ingiuria
ingiùria s. f. [dal lat. iniuria, der. dell’agg. iniurius «ingiusto», comp. di in-2 e ius iuris «diritto»]. – 1. Nel sign. originario, ogni azione contro il diritto, sinon. quindi di ingiustizia, [...] ogne fin cotale O con forza o con frode altrui contrista (Dante), ha per fine la violazione del diritto, che può avvenire corso del tempo, dalla sorte; per lo più al plur.: le i. delle stagioni; le i. deldestino; mostrava nei lineamenti del volto ...
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micropartito
(micro-partito), s. m. Partito politico di scarsa consistenza numerica. ◆ un sistema di voto che si fonda su un allucinante mercato delle vacche (lo scambio dei collegi e di desistenze tra [...] non sta nel Partito democratico, né in Forza Italia, ma nel permanere di tutti gli di «galleggiare». Ma forse il suo destino era segnato in ogni caso. (Stefano al s. m. partito.
Già attestato nella Repubblica del 16 luglio 1989, p. 7, Politica.
V. ...
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premere
prèmere v. tr. e intr. [lat. prĕmĕre] (pass. rem. io preméi o premètti [ant. anche prèssi], tu premésti, ecc.; part. pass. premuto, ant. prèsso). – 1. tr. a. Fare forza, gravare su qualche cosa [...] un tasto, un pulsante; p. il pedale del freno, dell’acceleratore; p. il grilletto di mura ... sentiva p. il proprio destino (Buzzati). b. fig. Fare pressione esercita una pressione: resistere, opporsi alle forze prementi, alla calca premente; Renzo ...
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cedere
cèdere v. intr. e tr. [dal lat. cedĕre] (pass. rem. io cedéi o cedètti, ant. cèssi, tu cedésti, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Ritirarsi, indietreggiare, cessare di opporre resistenza: c. all’impeto, [...] di carità (Manzoni); e riferito a cosa, perdere di forza: quella caparbietà di negar la peste andava naturalmente cedendo e sua fibra ha ceduto alla violenza del male; o rassegnarsi: c. alla sorte, al destino. Preceduto da negazione, reggere al ...
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umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri [...] in partic. la situazione e il destino dell’uomo nella vita dell’universo. ecc.; ormai ant., u. lettere (traduz. del lat. humanae litterae), la letteratura in senso uomini, il genere umano: un’egual forza Sospingeva gli umani (Parini); celeste è questa ...
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eccezionalismo
s. m. La convinzione di essere investiti di un ruolo e di una missione ritenuti eccezionali e straordinari. ◆ Il grande economista [Paul Samuelson] riflette da filosofo. Tanto che potrebbe [...] George W. ] Bush ha ribadito con grande forza un punto molto importante del pensiero americano in fatto di politica estera: in presidenza (1997): l’America ha una missione e un destino speciale, è il luogo dove avvengono trionfi eccezionali e se ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] colpa, qual giudicio o qual destino Fastidire il vicino Povero ...? (Petrarca col sign. di «della qualità, della forza di»: pittori quali Giotto e Masaccio ( lavoro quale che sia; in quale si sia ora del giorno, lo trovi sempre al caffè a giocare a ...
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ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); [...] paese, muta v. (prov.). Ant., caso, ragione fortuita: Qual forza o qual ventura Ti travïò sì fuor di Campaldino, Che non si schiera è di v. (T. Tasso); Noi siàn là de’ paesi del Soldano Pur cavalieri erranti e di v. (Pulci), qui piuttosto «cavalieri ...
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genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] che presiedeva al destino degli uomini dalla nascita alla morte, e anche lo spirito che aveva sotto la sua fig. Essere immaginario o forza astratta a cui si attribuiscono individui, i quali per mezzo del loro talento giungono a straordinarie altezze ...
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porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] di avaria o per qualsiasi altra causa di forza maggiore. f. Con riferimento alle operazioni del traffico: p. di partenza o d’imbarco; p. di arrivo o di sbarco o di destinazione (nel linguaggio mercantile, p. di destino); porti di scalo, quelli che la ...
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Cantante, tenore, nato a Firenze il 27 luglio 1918. Studiò al conservatorio di Pesaro ed esordì nel 1941 a Milano in una rappresentazione della Madama Butterfly di Puccini. Ha cantato poi nei maggiori teatri del mondo, affermandosi come un tenore...
DEL PUENTE, Giuseppe
Carlo Matteo Mossa
Nacque a Napoli il 30 genn. 1841. Secondo alcuni autori (La musica. Diz.; Enc. d. musica Ricordi), compì gli studi musicali da autodidatta, mentre secondo altri intraprese lo studio del violoncello...