minimizzare
minimiżżare v. tr. [der. di minimo, sul modello dell’ingl. minimize e del fr. minimiser]. – Presentare un fatto cercando di ridurne al minimo l’importanza, la gravità, gli eventuali sviluppi [...] e conseguenze: m. la gravità della situazione; m. una sconfitta; m. le difficoltà del bilancio; m. il successo degli avversarî, la gloria di un’impresa; anche con uso assol.: in quell’occasione tentò di ...
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albergazione
albergazióne s. f. [der. di albergare, per calco del fr. hôtellerie]. – Nell’uso burocr., l’insieme delle attività, delle risorse e delle persone che lavorano nell’industria alberghiera. ...
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fonte2
fónte2 s. f. – Francesismo (fr. fonte ‹fõ′t›, der. del verbo fondre «fondere», che significa propr. «fusione») accolto in ital. nel linguaggio di tipografia e nelle tecniche di fotocomposizione [...] e di editoria elettronica per indicare un insieme completo di caratteri contraddistinti da un particolare disegno (Times, Helvetica, ecc.) e stile (corsivo, grassetto, ecc.); è di uso molto comune anche ...
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trucco2
trucco2 s. m. [nel sign. 1, dal fr. truc, affine a truquer (v. truccare2); nel sign. 2, der. di truccare2] (pl. -chi). – 1. a. Inganno, artificio, espediente abile e astuto con cui si riesce [...] a far vedere una cosa per un’altra, a nascondere o falsare la realtà, a fare giochi di destrezza e di prestigio: i mille t. dei prestigiatori, dei cosiddetti «maghi»; scoprire, svelare il t.; il t. c’è ...
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disfatta
s. f. [der. di disfare, sull’esempio del fr. défaite]. – Sconfitta militare: una disastrosa d., una d. irreparabile; la d. dell’esercito nemico; riportare, subire una disfatta. In usi fig., [...] pesante sconfitta sul piano politico o sociale, grave insuccesso, prova nettamente negativa: la d. di un partito alle elezioni; la partita fuori casa è stata una d. per la nostra squadra ...
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siringa1
siringa1 s. f. [dal lat. tardo syringa «zampogna; cannuccia per iniettare liquidi», lat. class. syrinx -ingis, gr. σῦριγξ σύριγγος]. – 1. Strumento musicale a fiato, in uso spec. presso le popolazioni [...] un becco su cui si innesta un ago cavo (propriam. s. di Pravaz, dal nome del suo inventore, il chirurgo e ortopedico fr. Ch.-G. Pravaz 〈pravà〉, 1791-1853); è usato soprattutto per iniettare medicamenti, ma anche per altri numerosissimi scopi (per es ...
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cloralio
cloràlio s. m. [dal fr. chloral, comp. di chlore «cloro» e al(cool) «alcole»]. – Composto organico, derivato triclorurato dell’aldeide acetica, che si presenta sotto forma di un liquido oleoso, [...] incolore, di odore soffocante; reagisce, tra l’altro, con acqua, ammoniaca, ecc., dando composti stabili, dei quali il più importante è il cloralio idrato, sostanza cristallina bianca usata, oggi meno ...
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spaniel
〈spä′niël〉 s. ingl. [dal fr. ant. espaignol «spagnolo»] (pl. spaniels 〈spä′niël∫〉), usato in ital. al masch. – Nome di numerose razze di cani, alcune originarie della Spagna, molte selezionate [...] e allevate in Inghilterra. Un gruppo di spaniel è incluso tra le razze da caccia: clumber s., cocker s., field s., springer s., Sussex s., brittany s., irish-water s. e american-water s.; un secondo gruppo, ...
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tanno
s. m. [dal fr. tan, di etimo incerto], ant. – Nome con cui era genericam. indicata, in passato, ogni scorza di vegetali, spec. quella di quercia (usata per la concia delle pelli e perciò chiamata [...] anche concino), contenente tannino ...
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Buridano (fr. Buridan), Giovanni Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13° sec
m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell’università, occamista, autore di Summulae de dialectica...
Nicola (fr. Nicolas) d'Orbelles
Nicola
(fr. Nicolas) d’Orbelles Teologo e filosofo francese (m. tra 1472 e 1475). Fu maestro a Parigi e a Poitiers, seguace dell’indirizzo scotistico, che sostenne e diffuse con autorità. Grande fortuna toccò...