monetazione
monetazióne s. f. [der. di monetare]. – 1. La trasformazione del metallo in monete, che avviene, attualmente, attraverso la coniazione; spese di m., v. monetaggio. 2. non com. Il sistema [...] monetario di uno stato, quando lo si consideri storicamente: la m. greca, romana, veneta, fiorentina. ...
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fiesolano
fieṡolano agg. e s. m. (f. -a). – Della cittadina di Fièsole, in prov. di Firenze, posta su una collina popolata di ville e di giardini, celebrata per la bellezza del paesaggio e per i panorami [...] sulla conca fiorentina; abitante o nativo di Fiesole. ...
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picciolo2
pìcciolo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. Nome del denaro ridotto di peso e di valore, quando furono coniati i primi grossi (v. piccolo2). b. Moneta fiorentina del valore [...] di un quarto di quattrino: trovai ch’egli erano quattro piccioli più che esser non doveano (Boccaccio). c. Per estens., spicciolo, moneta di valore minimo: non avere un p., non avere un centesimo; non ...
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segretariato
s. m. [der. di segretario]. – 1. La carica, l’ufficio, le mansioni di segretario: gli hanno affidato il s. della Federazione; il s. del Machiavelli nella Repubblica Fiorentina; anche la [...] durata della carica: un breve, un lungo s.; durante il suo s. tutto funzionava alla perfezione. Scuola di s., denominazione assunta da scuole private che si propongono di completare l’istruzione professionale ...
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dieci
dièci (ant. dièce) agg. num. card. [lat. dĕcem]. – Numero successivo al nove, composto di cinque più cinque unità (in cifre arabe 10, nella numerazione romana X), corrispondente cioè alla somma [...] Trenta tiranni fino al ritorno della democrazia (tra il maggio e l’ottobre del 403 a. C.); i D. di Balìa, magistratura fiorentina dei sec. 14° e 15° che entrava in funzione in tempo di guerra, assommando ogni potere; il Consiglio dei D. (v. consiglio ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] la lingua parlata in campagna, dai contadini: que’ componimenti e quelle stanze in lingua r. fiorentina e toscana, che ... ho vedute in gran credito, pregiandosi i primi verseggiatori di scrivere con lo stile de’ montanari e de’ bifolchi toscani, ...
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popolino2
popolino2 s. m. [der. di popolo1]. – Nome di alcune monete antiche e in partic. del fiorino d’argento emesso a Firenze verso la fine del sec. 13°, del valore di due soldi o di 1/20 di fiorino [...] stessi tipi di questo, la figura di san Giovanni Battista e il giglio (l’argento al titolo di questa moneta, che rappresentava il più alto grado di raffinamento raggiunto dalla zecca fiorentina, fu detto argento di popolino e anche argento popolino). ...
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filare3
filare3 v. tr. e intr. [dal lat. tardo fīlare «ridurre in fili», der. di filum «filo»]. – 1. tr. Ridurre in filo fibre tessili o altro, con operazioni opportune (per le fibre tessili, v. filatura): [...] le fusa. Fig., disegnare, disporre: a mezzo novembre Non giugne quel che tu d’ottobre fili (Dante, della legislazione fiorentina). 2. tr., estens. Lasciar scorrere con lentezza e continuità regolare; è sign. generico che si precisa in varie accezioni ...
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boccia
bòccia s. f. [affine a bozza1] (pl. -ce). – 1. Vaso di vetro o di cristallo, con grossa pancia e collo lungo e stretto, usato per portare in tavola acqua o vino. B. fiorentina, bottiglia a collo [...] stretto nella quale dalla parte inferiore parte un tubo laterale che s’innalza e si ripiega a beccuccio all’altezza del collo; è usata per separare le essenze dalle acque di distillazione di piante, droghe, ...
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barile1
barile1 s. m. [etimo incerto]. – 1. Recipiente di legno, fatto di doghe strette insieme da cerchi, che serve a contenere vino o altro: riempire, caricare, trasportare barili; scarica barile o [...] (v. la voce). 3. In marina, coffa di vedetta in alcune vecchie navi, che aveva la forma di un barile. 4. Moneta fiorentina d’argento del valore di 12 soldi e 6 denari; era il carlino (o grossone o battezzone) che, riformato nel 1505, cominciò a ...
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Dedicata a Santa Maria, fu fondata dalla contessa Willa, madre del marchese Ugo di Toscana, circa l'anno 978, presso l'antica cerchia delle mura di Firenze dalla parte interna, nel lato orientale. Sia dalla fondatrice, sia dal figlio Ugo e da...
tipografia fiorentina
Maurizio Tarantino
La stampa venne introdotta a Firenze nel 1471, con leggero ritardo rispetto ad altre città italiane (Roma, Venezia, Foligno ecc.). In tutto il decennio la stampa visse a Firenze «progressi [...] grami...