faringalizzazione
faringaliżżazióne s. f. [der. di faringale]. – In fonetica, variazione nell’articolazione di un fonema, conseguente a un restringimento della faringe, per cui si produce un suono faringalizzato. ...
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centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, [...] cui le placente alle quali sono attaccati gli ovuli si trovano al centro dell’ovario, come per es. nelle primulacee. g. In fonetica, vocali c., quelle articolate nella zona centrale della cavità orale (come per es., nell’italiano, la vocale a). h. Di ...
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labiovelare
agg. [comp. di labio- e velare1]. – In fonetica generale, di articolazione ottenuta mediante l’intervento contemporaneo delle labbra e del dorso della lingua opposto al velo del palato; nella [...] linguistica indoeuropea il termine indica, con senso più ristretto, una velare (o gutturale) procheila, che tradizionalmente s’immagina costituita da una velare e dalla semivocale labiale u̯ (come qu, ...
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velare1
velare1 agg. e s. f. [der. di velo1]. – Del velo palatino. In fonetica, di articolazione in cui il dorso della lingua tocca o fronteggia a distanza variabile il velo palatino: consonanti, vocali [...] v.; suoni, fonemi velari. In italiano sono velari le consonanti k, ġ, ṅ (cioè n davanti a un’altra velare, per es. granchio 〈ġràṅkio〉, chiunque 〈ki-ùṅkue〉) e anche le vocali (dette pure labiovelari) ò, ...
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velarizzare
velariżżare v. tr. [der. di velare1]. – In fonetica, trasformare in velare un fonema; più spesso, nell’intr. pron., assumere un’articolazione velare: la «n», davanti a consonante velare, [...] si velarizza. ◆ Part. pass. velariżżato, anche come agg.: consonanti, vocali velarizzate ...
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velarizzazione
velariżżazióne s. f. [der. di velarizzare]. – In fonetica, il fatto di velarizzare e di velarizzarsi: v. di una consonante, di una vocale; il fenomeno della v. della «l» in inglese. ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] la spirantizzazione e che ha per grado estremo una pronuncia chiaramente sonora (es. la trota 〈la dròda, la dħròdħa〉). In fonetica storica, il t italiano continua il t latino in ogni posizione, iniziale (es. toro, lat. taurus), dopo consonante (es ...
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denasalizzare
denasaliżżare v. tr. [der. di nasale, col pref. de-]. – In fonetica, togliere (a una vocale) il carattere di nasale; come intr. pron., denasalizzarsi, perdere il carattere di nasale. ...
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raddolcimento
raddolciménto s. m. [der. di raddolcire]. – 1. L’operazione e l’effetto del raddolcire o del raddolcirsi; per lo più in senso fig.: r. di un suono, della voce; r. della temperatura. 2. [...] In fonetica, termine talvolta usato come sinon. di palatalizzazione ovvero di lenizione. 3. Nella tecnica metallurgica, operazione che ha lo scopo di ridurre gli effetti conseguenti a una lavorazione a freddo o a determinati trattamenti termici ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue in: f. descrittiva, che descrive...
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni che l’apparato fonatorio umano può produrre...