nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente [...] (distinta sia dalla declinazione pronominale sia dalla flessione verbale o coniugazione); forme n. del verbo verbale (per es.: tutti a casa!) o in cui il predicato nominale è applicato al soggetto senza la copula (per es.: traduttori traditori). ...
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flessioneflessióne s. f. [dal lat. flexio -onis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. L’atto di flettere, di piegare; con questo sign. attivo, quasi esclusivam. con riferimento agli [...] dei mutamenti morfologici che subiscono le parole variabili per esprimere valori e rapporti grammaticali diversi: f. nominale, declinazione dei sostantivi e degli aggettivi; f. pronominale, declinazione dei pronomi; f. verbale, coniugazione dei verbi ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo [...] s. m. (dal lat. nominativus [casus], traduz. del gr. ὀνομαστική [πτῶσις]), il primo caso della declinazione, nelle lingue a flessionenominale antiche e moderne, con cui viene espresso il soggetto del verbo attivo o l’oggetto dell’azione indicata dal ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] senso, voce di un v., nell’uso scolastico, una qualsiasi forma che appartiene alla flessione di un verbo (per es.: «correva» è una voce del verbo «correre»).
cioè da un’altra forma verbale o nominale (verbi deverbali e rispettivam. denominali), le ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] (nel De rerum natura) con clinamen. 3. In grammatica, la flessione del nome e delle parti nominali del discorso (aggettivo, pronome), in contrapposizione alla coniugazione, che è la flessione propria del verbo (la denominazione deriva dal fatto che i ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] espressione (v. verbo, n. 3). In grammatica e linguistica: a. Flessione v., la coniugazione, cioè l’insieme delle forme di un tema che desinenze v.), distinte da quelle che determinano i temi nominali, e destinate in genere a indicare, nelle lingue ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria [...] dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e, dall’altro della categoria dei verbi, in valore verbale si è quasi completamente perduto, mentre prevale il valore nominale con l’uso in funzione di aggettivo e, spesso, di ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] assoluta o un rapporto di quantità precisato. ◆ In italiano i pronomi personali sono i soli, delle varie categorie a flessionenominale, ad avere una loro declinazione che non sia semplice distinzione fra singolare e plurale; così, per es., al ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione [...] . In linguistica, in senso ampio, lo studio della flessione, della composizione e derivazione delle parole, della determinazione delle es., il nominativo o «caso retto» nella declinazione nominale, o la 1a pers. sing. dell’indicativo presente attivo ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] In senso lato, nella grammatica e nella linguistica, ogni parola che segua la flessione detta appunto nominale, cioè la declinazione (in contrapp. alla flessione verbale o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta ...
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FLESSIONE
La flessione è il processo di mutamento morfologico che subiscono le parole variabili per esprimere i diversi valori e rapporti grammaticali. La flessione si ottiene con l’aggiunta della ➔desinenza alla ➔radice della parola, e può...