tricche tracche
locuz. usata come s. m., invar. – Voce onomatopeica, variante fonetica di tric trac. A Roma e altrove, nome pop. della battola o tabella usata, un tempo, durante la settimana santa; se [...] ne ha menzione, in passato, anche nelle forme tric trac e trich trach. A Napoli, fuoco d’artificio che esplodendo produce una serie di scoppî brevi e secchi ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] da vocale (es., la t di moto); g. medio, se finale di sillaba, o preceduta da altra consonante, o iniziale assoluta di frase fonetica (es., s, m, r, t di smorto); g. intenso (o rafforzato), che nella grafia si rappresenta raddoppiando il segno, se la ...
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grafia
grafìa s. f. [dal fr. graphie, e questo dal gr. -γραϕία (v. la voce prec.)]. – 1. Maniera di rappresentare le parole nella scrittura: g. esatta, inesatta, corretta, scorretta; «hauere» è una g. [...] la pronuncia di una parola o anche di una frase, mediante un complesso di segni costituenti il cosiddetto alfabeto fonetico, caratterizzato dalla costante corrispondenza di ciascun segno ai singoli suoni; nell’edizione di codici o di stampe antiche ...
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raccostare
v. tr. [comp. di r- e accostare] (io raccòsto, ecc.). – Con valore iterativo, riavvicinare (più com. riaccostare). Più frequente come intens. di accostare, e con lo stesso sign. di questo: [...] la differenza; in linguistica si usa, soprattutto nel part. pass., con riferimento a vocabolo che abbia subìto una modificazione fonetica o semantica perché avvicinato, nella coscienza comune, ad altro vocabolo di suono simile anche se non affine per ...
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abbreviamento
abbreviaménto s. m. [der. di abbreviare]. – 1. Azione ed effetto dell’abbreviare, dell’abbreviarsi: a. dei termini di consegna; a. d’un cammino; a. d’una pratica, ecc. 2. Con sign. specifici: [...] in fonetica, riduzione della durata di un’articolazione vocalica; in fonematica e nella metrica quantitativa, sostituzione di un fonema lungo col breve corrispondente. Per l’a. attico, v. correptio. ...
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abbreviare
v. tr. [dal lat. tardo abbreviare, der. di brevis «breve»] (io abbrèvio, ecc.). – 1. Fare, rendere più breve, nella distanza o nel tempo: a. il cammino, un discorso, la vita; a. una parola, [...] . per professore). 2. intr. pron. Farsi breve o più breve: passando per la nuova strada, le distanze si abbreviano. In fonetica, fonematica e in metrica, subire un abbreviamento: una vocale lunga davanti a un’altra vocale si abbrevia. ◆ Part. pass ...
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abbreviazione
abbreviazióne s. f. [dal lat. tardo abbreviatio -onis]. – 1. a. Atto, effetto dell’abbreviare: a. di un percorso, di un itinerario, di un corso di studî; in diritto penale, a. di termini, [...] , l’uso della forma ridotta d’una parola in luogo della forma piena, nonché la forma ridotta stessa, come per es. foto per fotografia, bici per bicicletta, moto per motocicletta, ecc. b. In fonetica, riduzione della quantità di una vocale lunga. ...
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brevita
brevità s. f. [dal lat. brevĭtas -atis, der. di brevis «breve1»]. – 1. L’esser breve, corta durata: la b. della vita; per la b. del tempo a disposizione; b. di stile; in usi assol., l’esser breve [...] nel parlare, concisione: per b., trascurerò i particolari. 2. In fonetica, la durata breve di vocale o di sillaba. 3. Perdita o diritto di b., compenso richiesto dalle banche per lo sconto o per l’incasso di cambiali, cedute alle banche stesse in ...
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nasale
agg. e s. m. e f. [der. di naso]. – 1. agg. a. Proprio del naso, che è parte del naso, che ha rapporto col naso: la prominenza, il profilo n.; respirazione n., attraverso il naso; plastica n., [...] , caratteristico dei rettili, che divide in senso trasversale la squama nasale. 2. agg. a. e s. f. In fonetica, detto di articolazione che comporta una risonanza nelle fosse nasali, provocata dall’abbassamento del velo palatino e dal conseguente ...
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labiale
agg. [der. del lat. labium «labbro»]. – 1. Delle labbra, che concerne le labbra: ornamenti l., dischi, cilindri, asticciole o piattelli di materie varie che presso alcune popolazioni primitive [...] dei due angoli formati ai lati della rima orale dall’incontro del labbro superiore con quello inferiore. 2. In fonetica: consonante l. (o assol. labiale, s. f.), ciascuna delle consonanti articolate mediante l’opposizione o delle labbra tra loro ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue in: f. descrittiva, che descrive...
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni che l’apparato fonatorio umano può produrre...