deraper
déraper 〈derapé〉 v. intr., fr. [dal provenz. mod. derapá, der. del provenz. ant. rapar «afferrare», di origine germ.]. – Slittare, scivolare lateralmente; è in uso anche l’adattamento ital. derapare [...] (v.) ...
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lemmatizzazione
lemmatiżżazióne s. f. [der. di lemmatizzare; cfr. fr. lemmatisation]. – L’operazione di lemmatizzare, nelle due accezioni del verbo. ...
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certificato
s. m. [dal fr. certificat, che è dal lat. mediev. certificatum, part. pass. neutro sostantivato del lat. certificare: v. certificare]. – Dichiarazione scritta, rilasciata da una pubblica [...] autorità o anche, in casi specifici, da un privato, con cui si manifesta la conoscenza dell’esistenza o della verità di un fatto o si esprime il risultato di una valutazione: c. del medico o c. medico; ...
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derattizzare
derattiżżare (o deratiżżare) v. tr. [dal fr. dératiser, der. di rat «ratto4»]. – Liberare un ambiente dai topi mediante derattizzazione. ◆ Part. pres. derat(t)iżżante, come agg. e s. m., [...] di sostanza tossica usata per la derattizzazione ...
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ossidiana
s. f. [dal fr. obsidienne (ant. obsidiane), che è dal lat. obsidiana (lapis), lezione erronea, in edizioni di Plinio, per obsiana, che deriverebbe dal nome di un Obsius, scopritore, secondo [...] Plinio, del minerale in Etiopia]. – In petrografia, denominazione (anche vetro vulcanico) di qualunque tipo di roccia eruttiva recente, che sia costituita quasi totalmente da una pasta vetrosa e quindi ...
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mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, [...] in un determinato periodo della sua esistenza, è in grado di produrre numerose razze nuove in seguito alla comparsa di un gran numero di mutazioni; la selezione naturale determinerà quale di queste razze ...
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derattizzazione
derattiżżazióne (o deratiżżazióne) s. f. [dal fr. dératisation; v. derattizzare]. – Disinfestazione dai ratti, effettuata per mezzo di sostanze tossiche gassose (in ambienti chiusi o [...] comunque isolabili) o di esche avvelenate, o anche con mezzi biologici ...
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degriffe
dégriffé s. m. inv. Accessorio o capo d’abbigliamento privo di marchio, di griffe. ◆ Al Liceo Parini di Milano sta prendendo piede una tendenza contraria. Gli adolescenti bene scelgono il dégriffé [...] accessori, le felpe e le magliette: per quanto cioè si può trovare più facilmente ai mercatini o si può fabbricare fuori dal circuito produttivo normale. (Alberta Marzotto, Repubblica, 21 febbraio 2005, Affari & Finanza, p. 27).
Dal fr. dégriffé. ...
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robinia
robìnia s. f. [lat. scient. Robinia, dal nome del giardiniere ed erborista fr. Jean Robin (1550-1628)]. – 1. Genere di piante leguminose papiglionacee con una ventina di specie dell’America Settentr. [...] e Centr.: sono alberi o arbusti con foglie imparipennate, stipole spesso spinose, e fiori bianchi, rosei o porporini, in grappoli, molto profumati. 2. Pianta del genere omonimo (Robinia pseudacacia), detta ...
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brunoise
‹brünuà∫› s. f., fr. [etimo ignoto], invar. – Preparazione di cucina che consiste nel tagliare un determinato ingrediente a quadrettini piccolissimi. ...
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Buridano (fr. Buridan), Giovanni Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13° sec
m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell’università, occamista, autore di Summulae de dialectica...
Nicola (fr. Nicolas) d'Orbelles
Nicola
(fr. Nicolas) d’Orbelles Teologo e filosofo francese (m. tra 1472 e 1475). Fu maestro a Parigi e a Poitiers, seguace dell’indirizzo scotistico, che sostenne e diffuse con autorità. Grande fortuna toccò...