occhettiano
s. m. e agg. Seguace e sostenitore della linea politica di Achille Occhetto, già segretario del Partito comunista italiano e fondatore del Partito democratico della sinistra; relativo a Achille [...] essere calda e l’acqua calda che dovrebbe essere fredda. (Francesco Cundari, Foglio, 9 aprile 2007, Inserto, p. I).
Derivato dal nome proprio (Achille) Occhetto con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 24 agosto 1985, p ...
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adultocentrico
(adulto-centrico), agg. Che pone al centro dei propri interessi chi è adulto; fatto a uso e consumo degli adulti. ◆ Più in generale, dice [Livia Pomodoro], le critiche sono dovute a «una [...] Enrico] Masseroni, che aveva celebrato poche ore prima i funerali di Francesco Barbonaglia a Costanzana, ha detto nell’omelia: « “vittima” ai margini di una società adulto-centrica, con i suoi miti di efficienza e di consumo ma povera di tenerezza ...
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odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra [...] come misura attiva contro [Bettino] Craxi, poi estesa a [Francesco] Cossiga). (Paolo Guzzanti, Giornale, 24 gennaio 2005, p. di un guerrafondaio, di un estremista che non aspetta altro che i bombardamenti israeliani su Beirut? O c’è un senso di ...
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oggicrazia
(oggi-crazia), s. f. Il predominio dell’attualità, che condiziona o pone vincoli e ipoteche sulle scelte del futuro. ◆ Non abbiamo bisogno di riferimenti sui quali sederci ma di riferimenti [...] Sì al «buongoverno» e alla sicurezza, senza la paura di dire no al crimine. Le nostre «i» sono: Italia, identità e innovazione». (Francesco Rutelli, Europa, 29 gennaio 2005, p. 7, Commenti e analisi) • Della «oggicrazia», antico vizio della politica ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse [...] si distinguevano nettamente dall’Italia per il fatto che i loro abitanti erano, per la maggior parte, tributarî di grazia o il tedio a morte del vivere in provincia (Francesco Guccini); di provincia, contraddistinto da mentalità, abitudini, gusti, ...
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oncoproteina
s. f. Proteina codificata da un gene alterato, in grado di indurre la trasformazione neoplastica. ◆ «Non riuscivamo a capire – ha detto ancora [Luciano] Di Croce – come le oncoproteine conducevano [...] cauto professor [Umberto] Veronesi. «Un passo molto complesso: i geni agiscono attraverso le proteine che codificano. Oggi la . proteina.
Già attestato nella Stampa del 30 settembre 1992, Tuttoscienze, p. 4 (Francesco P. Rossini e Mauro Risio). ...
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agricoltura sostenibile
loc. s.le f. Agricoltura che, nello sfruttamento delle risorse e nelle tecniche di produzione, si propone di non alterare l’equilibrio ambientale. ◆ «È una decisione importante. [...] , Repubblica, 26 marzo 2006, p. 46, Domenicale) • «A [Romano] Prodi, [Piero] Fassino e [Francesco] Rutelli spiegherò che un nuovo partito deve avere tra i punti del programma politiche per l’agricoltura sostenibile, la salvaguardia dell’ambiente e ...
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operatore della sicurezza
loc. s.le m. Vigilante, guardaspalle, addetto alla ricognizione del territorio e alla protezione di persone, attività imprenditoriali e strutture operative. ◆ Guai a chiamarli [...] forse qualcuno se n’è accorto: se non si potenziano i controlli, di tragedie ce ne saranno altre». (Paolo Berizzi, lascia il partito di [Gianfranco] Fini per aderire a La Destra di Francesco Storace e Nello Musumeci. (Stampa, 10 marzo 2008, p. 6 ...
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opuscoleria
s. f. (iron. spreg.) La gran massa di opuscoli e saggi prodotti e pubblicati. ◆ Chi aveva vent’anni nel Settanta, chi nel Sessantotto era studente ricorda bene che Livio Maitan era una specie [...] ’opuscoleria rivoluzionaria che spiegava il mondo in ottanta pagine. (Francesco Merlo, Corriere della sera, 3 ottobre 1998, p. le fumisterie intellettuali degli anni Settanta, altro che i neorevisionisti del 2000 [testo] […] Era il tentativo ...
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americanocentrico
(americano-centrico), agg. Relativo alla concezione che considera gli Stati Uniti d’America come fulcro di equilibri politici e culturali. ◆ Un vertice arabo con l’Irak rappresenta [...] (2004); volendo portare sino in fondo il suo paragone con i libri, diremmo che il raffronto con qualsiasi romanzo di Philip Roth logica americanocentrica del volume - risulterebbe impietoso. (Francesco Troiano, Stampa, 30 giugno 2007, Tuttolibri, ...
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Figlio (Cognac 1494 - Rambouillet 1547) di Carlo conte d'Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; nel 1514 sposò Claudia, figlia del re di Francia, promessagli fin dal 1506, e il 1º genn. 1515 successe sul trono di...
Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove la sua educazione fu affidata alle cure...