qui
avv. [lat. eccu(m) hīc] (radd. sint.). – 1. In questo luogo, in questo posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla (e talvolta anche da chi ascolta) e con più esattezza dell’avv. [...] qui cominciai ad aver paura; la cosa è finita qui; non finirà qui!, minacciando; qui lo dico e qui lo nego, formula pronunciata talvolta con tono perentorio, altre volte in tono scherz., con cui chi sta per affermare qualcosa di grave o di indiscreto ...
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verifica
verìfica s. f. [der. di verificare]. – L’azione e l’operazione di verificare, il fatto di venire verificato (è forma ormai più com. e di uso più largo di verificazione, spec. nel linguaggio [...] burocr. e in varî usi tecn.): 1. a. Controllo, prova di controllo: fare, effettuare la v. di un prodotto, e sottoporre un matematica, controllo della esattezza di un procedimento o di una formula; in partic., v. della risoluzione di una equazione, ...
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format
〈fòomët〉 s. ingl., usato in ital. al masch. – Termine equivalente all’ital. formato, ma noto soprattutto in due accezioni specifiche: 1. In informatica, lo schema di organizzazione di dati o supporti [...] e interlineatura, nonché il tipo dei caratteri stessi. 2. Nel linguaggio della televisione, l’idea base, o la formula, secondo cui è ideato un programma televisivo originale, e che può essere acquistato da stazioni televisive di altri paesi per ...
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rettificare
v. tr. [dal lat. tardo rectificare, comp. di rectus «dritto» e tema di facĕre «fare» (v. -ficare)] (io rettìfico, tu rettìfichi, ecc.). – 1. Fare in modo che qualcosa assuma o riprenda l’aspetto [...] , un’asserzione sbagliata; ci sono errori materiali, che si possono riconoscere e r. (Manzoni); rettifico, formula di correzione spesso usata dagli annunciatori radiotelevisivi. b. Controllare e rimettere in perfette condizioni di funzionamento uno ...
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rogazione
rogazióne s. f. [dal lat. rogatio -onis «richiesta, preghiera», «proposta di legge», der. di rogare: v. rogare]. – 1. Nel culto cattolico, per lo più al plur., le pubbliche processioni supplicatorie, [...] stata ormai approvata, non sia più allo stato di proposta. 3. In diplomatica (più spesso nella forma lat. rogatio), la formula nella quale il rogatario attesta di avere scritto a richiesta del rogante (o rogatore) e in sua presenza, e la richiesta ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] – 1. a. Fatto, atto, comportamento o cosa in genere che si propone come modello da imitare o da fuggire, o che comunque si a. Per esempio (abbrev. p. e., p. es., per es.), formula con cui si introduce un esempio a conforto di una regola, o per ...
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prestare
v. tr. [dal lat. praestare, comp. di prae- e stare, propr. «stare innanzi», da cui si sviluppano i varî sign. particolari]. – 1. Dare in prestito, dare ad altri una cosa col patto che la restituisca [...] . servizio, essere impiegato; p. una mano, dare man forte, collaborare; p. giuramento, giurare in forma solenne e secondo una formula prescritta (v. giuramento); meno com. p. culto, p. reverenza, p. omaggio; anticam. anche con uso più ampio: E presta ...
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revoca
rèvoca s. f. [der. di revocare]. – L’azione e l’atto di revocare, il fatto di venire revocato: r. di un incarico, di un ordine. In partic.: 1. a. In diritto civile, dichiarazione di volontà unilaterale [...] l’organo competente ne dispone la rimozione dall’ufficio del quale è rivestito. 2. a. Nel linguaggio bancario, fino a revoca, formula usata per condizionare la durata di una prestazione fino a quando non intervenga la disdetta di una delle due parti ...
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desiderare
(ant. disiderare) v. tr. [dal lat. desiderare, foggiato su considerare; propr. «sentir la mancanza di»] (io desìdero, ecc.). – 1. Provare desiderio di qualche cosa; volere fortemente quanto [...] ?; sei desiderato al telefono; desideriamo vostre notizie; si desiderano ulteriori chiarimenti in proposito; e con uso assol.: desidera?, formula di cortesia usata nel rivolgersi a chi sta per chiedere qualcosa o si presenta in un luogo (negozio ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] , rimettersi alla m. di qualcuno, e sim.: siamo alla m. altrui; ci rimettiamo alla vostra mercé. c. ant. Formula di ringraziamento, equivalente a «grazie» (spesso preceduto da gran, con sign. quindi analogo a «molte grazie»): «Gran mercé», disse ...
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Principale categoria dell'automobilismo sportivo. Il campionato mondiale di F1, disputato per la prima volta nel 1950, è regolamentato dalla FIA (Federazione internazionale dell'automobile) e assegna tutti gli anni, al termine di una serie di...
Scuderia austriaca di Formula 1 nata nel 2005, quando la Red Bull GmbH ha rilevato la Jaguar Racing dalla Ford. Guidato da C. Horner, il team ha esordito con i piloti D. M. Coulthard, C. Klien e V. Liuzzi, ottenendo buoni risultati. Tuttavia...