low key
‹lóu kìi› locuz. ingl. (propr. «chiave bassa»), usata in ital. come s. m. – Espressione usata in fotografia come sinon. di toni bassi, in contrapp. ad high key (v.), per indicare il carattere [...] delle stampe fotografiche che presentano una netta prevalenza di tonalità molto scure, prossime al nero: foto in low key. ...
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dedica
dèdica s. f. [der. di dedicare]. – Atto, parole con cui si dedica qualche oggetto; in partic., lettera o epigrafe, stampata generalmente dopo il frontespizio e prima del testo, con la quale l’autore [...] un libro. Anche, frase riverente o affettuosa scritta personalmente dall’autore o dall’editore sui singoli esemplari destinati ad amici, critici, ecc.: una copia del volume con d. autografa dell’autore; d’altre cose: disegno, fotografia con dedica. ...
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trequarti
s. m. [grafia unita di tre quarti]. – 1. Strumento chirurgico foggiato a punteruolo, con punta acuminata formata da tre superfici triangolari, rivestito da una cannula amovibile; si usa prevalentemente [...] (o in questi casi anche i trequarti, ai trequarti) s’intende per lo più, ma non necessariamente, le 12 e 45′. In fotografia, e anche nel disegno e nella pittura, ritratto di tre quarti, in cui il soggetto si presenta in posizione intermedia tra la ...
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dedicato
agg. [part. pass. di dedicare, ma come traduz. dell’ingl. dedicated]. – Nel gergo informatico, detto di dispositivo, software o macchina realizzati o messi in opera per una specifica categoria [...] ), ma linee trasmissive private e riservate a un servizio specifico, a una singola azienda o settore, ecc. In fotografia, lampeggiatore (o flash) d., che regola automaticamente la durata del lampo in funzione delle condizioni d’uso dell’apparecchio ...
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duro
agg. [lat. dūrus]. – 1. a. Resistente, che non cede alla pressione, che non si lascia scalfire, bucare, penetrare o sim. (è quindi l’opposto ora di molle, tenero, ora di morbido, soffice, ora di [...] 0,30 e 0,40%, intorno allo 0,50% e intorno allo 0,60%; pietre d., v. pietra, n. 3 c; in fotografia, carta, emulsione, pellicola d., usate per ottenere immagini con forte contrasto. b. Legno d. (contrapp. a legno dolce), legno compatto e resistente ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] molte parole dal francese; Virgilio ha ripreso diversi episodî dell’«Eneide» da Omero. c. Ritrarre, soprattutto fotograficamente: il fotografo riprese gli sposi all’uscita dalla chiesa; essere ripreso bene, male, essere riprodotto in maniera chiara ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso [...] capacità di r., di riacquistare vigore, di riprendersi dopo una malattia, una disgrazia, un periodo di crisi. 3. In fotografia, in cinematografia e in televisione, forma più com. di presa (fuorché nella locuz. macchina da presa), come operazione di ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] a un particolare tipo di calli dei piedi. Per altri usi della locuz. o. di pernice, v. pernice, n. 3. 17. In fotografia, obiettivo a o. di pesce (ingl. fish-eye), obiettivo grandangolare con angolo del campo molto grande (fino a 180°), così chiamato ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] o da cause accidentali (per es., da un incendio), oppure ottenuto artificialmente (in una scena e sim.); in pittura e in fotografia, effetti di luce, il rilievo dato alle figure dall’alternarsi di luci e ombre. e. Il termine è anche usato, talvolta ...
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analizzatore
analiżżatóre s. m. [der. di analizzare]. – 1. (f. -trice) Chi analizza o compie un’analisi (per es., un’analisi chimica); persona esperta nell’analizzare: un acuto a. del cuore umano. 2. [...] su uno schermo oscilloscopico lo stato logico (0 o 1) dei segnali binarî nei varî punti di un’apparecchiatura elettronica. In fotografia, a. (del) colore, strumento che, una volta tarato su un negativo-tipo (che contenga in egual quantità i diversi ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente preparate o su supporti magnetici....
fotografia
fotografìa s. f. – Nei primi anni del nuovo millennio la f. – partecipe in ciò di tendenze più ampie, comuni a tutti i fenomeni della contemporaneità – sembra connotarsi anzitutto come un campo di questioni complesso e frammentato:...