esercito
eṡèrcito (ant. essèrcito) s. m. [dal lat. exercĭtus -us, in origine «esercizio», der. di exercere «esercitare»]. – 1. a. Il complesso delle forze armate di uno stato: l’e. italiano; la formazione [...] uniformità. Esercito di Franceschiello (nomignolo con cui era chiamato Francesco II di Borbone re di Napoli), frase tra iron. e dal processo di accumulazione stesso, determinano a loro volta i movimenti (rispettivam., in diminuzione o in aumento) del ...
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Cosa tre
loc. s.le f. Movimento politico non ben definito nell’area della sinistra, formatosi a partire dai primi mesi del 2002 per impulso del movimento dei girotondi, con l’adesione di altri gruppi [...] Ds non è certo il nostro orizzonte, ma qui si ferma, i suoi ragionamenti sono spesso fermi al passato. Io non sono mai stato ancorati al bipolarismo. E su questo devo dire che [Francesco] Rutelli finora non ha deflettuto». (Nino Bertoloni Meli, ...
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cuffariano
agg. Relativo a Salvatore Cuffaro. ◆ Francesco Forgione (Prc): «Le leggi approvate su precari e forestali rappresentano risposte in stile cuffariano ai problemi di due importanti categorie [...] candidatura a sindaco. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 29 febbraio 2008, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Salvatore) Cuffaro con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 30 agosto 2000, Palermo, p ...
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culturicidio
s. m. Soppressione, sterminio di una cultura, della cultura. ◆ Queste migrazioni involontarie e forzate, che si credeva appartenessero al passato del continente, conferiscono al nostro presente [...] allergico alla globalizzazione neoliberista che sta perpetrando un vero «culturicidio». (Francesco Comina, Adige, 9 marzo 2004, p. 16, Cultura dal bieco governo in carica, insomma i Benigni, le Melato, i Maselli, magari avranno pure qualche ragion ...
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carcere
càrcere s. m. e f. [lat. carcer -ĕris, in origine «recinto» e più propr., al plur., le sbarre del circo dalle quali erompevano i carri partecipanti alle corse; poi «prigione»]. – 1. Luogo in [...] all’esecuzione delle pene nei confronti di soggetti particolarmente pericolosi. Per analogia, Eremo delle c., luogo di ritiro di s. Francesco, in una foresta di querce e lecci sulle pendici del Subasio. 2. fig. Qualsiasi luogo dove si sia costretti a ...
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tau
tàu (ant. taù) s. m. o f. [dal gr. ταῦ, di origine semitica (lat. tau)]. – 1. Nome della 19a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo τ, maiuscolo Τ), corrispondente [...] a tau, o croce di s. Antonio, che portavano sul petto: Tra i preti, tra i taù, con quelle vesti, Alterar si sentì la fantasia (Giusti). c. T. francescano, simbolo scelto da s. Francesco di Assisi e adottato dai suoi seguaci come segno di devozione ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] l’ultimo sigillo (Dante), sul monte della Verna, dove s. Francesco ricevette le stimmate; salvianci [= salviamoci] al s. in vetta ( da recare danno a sé e ai proprî amici; far piangere i s., fare pietà ai s., fare compassione ai s., con riferimento ...
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guercio
guèrcio agg. [voce di origine germ.] (pl. f. -ce). – Che guarda storto per difetto fisico, cioè per strabismo, detto sia della persona (in questo caso è spesso sostantivato, e anche usato come [...] tipica dei g.; una femmina balba, Ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta (Dante); Non fu mai guercio di malizia netto (Pulci); Dim. guercino (anche soprannome, il Guercino, del pittore Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666); pegg. guerciàccio. ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] gli può essere indicata nella scrittura con l’apostrofo davanti a i- (gl’indigeni, degl’indigeni, ecc., grafia peraltro anch’essa quell’occhio e quel naso, sant’Antonio e san Francesco), mentre nelle altre parole che ammettono il troncamento la forma ...
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insignorire
v. tr. e intr. [der. di signore, col pref. in-1] (io insignorisco, tu insignorisci, ecc.), non com. – 1. tr., letter. Investire del titolo e del beneficio di signore di un territorio o di [...] città di Savona in potestà de’ Franciosi, insignorì di quella Francesco duca di Milano (Machiavelli). 2. intr. pron. Farsi signore s’insignorì, con l’aiuto dei guelfi, dei dominî svevi; i Medici si insignorirono a poco a poco di Firenze. Più raro in ...
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Figlio (Cognac 1494 - Rambouillet 1547) di Carlo conte d'Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; nel 1514 sposò Claudia, figlia del re di Francia, promessagli fin dal 1506, e il 1º genn. 1515 successe sul trono di...
Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove la sua educazione fu affidata alle cure...