glossema2
glossèma2 s. m. [der. del gr. γλῶσσα «lingua», sul modello di fonema e degli altri termini analoghi; cfr. anche la voce prec.] (pl. -i). – In linguistica (secondo la terminologia della scuola [...] danese), la più piccola unità d’espressione linguistica suscettibile di essere portatrice di un significato ...
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morfonema
morfonèma (o morfofonèma) s. m. [comp. di morfo- e (fo)nema] (pl. -i). – Fonema con valore morfologico: per es., in tedesco ü rispetto a u nell’opposizione Brüder «fratelli» e Bruder «fratello»; [...] in italiano ‹č› rispetto a ‹k› in amici e amico ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] sign. simile a via d’uscita). 3. In senso fig., in varî usi scient. e tecn.: a. In linguistica, terminazione, desinenza, o fonema finale di una parola: verbi che hanno all’infinito l’u. in «-are»; u. in consonante, in vocale. b. In elettrotecnica e ...
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tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni [...] in linguistica, ogni minimo elemento distintivo o, al contrario, non distintivo e irrilevante che concorre alla formazione di un fonema o di un enunciato, più tecnicamente definiti t. pertinenti e non pertinenti (v. pertinente). In psicologia, tratto ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] una squadra di calcio) in campo; ognuno mantenga la propria p. nella fila. In linguistica, posto occupato da un fonema nel corpo della parola: p. intervocalica di una consonante; consonante in p. iniziale o finale di parola. Nella terminologia della ...
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realizzare
realiżżare v. tr. [der. di reale2, secondo il fr. réaliser e, per il sign. 3, l’ingl. (to) realize]. – 1. Far diventare reale, tradurre in realtà; attuare, avverare: finalmente ha realizzato [...] realizza un illecito, consistente in ..., rappresenta un caso concreto di un’ipotesi di reato; in linguistica, r. un fonema, pronunciarlo, articolarlo. Nell’intr. pron., diventare reale, attuarsi, avverarsi: per fortuna non tutti i cattivi presagi si ...
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realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. [...] r. di un credito, di una forte somma, nel linguaggio commerciale; r. di un gol, di un punto, nello sport; r. di un fonema, in linguistica, la sua concreta articolazione nel parlare. 2. Usi e sign. specifici: a. R. scenica, il complesso di operazioni ...
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postdesinenziale
postdeṡinenziale agg. [comp. di post- e desinenza]. – In linguistica, di elemento (fonema, sillaba) aggiunto a una desinenza. ...
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sordo
sórdo agg. [lat. sŭrdus]. – 1. Riferito a persone (o anche ad animali): a. Mancante, in tutto o in parte, della facoltà di percepire i suoni: essere s. dalla nascita; essere s. da un orecchio, [...] corde vocali entrino in vibrazione, in contrapp. ai suoni sonori, la cui articolazione è accompagnata dalla vibrazione delle corde vocali: fonema s.; consonante s. (o, come s. f., una s.: l’opposizione di sorde e sonore). ◆ Avv. sordaménte, con suono ...
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epentetico
epentètico agg. [dal gr. ἐπενϑετικός] (pl. m. -ci). – Che costituisce epentesi: la -v- di «rovina» e di «manovale» è e.; suono e., fonema e., inserito per epentesi; forma e., derivata da un’altra [...] per epentesi ...
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In linguistica, unità minima non ulteriormente analizzabile del significante. Il termine si è affermato con J. Baudouin de Courtenay e F. de Saussure. Dopo N.S. Trubeckoj, in opposizione a suono, denota un segmento fonico-acustico non suscettibile...
In linguistica, fonema intermedio tra due o più fonemi, risultante dalla neutralizzazione di un’opposizione fonologica (per es., e in sillaba atona, in quanto frutto della neutralizzazione di é ed è).