essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] o come ausiliare, compie solo la funzione di introdurre il predicato nominale o verbale; non è perciò mai, a rigore, un comune, è d’uso, è di tradizione, ecc. ◆ Nella flessione verbale, essere è adoperato come ausiliare con tutti i verbi passivi, ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica [...] s. tematico, elemento di derivazione atto a fornire temi verbali (s. verbale) e temi nominali (s. nominale), per distinguerlo dal s. flessionale, elemento di flessione, che ha più comunem. il nome di desinenza, perché posto in fine di parola. Con ...
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sigmatico
sigmàtico agg. [der. di sigma] (pl. m. -ci). – Nella descrizione della morfologia greca (e per estens. anche di altre lingue), detto di forma della flessione verbale o nominale in cui è presente [...] il morfema sigma (cioè -σ- o -ς in greco, s in altre lingue), morfema che invece è assente nelle cosiddette forme asigmatiche (v. asigmatico); per es., nominativo s., come il gr. λύκος e il lat. lupus; ...
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FLESSIONE
La flessione è il processo di mutamento morfologico che subiscono le parole variabili per esprimere i diversi valori e rapporti grammaticali. La flessione si ottiene con l’aggiunta della ➔desinenza alla ➔radice della parola, e può...