certosino
certoṡino s. m. [der. di certosa]. – 1. Monaco appartenente all’ordine fondato nel 1084 da s. Brunone, la cui regola prescrive una vita eremitica di preghiere e di lavoro. Anche come agg.: [...] minuzioso che richiede grande pazienza; pazienza da c., grande. 3. Nome di un liquore, più comunem. noto col nome fr. chartreuse. 4. Specie di panforte bolognese, preparato secondo una ricetta dei monaci certosini. 5. Locuz. avv. alla certosina, al ...
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megalopoli
megalòpoli (o Megalòpoli) s. f. [comp. di megalo- e -poli, sull’esempio del gr. μεγαλόπολις agg., «che costituisce una grande città», e Μεγαλόπολις, nome di una città dell’Arcadia], invar. [...] – Denominazione (ingl. Megalopolis) coniata inizialmente dal geografo fr. Jean Gottmann nell’omonima sua opera (1961) per designare la grande area urbanizzata che, dalla costa nord
-orientale degli Stati Uniti d’America, si estende per quasi 1000 km ...
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grippare
v. intr. [dal fr. gripper, propr. «afferrare, agganciare», dal franco *grīpan, affine all’ant. alto-ted. grīfan (v. griffa, grinfia)] (aus. avere). – Verificarsi di un grippaggio tra superfici [...] metalliche: il motore ha grippato. Meno com. l’uso trans. (con valore causativo), provocare un grippaggio: ho grippato un pistone ...
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bide
bidè s. m. [dal fr. bidet, propr. «piccolo cavallo»]. – Apparecchio igienico, fisso o mobile, di forma allungata, più stretto nel mezzo, posto ad altezza tale da potervisi sedere a cavalcioni, per [...] lavare le parti intime del corpo ...
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grippe
s. f. (ant. m.) [dal fr. grippe ‹ġrip› (femm.), con sign. sviluppatosi per traslato (o per incrocio con il russo chrip «raucedine, rantolo») da quello originario di «concezione o fantasia improvvisa», [...] der. di gripper «afferrare»]. – Nome frequente in passato, oggi raro, dell’influenza (malattia): ho avuto il g. (D’Azeglio); corre epidemia di g. da queste parti? (Silone) ...
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tarato
agg. [der. di tara; nel sign. 1, sull’esempio del fr. taré]. – 1. Di persona che ha qualche tara, che soffre di anomalie o malattie ereditarie; per estens., di persona moralmente non sana. 2. [...] Nel linguaggio d’assicurazione, rischio t., rischio che viene accettato da una società assicurativa solo in séguito ad accertamenti medici dai quali si possa desumere se si tratti di un rischio più o meno ...
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robot
robòt (o ròbot) s. m. [nel sign. 1, der., attrav. il fr. robot, dal cèco Robot 〈ròbot〉, nome proprio, der. a sua volta di robota «lavoro», con cui lo scrittore cèco Karel Čapek denominava gli automi [...] che lavorano al posto degli operai nel suo dramma fantascientifico R.U.R. del 1920; nel sign. 2, der. direttamente dal cèco robota nel senso di «lavoro servile; servizio della gleba»]. – 1. a. Apparato ...
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impilaggio
impilàggio s. m. [dal fr. empilage; v. impilare]. – Il disporre a pila e, più comunem., la pila di più cose sovrapposte (è voce prevalentemente d’uso tecnico): un i. di mattoni refrattarî. ...
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impilare
v. tr. [dal fr. empiler, der. di pile «pila»]. – Disporre a pila, sovrapporre più cose uguali in modo da formare una pila (è voce d’uso region. o tecn.): i. i libri, le scatole, i mattoni, le [...] balle di fieno ...
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robotizzare
robotiżżare v. tr. [der. di robot, sul modello del fr. robotiser]. – Attrezzare, attuare con robot: r. l’industria metalmeccanica, la catena di montaggio; r. le operazioni di ricerca più [...] pericolose. In usi fig., considerare, trattare come robot, in modo disumano: r. gli operai, i dipendenti. ◆ Part. pass. robotiżżato, anche come agg.: un’industria robotizzata; in senso fig.: una mano d’opera ...
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Buridano (fr. Buridan), Giovanni Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13° sec
m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell’università, occamista, autore di Summulae de dialectica...
Nicola (fr. Nicolas) d'Orbelles
Nicola
(fr. Nicolas) d’Orbelles Teologo e filosofo francese (m. tra 1472 e 1475). Fu maestro a Parigi e a Poitiers, seguace dell’indirizzo scotistico, che sostenne e diffuse con autorità. Grande fortuna toccò...