lessema
lessèma s. m. [der. di less(ico), col suff. -ema di fonema, glossema] (pl. -i). – In linguistica, termine tecnico per designare l’unità lessicale, cioè la minima unità significativa di un lessico [...] (e non di una grammatica, per cui si distingue dal morfema); in un’accezione più generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, anche ideale, viene assunta come ...
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turbato
agg. [part. pass. di turbare]. – 1. a. Agitato, sconvolto: par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave (T. Tasso); intorbidato: fingendo nova esca Al pubblico guadagno, [...] Angiulier turbatissimo disse al Fortarrigo una grandissima villania (Boccaccio). 2. In fonetica, vocale t. (o mista o centrale), fonema vocalico che presenta combinati caratteri proprî di vocali diverse: per es., la ü, che richiede la posizione della ...
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desonorizzazione
desonoriżżazióne s. f. [der. di desonorizzare]. – In linguistica, perdita di sonorità di un fonema, che passa dalla serie sonora alla serie sorda, sia come fenomeno di fonetica storica [...] (particolarm. importante nel consonantismo delle lingue germaniche), sia come fenomeno di fonetica sincronica, dovuto alla contiguità con fonemi non sonori; è detta anche devocalizzazione. ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] segni dell’alfabeto (v. carattere, n. 1 c). d. Con uso improprio, il suono rappresentato dalla lettera (come sinon. quindi di fonema): le l. si dividono in vocali e consonanti; l. labiale, dentale, aspirata, ecc. 2. estens. a. Iscrizione che si mette ...
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protonico2
protònico2 agg. [comp. di pro-2 e tonico] (pl. m. -ci). – In linguistica (anche pretonico), di fonema, vocale, sillaba che, in una parola, si trova prima della sillaba tonica, che precede [...] cioè (anche non immediatamente) la sede dell’accento tonico ...
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prevocalico
prevocàlico agg. [comp. di pre- e vocale2] (pl. m. -ci). – Di suono che si trova davanti a vocale (in contrapp. a postvocalico): un fonema p. (o in posizione p.); caduta di una consonante [...] p. iniziale ...
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tautosillabico
tautosillàbico agg. [comp. di tauto- e sillaba] (pl. m. -ci). – In linguistica, di fonema (vocale o consonante) che appartiene a una stessa sillaba rispetto a uno o più altri fonemi considerati; [...] si contrappone a eterosillabico ...
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chi2
chi2 s. m. o f. – Nome della ventiduesima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo χ, maiuscolo Χ), corrispondente in origine al fonema consonantico velare occlusivo [...] aspirato ‹kh›, trasformatosi poi in velare fricativo ‹kħ〉; negli adattamenti latini di parole greche è resa con il digramma ch. Nella numerazione greca, la lettera minuscola con apice in alto a destra ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota un segmento fonico-acustico non suscettibile...
In linguistica, fonema intermedio tra due o più fonemi, risultante dalla neutralizzazione di un’opposizione fonologica (per es., e in sillaba atona, in quanto frutto della neutralizzazione di é ed è).