frattiniano
agg. Relativo a Franco Frattini, ministro della Funzione Pubblica e successivamente degli Affari Esteri. ◆ Il martirologio frattiniano, il corrispettivo aggiornato delle antiche passiones [...] e ai «bravo!» dei deputati del centrodestra si segnala che i deputati dei gruppi ds, della Margherita, Misto-comunisti e Misto alleati e dall’opposizione: né [Piero] Fassino né [Francesco] Rutelli hanno trovato da ridire sulla scelta, «fa piacere ...
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brambillismo
s. m. (iron.) Il modo di fare politica di Michela Vittoria Brambilla. ◆ [tit.] Nuove tendenze / Il brambillismo, l’arte del potere senza complessi (Corriere della sera, 22 agosto 2007, p. [...] Casini osserva che «una federazione che si estenda a [Francesco] Storace e alla [Alessandra] Mussolini - persone rispettabilissime - non vedo come possa riguardare il Ppe». In essa «i partiti minori perderebbero sovranità». E ancora: «Il “brambillismo ...
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sfogliatelleria
s. f. Pasticceria specializzata nella produzione e nella vendita delle sfogliatelle; per estensione, punto di vendita di sfogliatelle. ◆ tornando a quel che oggi finisce in «ria», invito [...] » a segnalare, a somiglianza di quanto la Treccani fa per i vocaboli, una new entry: Sfogliatelleria. Ho visto l’insegna su la rivincita di un classico dolce della nostra cucina, pensai. (Francesco Canessa, Mattino, 8 maggio 2005, p. 54, Napoli ...
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sgarbiano
agg. Tipico di Vittorio Sgarbi, storico dell’arte e esponente politico del centrodestra; di Vittorio Sgarbi. ◆ la cronaca di Paolo Vagheggi su «Repubblica» illustra un’aggettivazione sgarbiana [...] presenza di artisti italiani figurativi ignorati dalla Biennale di [Francesco] Bonami. (Camilla Baresani, Sole 24 Ore, 29 giugno Portamento poco sgarbiano: volto tirato e poche parole. I due ex contendenti si stringono intorno all’artista ...
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situation room
loc. s.le f. inv. Sala per riunioni esecutive di carattere politico e militare; con particolare riferimento alla sala della Casa Bianca nella quale il presidente degli Stati Uniti d’America [...] Politica estera) • Nel timore di un’inondazione, anche i mobili e i monili più preziosi del seminterrato sono stati messi in salvo Giustizia John Ashcroft, e il capo della Cia George Tenet. (Francesco Semprini, Stampa, 13 aprile 2008, p. 14, Estero).
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lavoratore a termine
loc. s.le m. Chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato. ◆ In Italia i contratti a termine sono solo il 10 per cento del totale, c’è ancora tempo: ma bisogna porsi il problema [...] i contorni dell’occupazione a termine in Italia. […] Secondo lo studio anticipato ieri, infatti, i lavoratori peraltro si sapeva, al di sotto della media europea (14,7%). (Francesco Riccardi, Avvenire, 14 novembre 2007, p.17, È lavoro) • ...
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lavoratore discontinuo
loc. s.le m. Chi lavora saltuariamente, spesso con contratti a tempo determinato. ◆ L’assessore alle politiche del lavoro di Palazzo Vecchio Riccardo Nencini sostiene che questo [...] i diritti dei lavoratori discontinui. Ma diano atto al governo che l’accordo sul welfare era un buon accordo, confermato dallo schiacciante consenso dei lavoratori, e che tenere aperta una polemica contraria per tre mesi è stato un errore» [Francesco ...
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legge-scudo
(legge scudo), loc. s.le f. Provvedimento legislativo finalizzato a proteggere, a mettere al riparo qualcuno da qualcosa. ◆ [tit.] Legge-scudo per i vertici dello Stato (Sicilia, 19 giugno [...] , presidenti di Senato e Camera, presidente della Corte Costituzionale) fossero al riparo da processi penali «per tutta la durata del mandato». (Francesco Grignetti, Stampa, 14 gennaio 2004, p. 3, Interno).
Composto dal s. f. legge e dal s. m. scudo. ...
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quanto1
quanto1 agg., pron., avv. e s. m. [lat. quantus agg., quantum avv.]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, la quantità, come grandezza o misura (numero), estensione o durata, di singoli [...] tempo è passato!; q. sono contento di rivederti!; Frate Francesco, q. d’aere abbraccia Questa cupola bella del Vignola ( interrogarmi; prendine quanti vuoi; quanti sono gli uomini, tanti sono i pareri; c’era tanta gente, quanta non se n’era mai ...
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letterariese
s. m. Il linguaggio tipico dei testi letterari. ◆ [Tullio] De Mauro segnala intanto un punto: «Mi pare che i dati raccolti dicano chiaramente che non esiste più, nella nostra prosa, una [...] un “letterariese”. Ciascun autore adopera con grande libertà tutti i mezzi espressivi che il parlato che ci circonda gli mette la fine dell’arroccamento nella e della cittadella letteraria». (Francesco Erbani, Repubblica, 26 giugno 2007, p. 57, ...
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Figlio (Cognac 1494 - Rambouillet 1547) di Carlo conte d'Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; nel 1514 sposò Claudia, figlia del re di Francia, promessagli fin dal 1506, e il 1º genn. 1515 successe sul trono di...
Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove la sua educazione fu affidata alle cure...