distribuzionale
agg. [der. di distribuzione, sul modello dell’ingl. distributional]. – Relativo alla distribuzione, al modo cioè con cui sono distribuiti in un sistema i diversi elementi che ne sono [...] quidem in latino è il non apparire mai in prima sede nel periodo; del fonema 〈m〉 in italiano è il suo apparire soltanto dinanzi a fonemi vocalici o bilabiali); linguistica d., scuola linguistica contemporanea che sottolinea l’importanza dei caratteri ...
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interdizione
interdizióne s. f. [dal lat. interdictio -onis, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In genere, divieto, proibizione fatta da un’autorità: i. dell’accesso in zone militari; trattative [...] vengono sostituite con eufemismi, cioè con sinonimi, metafore, perifrasi o con forme alterate per metatesi o altro cambiamento di fonemi (una forma di interdizione è anche l’antifrasi). 4. Nel gioco del calcio, intervento di un giocatore avente lo ...
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volumografo
volumògrafo s. m. [comp. di volume e -grafo]. – Apparecchio usato in fonetica sperimentale per registrare il consumo quantitativo d’aria respiratoria durante l’articolazione di uno o più [...] fonemi: consiste di un sistema captante l’aria all’orifizio orale e nasale e di un apparato scrivente (penna e carta scorrevole) che permette la misurazione in cm3. ...
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interfonematico
interfonemàtico agg. [comp. di inter- e fonema, secondo l’agg. fonematico] (pl. m. -ci). – In linguistica, di suono, per lo più anorganico, che si trovi o si formi tra due fonemi. ...
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altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e [...] l’a. del suono diminuisce). Il termine ha sign. analogo in fonetica, come qualità che interviene nella pronuncia dei fonemi vocalici, dipendente dalla diversa impostazione delle corde vocali, in diretto rapporto cioè con il crescere o il diminuire ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti [...] formazione di ciascuno dei due poemi; dialetto o., costituito essenzialmente dal dialetto ionico, al quale si mescolano sporadicamente fonemi e forme che coincidono con le più tarde testimonianze dei dialetti eolici. 2. fig. Degno dei poemi e degli ...
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frequenziale
agg. [der. di frequenza]. – Relativo alla frequenza, soprattutto con riguardo a ricerche statistiche circa la frequenza con cui si presentano o si ripetono determinati fatti o dati o elementi: [...] calcolo f.; analisi f. di una lingua, indagine (oggi per lo più compiuta con sistemi elettronici) basata sulla frequenza con cui nei testi di quella lingua si presentano determinati fonemi o elementi lessicali. ...
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eterosillabico
eterosillàbico agg. [comp. di etero- e sillaba] (pl. m. -ci). – In linguistica, in contrapp. a tautosillabico, di fonema (vocale o consonante) che appartiene a una sillaba diversa da quella [...] considerata, o di due fonemi appartenenti a differenti sillabe; per es., la u è tautosillabica rispetto alla a in cauto, eterosillabica in paura; nella parola labbro, la seconda b è tautosillabica rispetto a r o alla sillaba -bro, è eterosillabica ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica [...] e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema di una unità lessicale: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento di derivazione ...
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omografo
omògrafo agg. [dal gr. ὁμόγραϕος, comp. di ὁμο- «omo-» e -γραϕος «-grafo»]. – Genericam., che ha uguale scrittura, che è scritto cioè nello stesso modo: voci, parole omografe. Con sign. specifico, [...] in linguistica: 1. Di suoni o fonemi diversi che sono rappresentati dallo stesso segno grafico: per es., in ital. il k- di cane ‹kàne› e il č- di cena ‹čéna› (ambedue rappresentati dal segno c), in ingl. l’-u- di push ‹puš› e l’-ḁ- di club ‹klḁb› ( ...
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fonemi
Suoni emessi dall’apparato fonatorio che costituiscono l’elemento di contrasto, la minima unità differenziante e indivisibile di un sistema linguistico. Per individuare i f. di una data lingua si usa il criterio della ricerca di coppie...
Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) e che non possono fare sillaba da...