto, atteggiamento pieno di m.; gesto, frase, sguardo di m.; lettera di m. (v. anche minatorio); m. di morte, di scandalo, di vendetta, di guerra; la m. d’un ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel [...] : l’ho conosciuto dalla voce; lo conoscerai facilmente alla foggia del vestito; il cane conosce il padrone; ti conosco, mascherina!, frase rivolta spesso scherz. anche a chi non è mascherato (in tal caso in senso fig.: conosco bene il tuo carattere o ...
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responsabilita
responsabilità (ant. risponsabilità) s. f. [der. di responsabile, sull’esempio del fr. responsabilité, che a sua volta è dall’ingl. responsibility]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la [...] la r. del magazzino, del ramo vendite, dell’area editoriale. Con accezione e uso partic., assumersi le proprie r., frase pronunciata con sfumature diverse e variamente articolata, ma sempre con tono grave, soprattutto quando, all’interno di un gruppo ...
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cliche
cliché 〈klišé〉 s. m., fr. [part. pass. di clicher «stereotipare», voce onomatopeica che in origine esprimeva il rumore della matrice che cade sul metallo in fusione]. – 1. Denominazione generica, [...] con molti clichés. 2. fig. Espressione priva di originalità, spesso ripetuta, e perciò fastidiosa; frase fatta, stereotipata, abusata; concetto o giudizio ormai cristallizzato; comportamento, atteggiamento banale, scontato: esprimersi attraverso ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] pianger ti conven per altra s. (Dante), per le parole di aspra rampogna che Beatrice rivolgerà al poeta. c. Frequente in frasi proverbiali: ne ammazza più la gola che la s., con riferimento ai danni che possono derivare da una eccessiva golosità; chi ...
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lectio
‹lèkzio› s. f., lat. [propr. «scelta», e quindi «lettura, lezione», der. di legĕre «cogliere, scegliere; leggere»] (pl. lectiones ‹lekzi̯ònes›). – Termine che, nel suo sign. fondamentale di «lettura», [...] proprio del libro. 2. In filologia, come corrispondente dell’ital. lezione, cioè modo con cui una parola o una frase si trova scritta in un codice. È soprattutto usato nella locuz. lectio difficilior («lezione più difficile»), con cui, nella critica ...
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libro-verita
libro-verità loc. s.le m. Libro scritto per portare a conoscenza dell’opinione pubblica una versione ancora inedita di fatti o avvenimenti. ◆ dallo Zambia, dove vive da alcuni mesi con i [...] , 1° ottobre 2006, p. 1, Prima pagina) • durante il cerimoniale di presentazione sarebbe stato sollevato il sipario sulla frase misteriosa. Adesso invece questo colpo basso ha rovinato l’effetto-sorpresa. Il risvolto incredibile della vicenda è che ...
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scandire
v. tr. [dal lat. scandĕre (con mutamento di coniug.), propr. «salire, ascendere», e nei grammatici scandĕre (versus) «misurare, distinguere (i versi in piedi)», v. scansione] (io scandisco, [...] piedi e le sillabe che li compongono. 2. Per estens., s. le parole, pronunciare distintamente le singole parole di una frase, staccando fra loro le sillabe: la folla scandiva a gran voce il nome del campione; i manifestanti passavano in corteo ...
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quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for [...] Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans Wake] (pl. quarks 〈ku̯òoks〉), usato in ital. al masch. (per lo più in forma invariata al plur., e con la pron. 〈qu̯àrk〉). – In fisica delle particelle, denominazione ...
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capolino
s. m. [dim. di capo]. – 1. Piccolo capo, testolina, anche di fiori o d’altro; è com. nella frase far c., affacciarsi a un uscio, a una finestra, ecc., sporgendo appena il capo; per estens., [...] di cose, spuntare, apparire: la luna faceva c. fra le nubi, e fig., la verità alla fine fece capolino. 2. In botanica, infiorescenza (detta anche, meno spesso, antodio e in passato calatide) costituita ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...