stipola
stìpola s. f. [lat. scient. stipula, che è dal lat. class. stipŭla «stoppia», adottato da Linneo sulla base del sign. che i dizionarî dell’epoca davano per stipŭla «folia seu vaginae, quibus [...] le stipole sono estremamente ridotte, come in certe specie del genere Rhamnus, o così sviluppate da sostituire la propria foglia, come in Lathyrus aphaca del genere latiro; in numerose piante possono essere modificate in spine, per es. nella robinia ...
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tiglio
tìglio s. m. [lat. tĭlia]. – 1. a. Nome delle piante arboree del genere Tilia, l’unico genere della famiglia tigliacee, che comprende alcune decine di specie, di cui le più diffuse in Italia sono: [...] di entrambe le specie contengono un olio commestibile, e i fiori secchi, per distillazione, forniscono l’essenza di tiglio; con foglie e fiori disseccati si prepara un infuso sudorifero e anticatarrale, il tè di tiglio. b. Il legno degli alberi di ...
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psoralea
psoràlea s. f. [lat. scient. Psoralea, der. del gr. ψωραλέος «scabbioso», per la presenza di emergenze ghiandolari che ricoprono la pianta e in partic. il calice]. – Genere di piante papiglionacee [...] di specie che vivono nelle regioni temperate, tropicali e subtropicali; sono arbusti, suffrutici o erbe perenni, di solito con foglie composte da 3 o più foglioline; i fiori, di colore blu, porpora, rosa o bianco, raramente solitarî, sono per ...
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pteridofite
pteridòfite s. f. pl. [lat. scient. Pteridophyta, comp. del gr. πτερίς -ίδος «felce» e -phyta (v. -fito)]. – Divisione di piante conosciute anche con il nome desueto di crittogame vascolari [...] per le specie primitive, come Psilotum triquetrum, che li portano inseriti direttamente sugli assi caulinari o sui rami; le foglie con sola funzione trofica sono dette trofofilli, mentre quelle che portano gli sporangi prendono il nome di sporofilli ...
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lauroceraso
laurocèraṡo s. m. [dal lat. rinascim. laurocerasus, comp. del lat. class. laurus «alloro» e cerăsus «ciliegio»]. – Arbusto o alberetto sempreverde delle rosacee prunoidee (Prunus laurocerasus), [...] Acqua distillata di l., liquido limpido, con odore di mandorle e sapore amaro, che si ottiene distillando le foglie fresche di lauroceraso, oggi scarsamente usato in preparazioni farmaceutiche tossifughe. Olio essenziale di l., essenza ottenuta dalle ...
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farfara
fàrfara s. f. (o fàrfaro s. m.) [dal lat. farfăra o farfărus]. – Erba rizomatosa delle composite tubuliflore (Tussilago farfara), detta anche farfugio o tossilaggine, che cresce in luoghi argillosi [...] , con squame rossastre e capolini solitarî; se ne usano a scopo medicinale i capolini come stimolanti, espettoranti, mentre le foglie si fumano per combattere la tosse e l’asma. ◆ Dim. farfarèlla f., e farfarèllo m., che in Toscana indicano la pianta ...
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fogliato
agg. [dal lat. foliatus «con foglie», der. di folium «foglia»]. – 1. a. In botanica, di fusto o ramo provvisto di foglie, in contrapp. allo scapo. b. In araldica, attributo degli alberi, degli [...] arbusti, dei rami, dei gambi con foglie di smalto diverso; se poche, se ne blasona il numero (per es.: fogliato di tre pezzi). 2. non com. Ridotto in foglia, in sottile lamina: oro, argento fogliato. ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] fresco e a verde): legna s. da ardere; tagliare i rami s. (per usi fig. di ramo s., v. ramo, n. 1); cadono le foglie s.; una composizione di fiori s.; fieno s.; funghi, fagioli, ceci, piselli s.; fave s.; fichi s. (anche in espressioni fig.: v. fico ...
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acanto
s. m. [dal lat. acanthus, gr. ἄκανϑος]. – 1. Erba perenne, detta anche branca ursina (lat. scient. Acanthus mollis), dei luoghi ombrosi del Mediterraneo, con grandi foglie a rosetta, oblunghe, [...] coltivata come pianta ornamentale. Nell’Italia merid. cresce l’a. spinoso (Acanthus spinosus), che ha foglie con lobi spinosi. Le foglie d’a. (della specie Acanthus mollis) costituiscono un motivo naturalistico adoperato per decorazioni di cornici e ...
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scolimo
scòlimo s. m. [dal gr. σκόλυμος «cardo»]. – 1. Genere di piante delle composite liguliflore (lat. scient. Scolymus), con tre specie della regione mediterranea, più o meno diffuse anche in Italia: [...] terminali o ascellari. 2. Cardo s., o semplicem. scolimo, erba bienne appartenente al genere omonimo (Scolymus hispanicus), con foglie rigide, molto spinose e fiori gialli, che cresce nei campi incolti, aridi e sabbiosi, al margine delle vie, ecc ...
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perfogliate (o perfoliate), foglie Foglie sessili attraversate dall’asse caulinare che le porta, così che il lembo fogliare abbraccia interamente il caule; ne sono esempio tipico le foglie di Bupleurum perfoliatum.