quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] mettersi in fila per q.; patto a q., concluso a Roma nel 1933 fra Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna; tiro a q., sottint. cavalli; : voglio dirgliene q. a quel mascalzone!; fare il diavolo a q., fare una scenata, sfogare il risentimento e ...
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forca
fórca s. f. [lat. fŭrca]. – 1. a. Attrezzo agricolo usato per smuovere e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, come il corniolo, oppure [...] forma ant. d’imprecazione corrispondente all’odierna mandare, andare al diavolo e sim.; arnese da f., avanzo di f., faccia da furca. 5. ant. In geografia, stretto valico di monte, fra cime acute; è termine ancor vivo in alcuni toponimi, come Forca ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] buonuomo); è sempre stato un buon figliolo; buon cristiano, buon diavolo, b. gente, tutti appellativi non malevoli ma spesso ironici e a. Piacevole: essere in b. compagnia (iron., trovarsi fra persone della stessa risma); roman. ragazza, donna bona, ...
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pelle
pèlle s. f. [lat. pĕllis]. – 1. a. In senso generico, organo di rivestimento esterno del corpo dell’uomo o degli animali, detta anche cute e facente parte, con i cosiddetti annessi cutanei, del [...] tè in p. d’uovo. b. P. di (o del) diavolo, denominazione pop. di un tessuto ruvido e resistente che può sembrare pelle scamosciata e senile, caratterizzata da solcature oblique e incrociantesi fra loro che delimitano aree cutanee a forma di rombo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] di vita e di ordine nell’universo fisico, mediatrice fra l’identico e il diverso; la dottrina ebbe varî il m. hanno il mio core aperto (Foscolo); Il m. d’oggi è un diavolo Di m. sì viziato (Giusti); questo è proprio un brutto m.; non curarsi del ...
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limbo
s. m. [dal lat. limbus «lembo»]. – 1. a. ant. Lembo, orlo. In partic.: la parte estrema del contorno d’un astro; il bordo del cerchio graduato di uno strumento, e sim. b. In anatomia, margine, [...] Ch’inferno? anima sciocca, Va su nel limbo fra gli altri bambini), concetto recentemente ridiscusso dalla Chiesa sulla stare in pena, non aver pace; va’ al l.!, modo attenuato per «mandare al diavolo» qualcuno, per dirgli cioè di levarsi dai piedi. ...
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scarso
agg. [lat. tardo excarpsus (comp. di ex- e carpĕre «tirare fuori, portar via»), rideterminazione del lat. class. excerptus, part. pass. di excerpĕre «trarre fuori, togliere»]. – 1. a. Insufficiente, [...] convenzionale, corrispondente, nella scala decimale, a un voto compreso fra 4 e 5). Con sign. analogo, riferito a cose: tutti quanti più s. che ’l fistolo (Boccaccio), più avari del diavolo. b. Rado, non frequente: Noi andavam con passi lenti e s ...
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entrare
(ant. intrare) v. intr. [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Andare dentro, penetrare in un luogo: e. in casa, e. a scuola, e. nel bosco, e. sotto le coperte; e. in acqua, immergervisi, [...] treni e sim.); entrare di mezzo, intervenire, frapporsi (fra due contendenti o come mediatore in qualche affare): c’entrò fecero la pace. Di cosa che vada male: c’è entrato il diavolo, c’è entrata la maledizione. Nell’aviazione, e. in avvitamento o ...
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conciliare2
conciliare2 v. tr. [dal lat. conciliare, propr. «riunire insieme», der. di concilium «concilio»] (io concìlio, ecc.). – 1. a. Mettere d’accordo due o più persone appianando il dissidio esistente [...] fra esse: si adoperò instancabilmente per c. tra loro i due contendentii; per estens., accordare cose che sono di un partito; c. la libertà con la legge; pretenderebbe di c. il diavolo con l’acqua santa; sapeva c. il ritegno con l’affabilità; è sempre ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] s. più assai Che da mezzo quadrante a centro lista (Dante); per dirupi e fra ruine S’ascende a la sua cima alta e s. (T. Tasso). In poet. e ant., rialzato, sporgente: L’omero suo [del diavolo], ch’era aguto e superbo, Carcava un peccator con ambo ...
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Soprannome del brigante Michele Pezza (Itri 1771 - Napoli 1806). Nel 1799, alla testa di bande irregolari, ostacolò l'avanzata dei Francesi nel Regno, partecipando poi alla insurrezione guidata dal card. Ruffo. Nominato colonnello da re Ferdinando,...
diavolo
diàvolo (o diavolétto) [Der. del lat. diabolus, dal gr. diábolos "calunniatore"] [LSF] Denomin. di alcuni dispositivi o anche di alcuni ipotetici responsabili di effetti fisici che hanno un qualche carattere di stranezza. ◆ [STF] [MCF]...