uvulare
agg. [der. di uvula]. – 1. In medicina, dell’ugola, relativo all’ugola: infiammazione u.; edema u., ecc. 2. In fonetica, di luogo dell’articolazione (e relativo fonema) situato all’altezza dell’ugola: [...] consonanti u.; la «r» uvulare (o «r» grassa) dei Francesi ...
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ampliamento
ampliaménto s. m. [der. di ampliare]. – L’azione, l’operazione di ampliare; ingrandimento, allargamento: i lavori di a. della stazione; fig.: a. di potere; l’a. delle proprie cognizioni. [...] (così, nell’esempio dato, l’ampliamento si effettua al fine di rendere possibile la divisione); in linguistica, fonema o sequenza di fonemi, consonantici o vocalici, che vengono aggiunti a una radice con funzione più spesso semantica che morfologica. ...
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posterolinguale
agg. [comp. di postero- e linguale]. – In linguistica, di fonema articolato con la parte posteriore della lingua (dorso o radice). ...
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posteropalatale
agg. [comp. di postero- e palatale]. – In linguistica, di fonema articolato nella parte posteriore del palato (meno com. di postpalatale). ...
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sigmatismo
(o sigmacismo) s. m. [der. di sigma; la 1a forma è coniata sull’agg. sigmatico, la variante è esemplata su lambdacismo, rotacismo, ecc.]. – Nella fonetica articolatoria, forma di disartria [...] che provoca una cattiva o imperfetta pronuncia del fonema s, di cui si hanno diversi gradi, dipendenti dalle varie posizioni errate della lingua: s. stridente, s. interdentale, s. laterale, s. nasale. ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi [...] sorda, pronunciata (come la corrispondente sonora, v) accostando ai denti superiori il labbro inferiore. Essa è la continuazione dei fonemi latini f e ph (quest’ultimo, ricorrente solo in prestiti dal greco, es. lat. philosophia, dal gr. ϕιλοσοϕία, s ...
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postonico
postònico agg. [comp. di post- e tonico] (pl. m. -ci). – In linguistica, detto di fonema e sillaba che viene dopo la vocale tonica: consonante p., o in posizione postonica. ...
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postpalatale
(non com. pospalatale) agg. [comp. di pos(t)- e palato2]. – In linguistica, detto di articolazione (o fonema o consonante o vocale, ecc.) che si realizza nella parte posteriore del palato [...] duro; è in genere contrapposto a prepalatale. Con riferimento all’intera volta palatale (comprendendo cioè anche il velo del palato), lo stesso che velare1 ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono [...] . suono, unità fonico-acustica del linguaggio orale (termine generico, ormai raro e sostituito dai termini specifici fono in fonetica e fonema in fonologia: v. le due voci): i s. dell’italiano, del greco; i s. nasali del francese, i s. fortemente ...
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analfabetico
analfabètico agg. [comp. di an- priv. e alfabetico] (pl. m. -ci). – Non alfabetico, non basato sulle lettere dell’alfabeto. In fonetica, sistema a., sistema di trascrizione basato sull’elencazione, [...] possono essere anche lettere e cifre), dei particolari articolatorî, ed eventualmente acustici e uditivi, caratteristici della pronuncia di un fonema (il più noto è il sistema di O. Jespersen, che adopera cifre per indicare i varî gradi di apertura ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota un segmento fonico-acustico non suscettibile...
In linguistica, fonema intermedio tra due o più fonemi, risultante dalla neutralizzazione di un’opposizione fonologica (per es., e in sillaba atona, in quanto frutto della neutralizzazione di é ed è).