aggavignare
v. tr. [der. di gavigne], ant. – Prendere sotto le ascelle, quindi in genere afferrare, abbrancare con qualsiasi mezzo: ell’era grossa sì ch’aggavignato Un uomo non l’arebbe con le braccia [...] (Boccaccio); il gambero ... l’aggavignò [il collo dell’uccello] sì forte con quegli denti aguzzi, che e’ lo scannò (Firenzuola). ...
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condecente
condecènte agg. [dal lat. tardo condĕcens -entis, part. pres. di condecere, comp. di con- e decere «essere conveniente»], letter. – Che si addice, conveniente: ordinava pubbliche pompe, condecenti [...] allo splendor della sua dignità (Firenzuola). ◆ Avv. condecenteménte, in modo conveniente, con decoro: rivestito condecentemente, entro nelle antique corti (Machiavelli). ...
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imbusto
s. m. [comp. di in-1 e busto], ant. o region. – Busto, di persona o più raram. di animali: gli spiccò dallo ’mbusto la testa (Boccaccio); tagliò il capo della gatta, e l’i. fece gittare segretamente [...] fuori (Sacchetti). Per estens., la parte del vestito che copre il busto: io la vo’ portare al sarto, che le ... rassetti gl’imbusti alla moderna (Firenzuola). La parola rimane di uso com. nel composto bellimbusto (v.). ...
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canonizzare
canoniżżare v. tr. [dal lat. tardo canonizare, gr. κανονίζω «giudicare secondo le regole, includere in un canone»]. – 1. Inserire nel catalogo dei santi il nome di un cristiano defunto, già [...] e costanti nell’ambito dell’uso (librario, cancelleresco, ecc.) cui erano destinate. In senso scherz.: tu ti puoi far c. per pazzo a tua posta (Firenzuola). 3. Assumere nel diritto canonico una norma proveniente da un altro ordinamento giuridico. ...
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deliberare1
deliberare1 (ant. diliberare) v. tr. [dal lat. deliberare, prob. der. di libra «bilancia»] (io delìbero, ecc.). – 1. Stabilire, risolvere, venire a una determinazione o comunque esprimere [...] : fu bisogno a Niccolò, volendo rivedere in viso le cose sue, diliberarsi di andare insino in Ispagna (Firenzuola). ◆ Part. pres. deliberante, anche come agg.: corpo, assemblea deliberante; in sede deliberante (v. sede). ◆ Part. pass. deliberato ...
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agiato
agg. [part. pass. di agiare; in alcune accezioni, sentito come der. di agio]. – 1. Che vive comodamente, che gode di un certo benessere economico: un uomo a.; famiglia a. o di condizione agiata. [...] il povero peregrino [il pidocchio], per essere agiato, e poco atto a correre, non potendo fuggire, rimase alla stiaccia (Firenzuola). c. letter. raro. Largo, abbondante: gli scivolava il pancione languido, enorme, quasi fino a terra, perché, data l ...
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benvolere
benvolére (o bèn volére) v. tr. e s. m. – 1. v. tr. Voler bene; usato solo nelle locuz. seguenti: farsi b., farsi voler bene; prendere a b. qualcuno, prenderlo in simpatia; essere benvoluto, [...] essere amato, tenuto in stima affettuosa: contento il popolo, che vedeva fuor d’impiccio un uomo ben voluto (Manzoni). 2. s. m., non com. Benevolenza: il quale desiderio generava un certo b. verso di me (Firenzuola). ...
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ceneroso
ceneróso agg. [dal lat. tardo cinerosus], non com. – Sparso o coperto di cenere: stracciandosi con ambe le mani la c. chioma (Firenzuola); M’avanzo per la landa c. (D’Annunzio). ...
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lustrare1
lustrare1 v. tr. e intr. [lat. lustrare «rischiarare, illuminare», der. di un *lustrum «illuminazione», a sua volta der. di lux «luce» e forse identico a lustrum «purificazione» (v. lustro2)]. [...] . lustrante è usato come agg., letter., per lo più con senso intr., lucente, risplendente: il lume della lucerna divenne più splendido e più lustrante (Firenzuola); lustranti buoi (Pascoli); e in senso fig.: una prosa liscia e lustrante (Carducci). ...
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erbolato
s. m. [der. del lat. herbŭla «erbetta»], ant. – 1. a. Specie di torta fatta con succo d’erbe: è cuoco in corte, e monaca in monastero, che faccia un e. come me? (Firenzuola). b. Impiastro composto [...] con erbe medicinali. 2. Venditore di erbe medicinali, erborista (anche con la variante erbolatto). In questo secondo sign., è titolo di un’operetta in prosa di L. Ariosto, pubblicata postuma nel 1545 ...
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Comune della prov. di Firenze (272,1 km2 con 4958 ab. nel 2008), nell’Appennino Tosco-Emiliano, a 422 m s.l.m. sulla riva sinistra del fiume Santerno. Mercato agricolo; centro turistico e industriale (concerie).
Letterato (Firenze 1493 - Prato 1543). Fu rappresentante tipico del ceto medio del Rinascimento, gareggiante con l'aristocratico nell'amore del bello e nel pieno godimento della vita. Sue opere principali sono le due libere traduzioni dell'Asino...