qui
avv. [lat. eccu(m) hīc] (radd. sint.). – 1. In questo luogo, in questo posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla (e talvolta anche da chi ascolta) e con più esattezza dell’avv. [...] . o correlativo a lì, talvolta anche a là: bisogna disporli uno qui e uno lì (o uno qui e uno là); c’è tanta nebbia che non ci si vede di qui minacciando; qui lo dico e qui lo nego, formula pronunciata talvolta con tono perentorio, altre volte in tono ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] b. forchetta, un mangiatore capace; essere una b. penna, uno scrittore (spec. giornalista) abile, efficace; avere b. mano, avere ant., far buono, abbonare, scontare. Buono e approvato, formula che il sottoscrittore aggiunge nei casi di polizza o di ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] 7. In logica matematica, s. di assiomi, un insieme finito di assiomi che viene sinteticamente rappresentato con un’unica formula, in cui uno o più simboli restano imprecisati (specificandoli, si ottengono tutti gli assiomi che si vogliono indicare). ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] , il loro susseguirsi; ha passato una s. di guai, una quantità di guai l’uno dopo l’altro. In partic., s. chiusa, ogni successione di enti, la quale, per minerali, suddivisione di un gruppo di analoga formula chimica: così, nel gruppo dei carbonati, ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, [...] b. In diplomatica, sono così chiamate le formule finali del documento medievale, comprendenti le espressioni che trattamenti che esso eventualmente concederà in una determinata materia a uno o più altri stati. b. estens. Riserva, condizione. ...
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rettificare
v. tr. [dal lat. tardo rectificare, comp. di rectus «dritto» e tema di facĕre «fare» (v. -ficare)] (io rettìfico, tu rettìfichi, ecc.). – 1. Fare in modo che qualcosa assuma o riprenda l’aspetto [...] possono riconoscere e r. (Manzoni); rettifico, formula di correzione spesso usata dagli annunciatori radiotelevisivi. in un punto: è uno dei tre piani del triedro principale e deve il suo nome al fatto di essere uno dei piani, tra tutti quelli ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] si dice, per es., che il Vico fu un anti-illuminista avanti lettera. b. Formula, nell’espressione lettere efesie (v. efesio). 3. fig. a. Nell’uso ant., il contenuto di uno scritto, ossia il testo, o un passo del testo; quindi anche la variante che ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] di segni, di simboli, o altra notazione, rappresentazione o registrazione: l. di un numero, di una formula, di un dispaccio cifrato, di uno spartito musicale, di una mappa, di una carta geografica; anche da parte di dispositivi capaci di riconoscere ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] cui si cimentano le proprie forze e capacità o abilità contro uno o più avversarî, e in partic. gara sportiva: vincere più convincenti; imputato assolto «per insufficienza di prove» (formula del vecchio codice penale, ma ancora com. nel linguaggio ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] aiuto, materiale o morale; r. una grazia, un favore; per grazia ricevuta, formula che di solito accompagna gli ex voto; r. la benedizione; r. una solo un grazie in compenso di tante fatiche. Ma l’uno o l’altro di tali sign. può essere implicito nel ...
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Hamilton, Lewis Carl Davidson. – Pilota automobilista inglese (n. Stevenage 1985). È considerato tra i più talentuosi piloti nella storia della Formula Uno. Ha disputato 148 Gran premi, vincendone 33 e collezionando 70 podi. Ha iniziato la...
(IV, p. 839; App. I, p. 170; II, I, p. 274; III, I, p. 150; IV, I, p. 166)
Il termine Asia e il suo significato attuale. − La crescente diffusione delle informazioni ha proposto, in anni recenti, i paesi asiatici all'attenzione mondiale, anche...